©Roberto Pastrovicchio

È terminata, dopo due anni di lavoro, la riconversione di uno storico Palazzo a Trieste nel DoubleTree by Hilton, hotel 4 stelle luxury nella centralissima piazza della Repubblica. L’intervento di restauro e risanamento conservativo di un palazzo iconico, risalente ai primi anni del ‘900, ha visto coinvolta F&M ingegneria per il progetto strutturale e la direzione lavori insieme allo studio Caberlon Caroppi per il progetto architettonico e Arcadis Italia per le attività project management.
Alla società F&M Ingegneria sono stati affidati i seguenti servizi: direzione lavori, progetto preliminare, definitivo ed esecutivo delle strutture oltre al progetto di miglioramento sismico.
Arcadis Italia si è occupata dei servizi di project management.

Double Tree by Hilton - Trieste - Italy / © 2019 Roberto Pastrovicchio

L’intervento ha previsto un insieme di opere volte alla rifunzionalizzazione dell’edificio, che per anni ha ospitato una compagnia di assicurazione, per trasformarlo in albergo con un duplice obiettivo: da una parte conservare le caratteristiche originali del palazzo rispettando i vincoli architettonici e dall’altra inserire elementi di design contemporaneo che si coniugassero con gli aspetti pratici di una struttura ricettiva. L’hotel è dotato di 125 camere, di cui 25 suite, aree reception, sala meeting, centro benessere e spa, oltre a sale conferenze multifunzionali, per rispondere alle esigenze di ciascun ospite garantendo sempre il massimo comfort. Completano il quadro Il Novecento Restaurant e il Berlam Coffee Tea & Cocktail, il ristorante e il bar interni alla struttura. Sono state realizzate diverse tipologie di camere che vanno dai 23 mq della “standard” agli 80 mq della “presidential” suite. A livello stilistico le camere sono state progettate con l’obiettivo di ricreare la sensazione del soggiorno in uno yacht, ispirato alla vita marittima di questa città portuale.
Arcadis Italia ha supportato il cliente nell’individuazione degli obiettivi dell’intervento evidenziando i pro e contro da un punto di vista di tempi, costi e qualità della realizzazione del progetto. In seguito ha coordinato i diversi soggetti coinvolti alla redazione dell’intervento, verificato la completezza di tutte le fasi progettuali e, in accordo con la committenza, ha valutato le scelte progettuali sulla cui base sono stati stimati i relativi costi di realizzazione e le soluzioni alternative volte all’ottimizzazione dell’importo delle opere (“Value Engineering”). Inoltre, ha previsto l’organizzazione della gara di appalto per la scelta del General Contractor, e supportato il cliente durante tutte le attività di cantiere attraverso la verifica del Programma Lavori esecutivo e il monitoraggio delle scadenze intermedie e finali. Arcadis ha gestito la partecipazione alle riunioni di cantiere settimanali finalizzate alla risoluzione dei problemi sorti in campo, occupandosi dell’assistenza nella definizione tecnico-economica di varianti e relative modifiche di costi. Ha coordinato i rapporti, congiuntamente con la Direzione Lavori, con gli enti coinvolti, dialogando costantemente con il gestore alberghiero (HNH Hospitality) e il brand (Hilton).
Trattandosi di un edificio dalla significativa valenza storico-testimoniale, si è considerata la compresenza di due tipologie di utenti: i clienti interni che si rivolgono principalmente al servizio ricettivo, e i clienti esterni che si recano occasionalmente presso il palazzo per visitarne la libreria storica o i locali commerciali quali bar e ristorante. In virtù di queste considerazioni è stata decisa una distribuzione funzionale sui primi due livelli (piano terra e piano primo) scegliendo di estendere al primo piano il raggiungimento dei servizi di ristorazione, accanto alla libreria storica.

