Il Led e il Rapporto con il Progetto

La sede UL è in realtà il centro di eccellenza interamente dedicato alla sicurezza e alle tecnologie illuminotecniche per l'efficienza energetica. Uno spazio di 3.000 m in cui i produttori italiani ed europei possono interagire per progettare e realizzare i propri apparecchi senza sacrificare sicurezza, qualità e prestazioni.
Questo è stato il primo di una serie di appuntamenti che UL vuole mettere a disposizione dei professionisti della luce (costruttori di apparecchi e componenti, Lighting Designer, progettisti e installatori) per dibattere e mettere a fuoco di volta in volta differenti tematiche sulla luce.
Incontri veloci (mezza giornata) ma densi di contenuti, grazie a relatori preparati, carismatici e soprattutto conosciuti nel mondo del Lighting.
A seguire per tutti i partecipanti la possibilità di effettuare una visita guidata dei laboratori, visita che desta sempre grande interesse da parte di tutti gli addetti ai lavori.
E infine, proprio per rendere ancora più frendly il carattere delle giornata, UL ha voluto chiudere con un aperitivo per dare la possibilità a tutti di confrontarsi direttamente con i relatori per approfondire ulteriormente i concetti trattati durante l'incontro.

Incontro aperto dall'architetto Massimo Iarussi che ha introdotto il ruolo del Lighting Designer all'interno dell'utilizzo del Led tra Innovazione e Certificazione.
Ha analizzato la resa del Colore mettendo l'accento sull'importanza della resa cromatica nella progettazione e la difficoltà evidente nell'utilizzo dei Led da parte dei progettisti per mancanza di uniformità negli standard.

Quindi è stata la volta di Danilo Paleari dello Studio Associati Quantis che ha analizzato il Led quale nuova fonte luminosa per i progetti e di come il Ledrappresenti sicuramente una grandissima opportunità per efficienza, risparmio energetico, qualità e controllo della luce uniti alla sua durata di vita.
Ma uno strumento che sino a ora ha generato parecchia confusione anche tra gli addetti ai lavori. Questo per l'elevato costo di acquisto, per l'arrivo sul mercato di prodotti Led di bassa qualità, per l'insufficienza delle informazioni unite a una scarsa dimestichezza con questa nuova tecnologia dalla rapida evoluzione e infine per la mancanza di standard di riferimento.
E ha proseguito analizzando proprio questa confusione tra i parametri fotometrici e cromatici e la necessità per i progettisti di avere in futuro a disposizione dati assolutamente certi.

Ha poi proseguito Marinella Patetta, Lighting Designer dello studio Metis che ha puntato il dito sulla difficoltà (ancora una volta) nell'utilizzo dei Led nei progetti per la mancanza di informazioni da parte dei costruttori sui nuovi apparecchi. Questo genera non pochi problemi proprio per la difficoltà di modificare in corsa i progetti stessi per il cambiamento delle specifiche.
Crea confusione anche tra gli installatori che, a suo dire, non vengono preparati al meglio dalle aziende stesse.
Ma, come sottolineavano parecchi costruttori di apparecchi presenti in sala, proprio la rapida evoluzione del Led in questi anni ha generato grandi difficoltà proprio nel fissare degli standard di riferimento.

Quindi ha preso la parola Pietro Palladino che con la sua dialettica garbata, sfruttando come un professore universitario sa fare, pause, esempi e colpi di scena, ha focalizzato l'attenzione della numerosissima platea sulla presunta affidabilità e sull'utilizzo a ogni costo del Led.
Ha infatti dimostrato che l'uso, a prescindere, degli apparecchi a Led sia sostanzialmente sbagliato perché il Lighting Designer dovrà di volta in volta prendere in considerazione l'apparecchio con la sorgente più idonea a seconda del progetto.
Il risparmio energetico dovrà essere valutato a seconda dell'utilizzo dell'apparecchio stesso: sono infatti numerosi i parametri da considerare per una corretta progettazione e questo fa si che il lavoro del Lighting Designer sia oggi più complicato.
Senza contare la difficoltà nel far sposare un settore tradizionalmente molto lento come l'illuminazione con un comparto tradizionalmente molto veloce quale l'elettronica.

A seguire Antonella Amico progettista di Mettinluce ha trattato l'importanza della qualità e certificazione del prodotto per la Progettazione e Consulenza nella distribuzione specializzata. Chiede ai produttori una standardizzazione dei criteri prestazionali uniti alla certificazione degli apparecchi e a una formazione specifica sui nuovi prodotti con informazioni dirette e una chiara definizione degli ambiti installativi.

Quindi Giacomo Rossi ha illustrato un caso pratico nella ricerca spasmodica di avere effettivamente questi benedetti 3.000° Kelvin affrontando la progettazione illuminotecnica dello showroom Armani a Monaco.
E ancora una volta i progettisti sono alla ricerca di una maggiore chiarezza nei dati a disposizione e la standardizzazione del modulo Led.

Infine il padrone di casa, Alberto Uggetti, Vice Presidente di UL Lighting ha chiuso i lavori sottolineando l'apporto e il supporto che UL è oggi in grado di offrire ai produttori in affidabilità e certezza per la messa in sicurezza di qualsiasi apparecchio e in ogni progetto illuminotecnico.
La forza di un gruppo formato da più di 9.000 impiegati con 103 centri di ispezione in 100 Paesi, oggi punto di riferimento per lo sviluppo della tecnologia a Led, che a causa del suo incredibile sviluppo e della sua adozione praticamente globale ha visto perdersi tutti i riferimenti col passato, soprattutto a livello qualitativo e intuitivo.
E' importante oggi, per costruire il DNA del progetto illuminotecnico dare, tramite test e misure certificate, la garanzia necessaria per poter utilizzare al meglio il Led stesso.
E UL, ha concluso Uggetti, grazie ai suoi 5 laboratori al servizio della luce è in grado di stare al fianco dell'industria italiana e mondiale del Lighting.