Alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, PNAT Project Nature presenta Fabbrica dell’Aria.2, un’installazione che coniuga design biofilico e ricerca scientifica per affrontare una delle emergenze più urgenti dell’abitare contemporaneo: la qualità dell’aria negli spazi chiusi.
PNAT Project Nature è il collettivo fondato dal neurobiologo vegetale Stefano Mancuso come spin-off dell’Università di Firenze. Il gruppo, composto da architetti, designer e scienziati, sviluppa soluzioni ispirate all’intelligenza vegetale per migliorare la vita urbana. Alla Biennale 2025, il collettivo porta in scena Fabbrica dell’Aria.2 by PNAT, un dispositivo brevettato che amplifica il potere purificatore delle piante.
La Fabbrica dell’Aria.2 è una serra intelligente ottagonale, leggera e riciclabile, con struttura in acciaio sagomato a freddo e rivestimento ecologico ottenuto da scarti agricoli. All’interno, pareti a specchio e un soffitto in materiale dicroico creano un ambiente immersivo e visivamente dilatato. Al centro, il sistema biofilico aspira l’aria, la fa passare attraverso un substrato attivo composto da microflora, radici e foglie, e la restituisce purificata, mantenendo costanti temperatura e umidità.
Dotata della tecnologia brevettata Stomata®, la Fabbrica dell’Aria.2 by PNAT Project Nature rimuove VOC (composti organici volatili) e particolato fine (PM2.5 e PM10), migliorando sensibilmente la salubrità degli ambienti chiusi. I dati, visualizzabili in tempo reale su display digitale o dispositivi mobili, rendono visibile l’efficacia del sistema. Secondo i test Intertek, il dispositivo può eliminare fino al 100% della formaldeide in un’ora, producendo 170 m³ di aria purificata all’ora.

Il professor Stefano Mancuso, scienziato di fama, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale LINV dell'Università di Firenze e fondatore di PNAT spiega: "Viviamo in un momento storico in cui l'architettura deve integrare la natura per migliorare il benessere delle persone e per ridurre l'impatto degli edifici. Spendiamo la maggior parte del nostro tempo dentro case e uffici e il 78% della popolazione vive in città, per questo è necessario portare il più possibile le piante nei luoghi in cui viviamo. È una questione di salute pubblica. Le piante sono organismi intelligenti in grado di interagire con l’ambiente in modi straordinari, utili alla nostra salute collettiva sotto molti punti di vista". I risultati delle ricerche di LINV sull'intelligenza delle piante sono la base scientifica da cui PNAT parte per progettare soluzioni tecnologiche ispirate dalla Natura con la finalità di migliorare la vita delle persone, come fa il dispositivo Fabbrica dell'Aria.2 by PNAT.
Il percorso espositivo delle Corderie si apre con i dati sull’aumento delle temperature globali, e anche Fabbrica dell’Aria affida ai numeri il compito di raccontare il ruolo fondamentale delle piante nella depurazione dell’ambiente.
L’installazione di PNAT, ispirata a un laboratorio alchemico, mostra una “macchina” bioispirata che potenzia le capacità naturali delle piante per purificare gli spazi quotidiani. Realizzata con materiali sostenibili e tecnologie avanzate, la struttura ottagonale in acciaio riciclabile è rivestita da una malta ecologica a base di lolla di riso e calce aerea. Gli interni, con pareti a specchio e soffitto dicroico, creano un ambiente visivamente fluido.
Al centro, Fabbrica dell’Aria.2 emerge come simbolo del design biofilico, mentre un display mostra in tempo reale l’efficacia del sistema nel migliorare la qualità dell’aria, offrendo un’esperienza scientifica ed emozionale sul futuro dell’abitare.

LL’architetto Antonio Girardi, co-fondatore di PNAT, descrive Fabbrica dell’Aria.2 by PNAT come un sistema che “utilizza le piante per purificare gli ambienti chiusi in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo”. Grazie alla tecnologia brevettata Stomata®, il dispositivo cattura e decompone COV tramite un ecosistema attivo di suolo, radici e foglie. “Nel giro di un’ora, Fabbrica dell’Aria.2 by PNAT può eliminare completamente la formaldeide da un ambiente chiuso di 250 metri quadrati”, conclude Girardi. A differenza del primo modello su misura, questa nuova versione è compatta (175 cm x 58 cm), autonoma e adatta a spazi abitativi e lavorativi, integrandosi con eleganza anche nei contesti più contemporanei.
Elemento di design biofilico, Fabbrica dell’Aria.2 by PNAT è una serra-totem visibile da ogni lato, con struttura in alluminio e anta apribile. L’aria viene aspirata dalla base, purificata a contatto con le radici e il microbioma, e restituita salubre. L’illuminazione imita la luce solare e un serbatoio assicura irrigazione automatica per settimane. Il dispositivo rimuove VOC e particolato (PM2.5 e PM10), con dati monitorabili da remoto, e permette di regolare luce e ventilazione, offrendo comfort e benessere. Il modulo porta i benefici della Fabbrica dell’Aria anche negli interni e risponde alle esigenze delle aziende in tema di sostenibilità ambientale e qualità dell’aria sul lavoro.
Testata nei laboratori Intertek secondo il metodo AC-4-2022, Fabbrica dell’Aria.2 by PNAT ha dimostrato performance eccellenti. L’arch. Cristiana Favretto racconta: “Il dispositivo è stato 'bombardato' di sostanze nocive. Per la formaldeide - che è il principale inquinante negli interni, responsabile della sindrome da Sick Building Syndrome - è stata misurata una riduzione prossima al 100% in un ora, con una produzione di aria completamente depurata pari a 170 metri cubi all’ora”. L’agronoma Elisa Azzarello spiega la scelta botanica: “Abbiamo puntato su quelle a foglia larga, molto belle ma anche funzionali, perché maggiore è la superficie della lamina fogliare, più intenso è il metabolismo. Tra esse, Monstera deliciosa, Strelitzia nicolai, Ficus lyrata, Cissus rotundifolia, Tetrastigma voinierianum, Dieffenbachia e Aspidistra, disposte in modo da intercettare al massimo il flusso d'aria proveniente dal basso”.