©Roberto Pastrovicchio

In seguito a una attenta analisi del contesto storico e culturale in cui si inserisce il progetto, sono stati elaborati due diversi approcci a seconda dell’impatto con le preesistenze. Nei punti in cui si è evidenziata una preesistenza storica importante, come nella zona di ingresso al piano terra, dove si trova il gruppo scultoreo che ritrae il Gladiatore e i due leoni, è stato elaborato un approccio stilistico ed estetico non invasivo ma raffinato, che non andasse ad aggiungere ulteriore ricchezza visiva e materica a una situazione già “impattante” di per sé. Al contrario, nei casi in cui non si è riscontrata una preesistenza storica significativa, come nei locali a uso ufficio ristrutturati, si è proceduto con il criterio opposto, ovvero la creazione di un ambiente connotato da un impatto visivo importante, di forte identità, tutto ispirato alla storia del luogo: Trieste stessa.
L’immobile è stato oggetto di importanti opere edili che hanno coinvolto molteplici aree dell’edificio.
Ingresso, hall: in merito alle finiture della zona hall è stato mantenuto dove possibile il pavimento in opus romano e marmo originale e sono stati mantenuti i disegni a controsoffitto esistenti integrando all’interno un sistema di illuminazione idoneo.
Zona lounge: demolizione di una partizione muraria al fine di creare una zona di attesa più ampia. In quest’area si è mantenuto il pavimento in parquet esistente e sostituito la fibra minerale a soffitto con un controsoffitto in cartongesso cercando di recuperare la quota sopra gli infissi.
Zona Bar: il pavimento tecnico del bar è stato sostituito con parquet e cementine decorate. È stata sostituita la fibra minerale a soffitto con un controsoffitto in cartongesso cercando di recuperare la quota sopra gli infissi.
Piano primo: i locali storici, affacciati su piazza della Repubblica-Dante Alighieri, sono vincolati dalla sovraintendenza e pertanto non hanno subito modifiche per finiture di pavimenti, pareti e controsoffitti.
Piano secondo (piano camere): nelle zone corrispondenti ai locali storici del piano inferiore è stato creato un pavimento flottante per passaggio degli scarichi. Nei corridoi sono state disposte rampe di accesso per agevolare la circolazione di valigie, disabili e carrelli.
Piano terzo (piano camere): è stata mantenuta quasi tutta la pavimentazione esistente, ma in caso di eccessivo ammaloramento è stata sovrapposta una moquette graficamente ispirata ai decori dell’immobile. La lavorazione sulle porte di ingresso alle camere consiste nel mantenimento della cornice del portale, la rimozione delle ante esistenti e la realizzazione di una controparete nella quale è stata inserita una porta a filo muro. Il tutto riprendendo i motivi decorativi delle cornici preesistenti.
Piano quarto: gli ex locali magazzino di Coin sono stati recuperati e adibiti a palestra e centro benessere a uso dell’albergo. La palestra prevede un pavimento in legno flottante con materassino acustico sottostante per isolamento acustico.

