L'edificio di Palazzo Turati in via Meravigli, attuale sede della Camera di Commercio di Milano, fu costruito nel 1880 dagli ingegneri Ponti e Bordoli su commissione dei conti Turati. L'edificio fu più volte rimaneggiato e ristrutturato dall'architetto Ulisse Stacchini nel corso del XIX secolo, poi nel periodo 1929-1931 l'architetto Mezzanotte ristrutturò, su commissione della Camera di Commercio di Milano, gli interni, rendendolo più adatto agli usi dell'epoca e creando due saloni, uno più ampio per il mercato del grano, e uno di dimensioni inferiori dedicato al mercato delle sete.

Dopo i danneggiamenti subiti durante la Seconda guerra mondiale, nel 1950 si decise di ricostruire il palazzo e di farne la sede della Camera di Commercio di Milano, fu così indetta una gara vinta dagli architetto Achille e Piergiacomo Castiglioni, i quali erano riusciti a proporre una soluzione in grado di mantenere la facciata esterna di Palazzo Turati, edificio di importanza storica che non poteva essere in alcun modo demolito o modificato.

Lo spazio del Salone, oggetto dell’intervento attuale, ha subito una evoluzione che dagli anni ‘20 fino agli anni ‘90 ha seguito da un lato le trasformazioni edilizie del fabbricato, dall’altro le esigenze di funzionalità e rappresentatività dell’Ente, fino ad arrivare agli interventi eseguiti negli anni ’80 che portarono a una sostanziale modifica della copertura e che hanno trasformato il salone nell’ultima configurazione.

Il nuovo Salone del Futuro è stato progettato per accogliere e declinare le nuove esigenze della Camera di Commercio sia in termini edilizi che tecnologici, con l’obiettivo di avvicinare l’utente all’operatore, creando spazi di accoglienza moderni e adeguando sia la qualità architettonica che le condizioni di benessere all'interno dell’edificio.
Il salone, totalmente ripensato, assume il ruolo di spazio di incontro a diversi livelli - istituzionale, informativo, digitale, BtoB - e tra i parametri fondamentali di comfort ambientale, c’è ovviamente l’illuminazione, con lo scopo principale di creare spazi interni ospitali e innovativi, sia per i dipendenti che per il pubblico fruitore.

In particolare, il controsoffitto del salone è stato parte integrante del progetto illuminotecnico, sviluppato da Politecnico di Milano, e acquisito nello studio di fattibilità. È stato realizzato un controsoffitto teso attraverso l’impiego di pellicola Barrisol e il posizionamento dei corpi illuminanti in corrispondenza delle travi reticolari. Sono stati installati dei pannelli quadrati di dimensione 2.60x2.60 metri sui quali è stata tesa la pellicola con finitura traslucida. La finitura dei teli è quella che permette il passaggio della luce trasformando il controsoffitto in un “controsoffitto luminoso”.

L’intervento di gestione e controllo della luce curato da Elettroservice srl, utilizzando componenti Helvar, si è ovviamente focalizzato sulla hall dove il Barrisol presenta corpi illuminanti gestiti da sistema DALI DT8 che consente di modificare la temperatura del colore e regolare l'intensità della luminosità degli apparecchi.
Il Salone del Futuro è gestito da un unico sistema centralizzato che fa capo a 2 router 910 di Helvar che attraverso i bus DALI gestiscono gli apparecchi illuminanti. L’impianto viene gestito in regime ordinario con una programmazione oraria, ma tramite una pulsantiera è possibile forzare spegnimento e accensione. Non solo con questo sistema è stato possibile creare, memorizzare e richiamare diversi scenari luminosi preimpostati su diverse pagine grafiche.

Scheda progetto
Luogo: Palazzo Turati
Committente: Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi
Fine lavori: 29/06/2021
Superficie complessiva: 1.540 mq
Progetto Architettonico: Studio Tecnico Associato Buscaglia Massimo e Buscaglia Davide, M2P srl
Progetto impianti elettrici: Studio Tecnico Giacalone Fabio
Lighting designer: Studio Tecnico Giacalone Fabio
Installatore: Stylgama srl, Elettroluce
Fornitore apparecchi illuminanti: Stylgama srl
Prodotti Helvar utilizzati: 2 Router 910 con alimentatore DALI integrato da 250 mA (per ciascuna rete); 2 mini input 444; 3 relè modulo 494 Relay indipendenti a singolo contatto da 10A resistivi; 3 290B Illustris Pannello di controllo touch; 1 Pagine Grafiche