La prefabbricazione di legno rappresenta oggi un grande vantaggio nel campo delle costruzioni permanenti, ma ancora di più per i progetti temporanei.
Velocità di esecuzione, tempi di consegna certi e rispetto per la natura sono le principali caratteristiche che il Gruppo Rubner ha assicurato (e mantenuto) per la sua collaborazione all’interno dell’Esposizione Universale - in corso in questi giorni a Milano e che sta riscuotendo un norme successo di pubblico da tutto il mondo – realizzando ben tre differenti progetti.
Sotto la guida del suo General Contractor Rubner Objektbau e grazie anche alla competenza di Rubner Holzbau, le 3 prestigiose opere realizzate sono: i CLUSTER1/EAST con BioMediterraneo - Isole, Mare e Cibo - Zone Aride - Cereali e Tuberi, i Rocchetti del Children Park e i padiglioni all’interno dello spazio dedicato a “Slow Food”, associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo e strettamente legata al rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema.
CLUSTER1/EAST:
BioMediterraneo - Isole, Mare e Cibo - Zone Aride - Cereali e Tuberi
Alcuni tra gli elementi più caratteristici di EXPO MILANO 2015, i Cluster sono spazi espositivi che raggruppano oltre 30 paesi esteri e la Sicilia per un totale di 43 edifici con un unico tema condiviso attraverso un singolo progetto architettonico.
Potrete approfondire ulteriormente la costruzione di questi elementi sul numero di ARKETIPO 95 luglio/agosto, in uscita a fine luglio.
Rocchetti del Children Park
Rubner si è occupato della fornitura di 8 “Rocchetti-Albero”: elementi caratteristici in legno con un diametro di 12 metri e un’altezza di 7,50 metri all’interno di uno spazio dalle contaminazioni naturali che rimanda, dal punto di vista architettonico, a un giardino con alberi dai grandi rami. I “Rocchetti” personalizzano un’area speciale dedicata ai bambini che, grazie ai valori intrinseci del legno, è in grado di trasmettere e richiamare i valori della sostenibilità: dall’albero al legno, simboli di una crescita e di un futuro in armonia con la natura.
Slow Food
Firmato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron, il progetto riguarda la realizzazione - in soli 25 giorni - di tre padiglioni all’interno dello spazio dedicato a “Slow Food”. I padiglioni sono localizzati in posizione strategica, alla fine del Decumano e all’ombra della collina mediterranea e compongono, in pianta, un triangolo aperto. Gli edifici sono interamente in legno e ricordano le case agricole e le cascine di un tempo.
Rapidissimi i tempi di esecuzione dell’opera: ogni settimana sono stati montati circa 110 m3 di legno (telai, copertura, pavimento e pareti). In particolare, il primo padiglione “E03 Tasting”, formato da 33 telai e suddivisione interna dei locali, è stato montato in soli 12 giorni. Il secondo “E02 Theatre”, formato da 25 telai con suddivisione per servizi, è stato montato in 7 giorni, mentre il terzo “E01 Exhibition” formato da 28 telai è stato montato in 6 giorni.
DETTAGLI TECNICI DEL PROGETTO SLOW FOOD
Grazie alle proprietà del legno, materiale flessibile e versatile per qualsiasi tipo di costruzione, i progetti a cura di Rubner - per un valore complessivo di 27 milioni, incluso l’incarico acquisito il 30.04.2015 per conduzione e manutenzione delle opere realizzate - hanno interpretato e valorizzato l’identità e la filosofia di ciascun progetto, garantendo un vantaggio competitivo grazie alla formula “chiavi in mano” che parte dalla fase di progettazione e consulenza e arriva alla consegna dell’edificio (inclusi: strutture, impianti, finiture ecc.).
Oggi Rubner gestisce un’attività suddivisa in cinque settori strategici: industria del legno, strutture in legno (Rubner Holzbau), grandi progetti ‘chiavi in mano’ (Rubner Objektbau), case in legno (Rubner Haus) e porte in legno (Rubner Porte). Da sempre impegnato in Ricerca & Sviluppo, il Gruppo Rubner dispone di un reparto altamente specializzato dedicato alla progettazione di strutture in legno all’avanguardia, in grado di gestire in toto anche le soluzioni costruttive più complesse con progetti individuali ‘su misura’.