La certificazione ARCA nelle fasi di costruzione del primo Ecohotel d’Italia

La strada intrapresa dai gestori si distingue nell'utilizzo materiali tradizionali con tecniche costruttive innovative nei consumi energetici, e sta suscitando un vivo interesse soprattutto tra gli operatori del settore turistico. Non è un caso che all'Expo Riva Hotel, che si tiene a Riva del Garda proprio in questi giorni, sia stato dedicato ampio spazio all'Ecohotel Bonapace con un convegno dedicato al primo albergo Energy Net Zero d'Italia. Ben tre sono le certificazioni che ne attestano la qualità, ARCA, Passivhaus e Casa Clima Nature Gold che ne garantiscono la sostenibilità dei materiali da costruzione, dei consumi e dei costi di gestione.

Addio quindi alla vecchia caldaia, qui sostituita da un sistema di VMC (ventilazione meccanica controllata) e "travi fredde" a controllo domotico. L'imperativo è stato eliminare i ponti termici: involucro coibentato con cappotto da 15 cm continuo, e balconi strutturalmente staccati ed indipendenti per eliminare l'attraversamento dello strato isolante esterno. Questi accorgimenti favoriscono un microclima ottimale in termini di comfort all'interno della struttura durante l'intero arco dell'anno.

Ma come si può essere certi che gli obiettivi fissati in fase progettuale saranno effettivamente rispettati a conclusione del cantiere?

Come i progettisti sanno bene, spesso l'assenza di progettazione integrata limita le prestazioni dell'edificio vanificando gli sforzi fatti in sede di pianificazione, ma soprattutto causando un danno al committente che si protrarrà fino a fine vita dell'edificio. Per questo motivo il protocollo di certificazione ARCA si articola sui diverse fasi, dalla nascita del progetto alla chiusura del cantiere

Periodicamente Organismi di Certificazioni terzi ed indipendenti - TÜV, Bureaus Veritas, ICMQ - incaricati da Odatech, soggetto gestore della certificazione, effettuano visite al cantiere. Nel corso degli audit vengono fotografate le componenti di maggiore interesse ai fini del controllo qualità: dalla verifica dimensionale degli elementi strutturali alla corretta esecuzione dei dettagli costruttivi e delle stratigrafie, dalla posa degli impianti alla corretta gestione della tenuta all'aria. In questa fase vengono anche controllate le soluzioni previste in progetto per ottenere la resistenza al fuoco richiesta dalla certificazione ARCA, prerequisito di fondamentale importanza per l'ottenimento della certificazione.

A conclusione del cantiere vengono effettuati i test in opera, un ulteriore controllo basato su dati prestazionali reali, misurati a garanzia delle prestazioni energetiche, di durabilità ed acustiche. Fanno parte della fase finale di verifica:
- il blower door test che assicura la tenuta all'aria delle componenti della struttura ed individua eventuali passaggi di aria ed umidità che potrebbero inficiare il comfort e la durabilità dell'edificio;
- i test di acustica, di essenziale interesse soprattutto nel contesto strutture ricettive turistiche o più in generale aperte al pubblico.

Gli scrupolosi controlli previsti per l'ottenimento della certificazione ARCA, assicurano la convergenza delle prestazioni del costruito con quanto previsto in fase di progettazione. Una progettazione ed esecuzione attenta permette un abbattimento sostanziale, o come nel caso dell'Ecohotel, totale dei consumi, che andrà ad influire positivamente sui costi della committenza per un periodo protratto di tempo. Dal momento della chiusura del cantiere infatti l'utente potrà beneficiare, attraverso una polizza contratta dal costruttore, di vantaggi assicurativi per un periodo postumo di dieci anni. A questo proposito, la documentazione redatta e gli audit di controllo effettuati per l'ottenimento della certificazione ARCA, sono riconosciuti da alcune compagnie assicurative come sostitutivi del loro di controllo tecnico, abbassando di molto il premio della polizza stessa.