residenze unifamiliari – Castelnovo Sotto, Reggio Emilia. Immerso nella campagna reggiana sorge un volume contemporaneo nelle forme ma ricco di contenuti storici e funzionali.

Il grande volume bianco che sorge nel mezzo della campagna reggiana riporta alla mente alcuni dei più famosi dipinti di Andrew Wyeth - penso a Christina's World - ripulendoli certo dal velo marcatamente malinconico ed emozionale, seppur mantenendo la forte presenza naturale. Viene spontaneo credere di trovarsi di fronte ad un progetto statunitense o australiano, che tanto ci hanno abituati alla definizione di nuclei abitativi posti nel mezzo di un deserto o una prateria, dove il "verde" la fa da padrone; "ennesimo" progetto irrealizzabile sul nostro territorio, dal quale si evince la totale assenza di riferimenti con la nostra cultura sociale e storica. Si resta dunque increduli di fronte alla nuda verità, che l'abitazione è posta in una delle zone più riccamente popolate da esempi di case coloniali, e proprio da questi archetipi, l'edificio progettato dall'architetto Andrea Oliva, prende spunto.

Caratteri storici
"La casa del contadino riacquista vitalità proprio nel momento in cui riesce a dare stimoli che non siano solo nostalgici, ma in grado di suscitare il desiderio di voler conoscere e capire come era organizzato questo mondo, come funzionava, quali erano le sue tradizioni e i suoi modi di vita", così recita un libro di Carla Pietri e Luciano Pantaleoni - Le case contadine nella media pianura reggiana -. La casa sulla Morella contiene al suo interno una definizione ben precisa di alcune caratteristiche tipiche delle case coloniche reggiane, nascoste dall'ingannevole pulizia dell'impianto architettonico. Nello specifico, si palesano i riferimenti alla tipologia edilizia della "casa a Porta Morta", con il portico coperto, che affaccia da un lato sugli ambienti della casa e dall'altro termina con la chiusura di una parete verticale. Altri elementi della tradizione sono lo "sporto di gronda" - estensione della copertura a protezione delle murature verticali - e il portico, per la protezione degli spazi aperti ed esterni.

Apporti bioclimatici
La dualità di intenti dell'abitazione, è richiamata dalla definizione di un iter progettuale ben definito per quanto riguarda l'aspetto tecnologico. Il nucleo strutturale si compone della sinergia di due elementi architettonici: il portico o mitigatore climatico e lo spazio abitativo o corpo coibentante. La ricerca di accorgimenti bioclimatici, con la chiara possibilità di definire l'impianto secondo la giusta direzione, ha portato alla definizione di una struttura orientata di 18° verso ovest, per un migliore sfruttamento e controllo dell'irraggiamento solare nelle diverse condizioni di stagione. La presenza di una struttura a setti portanti, con una minore presenza di ponti termici, è costituita da laterizio porizzato accoppiato ad uno strato di isolante a cappotto esterno; tutti i solai sono in laterocemento coibentati e la copertura vede anche la presenza di un impianto fotovoltaico integrato di 6kW, sufficiente per il riscaldamento interno in tutto l'arco dell'anno. La presenza di impiantistica integrata con la domotica, affiancata all'uso di una caldaia a bassa condensazione permette di ottenere buoni risultati dal punto di vista energetico, portando l'abitazione reggiana, ad essere un esempio di architettura in grado di integrare contemporaneità e bagaglio storico-culturale.


cv_Oliva

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scheda studio cittaarchitettura

Nome: Studio Cittàarchitettura

Regione: Emilia-Romagna

Stato: Italia

Associati: Andrea Oliva

Indirizzo: Via L. Ariosto 17

Città: Reggio Emilia

Telefono: +39 0522 17 13 846

Fax: +39 0522 17 13 846

E-mail: info@cittaarchitettura.it

Web: www.cittaarchitettura.it

scheda casa morella

Luogo: Castelnovo Sotto

Committente: privato

Fotografo: Kai-Uwe Schulte-Bunert

Tempi di realizzazione: 2008-2010

Superficie costruita mq: 300