Sorge a Milano in via Melchiorre Gioia 69 il nuovo complesso residenziale Palazzo Gioia, in una zona, dove i grattacieli di vetro e acciaio stanno riscrivendo lo skyline cittadino. Ha una superficie di oltre 2.400 metri quadri e include 23 unità immobiliari, di diversa metratura, distribuite su 10 piani fuori terra, a cui si aggiunge un seminterrato per cantine e box auto. Gli appartamenti hanno ampie vetrate a tutta altezza, che garantiscono luminosità a tutti i locali, e internamente finiture e dettagli curati.

Il nuovo complesso, moderno e innovativo, mantiene un aspetto signorile che ben si inserisce in un quartiere poliedrico e dinamico come quello compreso tra Porta Nuova e Isola, zona ricca di servizi e luoghi di interesse e intrattenimento, che consentono di vivere a pieno la città. Il progetto è di Artema Engineering srl di Milano, la parte strutturale è dell’ing. Vito de Lunal di Brugherio (MB), l’impresa costruttrice è la Edilvit srl di Cernusco sul Naviglio (MI).

Laterlite ha contribuito alla realizzazione di Palazzo Gioia fornendo il materiale per il giardino pensile: l’argilla espansa Leca, infatti, è risultata perfetta per essere inserita in un’opera come questa, pensata per garantire il massimo comfort ai futuri abitanti. A maggior ragione in una città come Milano, che sta indirizzando tutte le sue politiche verso la sostenibilità ambientale e l’incremento del verde.
L’argilla espansa Leca è un materiale leggero, di origine naturale, duraturo e versatile. Impiegata nella realizzazione dello strato drenante e come componente nelle miscele del substrato colturale di coperture a verde, assicura ottimo drenaggio, buona ritenzione idrica, leggerezza e resistenza alla compressione. L’origine del prodotto, unitamente a un processo produttivo rispettoso dell’ambiente, permette all’argilla espansa Leca di essere un prodotto ecobiocompatibile e certificato ANAB-ICEA per le applicazioni in bioedilizia.

Sul tetto di Palazzo Gioia per la realizzazione del substrato colturale leggero è stata utilizzata LecaGreen, speciale miscela a base di argilla espansa AgriLeca frantumata, aggregati minerali e componenti di natura organica accuratamente selezionati, caratterizzata da elevata leggerezza, ottima porosità, buona capacità di accumulo e ritenzione idrica, ottima capacità drenante, resistenza e stabilità strutturale nel tempo.
LecaGreen è un sistema tecnico ideato espressamente per coperture verdi, caratterizzato da spessori ridotti e pesi contenuti; risponde ai requisiti della norma UNI 11235 (“Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture a verde”) e costituisce il supporto ideale in grado di sostenere lo sviluppo della vegetazione e ad assicurarne il giusto nutrimento.

Lo strato drenante è realizzato in argilla espansa Leca 8-20, un aggregato leggero che, grazie alla sua struttura cellulare racchiusa in una scorza clinkerizzata, ottimizza il rapporto tra peso e resistenza. Per sfruttare al meglio le sue caratteristiche isolanti il materiale è stato steso sfuso e semplicemente livellato. Questo può essere fatto dove non ci sono forti pendenze, su superfici piane, proprio come nel caso di Palazzo Gioia. Leca 8-20 è isolante e non si deteriora nel tempo: il suo impiego è estremamente interessante nella realizzazione di isolamenti termici definitivi grazie al basso valore λ di conducibilità termica.

La struttura cellulare e porosa di Leca collabora a un buon assorbimento del rumore: il materiale è infatti anche ideale per manufatti fonoisolanti e fonoassorbenti quali barriere a uso stradale, oppure in contesti molto rumorosi come può essere il centro del capoluogo lombardo. Leca, inoltre, non contiene materiali organici né loro derivati. Non marcisce né si degrada nel tempo, neppure in condizioni di temperatura o umidità estreme. Resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche. Sottoposto al gelo, non si rompe né si imbibisce. È, in pratica, un materiale eterno, oltre a essere naturale ed ecologico: non contiene, né emette, silice libera, sostanze fibrose, gas Radon o altri materiali nocivi, nemmeno in caso d’incendio.