©Roberto Pastrovicchio

L’edificio si articola attraverso una pianta trapezoidale di dimensioni 79x44 m e si sviluppa su un livello interrato e 8 livelli fuori terra, per un totale di 79.000 m3 circa. È sostenuto da un livello basamentale composto da fondazioni a travi continue in c.a. (calcestruzzo armato) e muri di sostegno del solaio del piano terra. Fuori terra è composto da strutture in elevazione in muratura con alcuni pilastri in calcestruzzo armato presenti localmente. Gli impalcati sono caratterizzati da strutture eterogenee: travi di legno o acciaio a sostegno di un tavolato ligneo, travi e solette in c.a., oppure solai nervati in c.a. gettati in opera.
Gli interventi sulle strutture, sono stati volti a ridurre la vulnerabilità sismica del fabbricato tenendo in opportuna considerazione sia il vincolo monumentale che le attività di cantiere e, in alcuni casi, i lavori già eseguiti. Gli interventi previsti sono finalizzati a eliminare le principali carenze di resistenza dell’opera, individuate principalmente nell’inadeguatezza dei collegamenti tra solai e murature, nell’eccessiva deformabilità degli impalcati in legno e della copertura e nelle carenze di resistenza dei paramenti murari dovute alle lesioni presenti. La copertura della scala monumentale, non a norma e ammalorata, è stata sostituita. L’intervento ha previsto l’accurata protezione e preservazione del soffitto decorato e la realizzazione di una struttura metallica con chiusura in vetro stratificato temperato, con geometria uguale alla precedente.
La nuova funzione ricettivo-alberghiera del palazzo ha richiesto un adeguamento funzionale e normativo degli impianti. È stato installato un impianto di riscaldamento e raffrescamento di tipo “VRF”, in versione a recupero di calore (tre tubi), con flusso di refrigerante variabile, meno impattante dal punto di vista architettonico e più performante dal punto di vista energetico rispetto al tradizionale impianto ad acqua a 4 tubi. Nei locali di pregio, al piano primo (ristorante e sale riunioni), sono stati sostituiti i terminali esistenti, installati in nicchie o posti all’interno di mobili o arredi, con unità di climatizzazione inserite negli arredi o in appositi alloggiamenti all’interno di nuove strutture di arredo. Con tale tipo di impianto i vari locali potranno essere climatizzati sia in inverno che in estate, ciascuno in maniera completamente indipendente dagli altri, con la possibilità di regolare in modo autonomo e/o centralizzato la temperatura di ciascuno di essi; tale soluzione necessita di poco spazio all’esterno e permette un notevole risparmio di energia, un controllo individuale delle condizioni climatiche interne, e una manutenzione semplificata.
Le opere di restauro hanno interessato: elementi lapidei, elementi metallici, serramenti esterni (facciate sulla pubblica via: sostituzione del serramento esterno, facciate sulle corti interne: sostituzione del serramento esterno, non originale, con uno nuovo in alluminio), pavimentazioni (restauro di pavimenti in legno, restauro di rivestimenti ceramici su pavimenti) rivestimenti (restauro di rivestimenti ceramici e lapidei), serramenti interni (restauro delle porte interne in legno, compresi cornici e imbotti), arredi di pregio (gli arredi storici di pregio, compresi i corpi illuminanti, sono stati sottoposti a un’operazione di adeguata pulizia, con eventuale sostituzione di parti danneggiate o mancanti).

Scheda progetto
Progetto: riqualificazione del “Palazzo ex RAS” per nuovo Hilton DoubleTree Hotel
Località: Trieste
Committenza: Allianz spa
Periodo: 04/04/2016 – 17/07/2019 (progettazione)| 26/07/2017 (data inizio lavori) - 03/12/2019 (inaugurazione)
Destinazione: turistico-alberghiera
Dimensioni: slp 24.385 m2 – volume 79.600 m3
Importo dei lavori: 16.800.000 euro
Impresa GC: Carron Cav. Angelo spa
Project Management: Arcadis Italia
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo architettonico: Caberlon Caroppi
Progetto preliminare, definitivo ed esecutivo strutture: F&M Ingegneria spa
Progetto di miglioramento sismico: F&M Ingegneria spa
Progetto impianti: Studio Ingegneria Impianti - Ing. G.A. Amati, Ing. A. Raggini
Prevenzione incendi: S.T.Z. - Studio Tecnico Zaccarelli srl
Direzione lavori: ing. Tommaso Tassi (F&M Ingegneria spa)
Direzione artistica: arch. Chiara Caberlon (Caberlon Caroppi)
Direzione beni tutelati: arch. Giampaolo Lenarduzzi (F&M Ingegneria spa)
Responsabile dei lavori e degli arredi tutelati: ing. Arch. Aulo Guagnini
Coordinamento sicurezza in fase di progettazione e in esecuzione: ing. Adriano Spoldi (United Consulting srl)