Stile, fedeltà ad un patrimonio culturale, innovazione, creatività non illusoria: sono alcuni dei concetti forti espressi dagli opinion leader del made in Italy. Concetti che si declinano in maniera emblematica nella filosofia Barazzoni, un'azienda che vanta una storia ultra centenaria e che proprio attraverso la valorizzazione di questo patrimonio è riuscita a dare spessore al marchio.
Un brand che sta puntando proprio su innovazione continua, design coniugato a funzionalità, qualità globale: elementi sempre più riconosciuti come distintivi nel mercato italiano e anche all'estero. «Il 25% del nostro fatturato è legato all'export e registriamo un tasso di crescita del 15% annuo, un risultato sicuramente positivo», spiega Andrea Barazzoni, direttore generale dell'azienda. «Le aree che in questo momento ci vedono maggiormente presenti sono l'Estremo Oriente, in particolare Singapore e Cina, oltre agli Stati Uniti. Puntiam soprattutto sui paesi asiatici, perché gli Stati Uniti risentono di una forte crisi interna e il tasso di cambio penalizza fortemente le esportazioni in quell'area».
Quali sono i canali distributivi per voi più importanti nei mercati esteri?
Il retail è il canale che più si addice alla nostra tipologia di prodotto, perchè ci permette di evidenziare le caratteristiche e le qualità delle proposte. La strategia prevede, poi, nei paesi dove ci sono catene di Departements Store d'alto livello, la realizzazione di angoli mono marca all'interno degli stessi. In Cina, dove questo canale distributivo è piuttosto diffuso, abbiamo oltre 45 corner nei migliori Departements Stores del paese, gestiti con nostro personale di vendita. Questo ci garantisce molta visibilità, per far conoscere ai consumatori le peculiarità e funzioni dei nostri strumenti di cottura, e fargli comprendere il vlaore aggiunto di un prodotto made in Italy.
In che modo promuovete il brand negli altri paesi?
La presenza dei prodotti nei migliori punti vendita di un paese, è una delle forme di promozione e diffusione del brand più efficaci. Abbiamo poi strategie più mirate, in base alle caratteristiche dei consumatori dei vari mercati in cui si opera. Ad esempio, organizziamo anche dimostrazioni culinarie, eventi, iniziative in grado di far leva sulla sensibilità del potenziale cliente, evidenziando l'appeal dei prodotti.
Quali sono, secondo voi, i plus che portano al successo un marchio italiano all'estero?
Sicuramente il punto di forza è l'innovazione. Non solo nel design, ma anche nella qualità e nella funzione del prodotto. Non pretendiamo di fare un prodotto che sia per tutti, ma vogliamo presentare un marchio molto raffinato, ricercato e innovativo, che entusiasmi chi ha la capacità di coglierne le peculiarità. Questi sono gli asset comuni che caratterizzano il mondo Barazzoni; poi lavoriamo per una forte caratterizzazione di ciascuna linea per soddisfare i diversi feeling di un consumatore, sempre più attento, esigente e consapevole delle proprie necessità, guidato dal desiderio di personalizzare i gesti del vivere e dell'abitare.
La componente design fino a cha punto è riconosciuta e riconoscibile?
Direi che è una leva strategica fondamentale che puntiamo a valorizzare. In particolare, nella nostra filosofia progettuale il design diventa parte integrante della ricerca funzionale. È un concept molto apprezzato, tanto che ci ha consentito di vincere numerosi riconoscimenti come il Compasso d'Oro dell' ADI, il REDDOT Design Award di Ennes, il GOODDESIGN Award di Chicago e l' IF DESIGN AWARD di Hannover.