Varese e il suo lago, un legame che affonda le radici nel tempo ma che ancora affiora nei ricordi di molti: fonte di sopravvivenza e risorsa per piccoli commerci, con l'avvento delle industrie sembrava essere destinato a un lento declino, relegato a qualche sporadica gita domenicale. Oggi, grazie alla realizzazione dell'anello ciclopedonale, è tornato ad attrarre i varesini ma non solo, i frequentatori arrivano da ben oltre i confini provinciali. La pista circumlacuale rappresenta attualmente un'infrastruttura importante che sembra aver risposto ad un bisogno inespresso, o forse poco corrisposto, di spazi verdi, di oasi di tranquillità per rilassarsi, fare sport, vivere. Varese si è letteralmente riversata sulle rive del suo lago e i frequentatori del nastro d'asfalto che lo cinge per intero, lungo tutto il suo perimetro, sono sempre numerosi in qualsiasi stagione. A distanza di anni la struttura riscuote un successo e un gradimento che va ben oltre le più rosee aspettative, era quindi giusto rispondere a questa sorta di chiamata collettiva offrendo un percorso che, alle bellezze paesaggistiche, affiancasse anche quelle strutture di servizio in grado di rendere ancora più piacevole e ricca l'esperienza di chi vi si avventura.
Il Concorso nazionale per nuove architetture di servizio al percorso ciclo pedonale del lago di Varese, è un'iniziativa frutto di un grande lavoro di collaborazione e organizzazione iniziato lo scorso anno tra l'Ordine Architetti e la Provincia di Varese, con l'Agenzia del Turismo della Provincia di Varese ed i Comuni i cui territori insistono sulle rive del lago - Varese, Azzate, Bardello, Biandronno, Bodio Lomnago, Buguggiate, Cazzago Brabbia, Galliate Lombardo, Gavirate.
Il sostegno e il contributo di così tante realtà ha reso possibile dare forma e concretezza all'idea di intervenire a supporto dei tanti convinti fruitori del percorso e di giungere alla redazione di un bando concorsuale, il cui obiettivo mira alla realizzazione di costruzioni di notevole qualità architettonica lungo la pista ciclabile del lago di Varese, per l'accoglienza e la ristorazione, ma anche come info point e noleggio attrezzature sportive e non. Tali strutture dovranno diventare esempi di riferimento anche esportabili nella provincia per rendere piacevole e confortevole il tempo libero, le soste lungo il percorso e apprezzare e scoprire la natura con la complicità e la seduzione di queste architetture contemporanee.
Le realizzazioni dovranno essere caratterizzate da basso consumo o autonomia energetica e richiedere un modesto costo costruttivo e di manutenzione. Dovranno inoltre inserirsi in modo armonico nell'ambiente circostante e saranno valutate anche sotto l'aspetto della loro "sostenibilità".
A giudicare i progetti è stata chiamata una Giuria internazionale, composta di professionisti di altissimo livello il cui contributo assicurerà scelte di innegabile qualità architettonica. Grazie a queste presenze e al richiamo che l'iniziativa eserciterà nei confronti della cittadinanza, dei professionisti e dei media, intendiamo far riaccendere i riflettori su Varese e sulle infinite possibilità del suo territorio, ancora ricco di paesaggi e di bellezze naturalistiche, di testimonianze storiche e architettoniche. Il concorso dedicato all'anello ciclopedonale costituisce uno dei tanti tasselli di un mosaico che, ci rendiamo conto, è molto complesso. Tuttavia questa, come molte altre iniziative dell'Ordine degli Architetti di Varese, costituisce un ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso verso una migliore qualità architettonica e urbanistica, verso una migliore qualità della vita nella nostra provincia.
Laura Gianetti
Presidente dell'Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Varese
