Il nuovo centro visitatori è il naturale completamento del piccolo edificio originario destinato all’accoglienza dei visitatori ormai troppo piccolo e inadeguato ai bisogni. Il nuovo progetto riprende e completa lo spazio della vecchia “Family Room” riprendendone la geometria e la muratura in tufo diventandone la naturale prosecuzione al di là del piccolo giardino che separa i due edifici.
Il nuovo volume dell’ingresso e dei nuovi uffici è invece realizzato in bronzo. La sua forma si stacca dalla superficie del muro in tufo e si incurva per enfatizzare e rendere evidente l’ingresso.

All’interno si trova un grande spazio libero di tipo museale che ospita la mostra sulla campagna d’Italia dell’US Army. Due fasce di lucernari danno luce naturale all’interno dello spazio espositivo.
Il progetto pur essendo inspirato al più grande rispetto del manufatto storico rende riconoscibile l’addizione moderna con equilibrio e misura. La scelta di utilizzare il bronzo (architectural bronze) per il nuovo centro visitatori deriva dal fatto che il bronzo è un materiale già presente nella paletta dei materiali dell’edificio storico. Oltre alla pietra onnipresente nel cimitero (travertino e tufo), il bronzo è già presente nelle cancellate e nei portoni monumentali dell’ingresso e in numerosi elementi architettonici del Memorial. Se da un lato l’omogeneità dei materiali è stata una scelta legata alla volontà di dover inserire incoerente il nuovo centro visitatori nel complesso esistente, dall’altro la scelta di utilizzare il bronzo in lastre piane di 3 mm di spessore risponde alla volontà di marcare e rendere riconoscibile la nuova addizione rispetto al manufatto storico.

Tutto il corpo edilizio che si stacca dalla geometria dell’edificio storico è realizzato in bronzo. Il nuovo rivestimento in bronzo accompagna l’addizione del corpo di ingresso al centro visitatori commentando la sua forma curvilinea con il nuovo materiale. Il dettaglio costruttivo è ispirato al minimalismo e si ripete in modo uguale sia nella sezione orizzontale che nella sezione verticale. Il giunto tecnico tra le lastre è di solo 6 mm. La scelta di utilizzare lastre massicce tagliate a spigolo vivo di 3 mm di spessore garantisce la necessaria rigidezza senza dovere ricorrere alla piegatura dei bordi che inevitabilmente porta ad avere i bordi arrotondati della lastra. La purezza del dettaglio che lascia sentire lo spessore delle lastre in bronzo toglie il manufatto dalla banalità dei rivestimenti in lamiera piegata tipici dell’edilizia commerciale corrente e restituisce il manufatto architettonico alla solennità e al rigore che il luogo richiede. Coerentemente con questa impostazione la scossalina di copertura è realizzata con lo stesso particolare, senza aggetto ed è complanare con il piano di bronzo.