Lopes
Strutture liturgiche nella Concattedrale di Ripolla


 

Luce nella tenebra
"Il piano del mondo è dunque ordinato in generale secondo la ragione;
essa è stata, sì, oscurata spesso ma mai spenta del tutto,
persino nelle tenebre si è sempre conservato un suo barlume"
Hegel, Vita di Gesù
Un barlume di luce è acceso nella concattedrale di Rapolla. Metafora del Logos originale del testo evangelico di Giovanni, o del Verbum della vulgata di San Girolamo, o della Ragione nell'interpretazione hegeliana, esso comunque è rappresentazione della scintilla divina donata agli uomini. Qui la scintilla è nel tabernacolo della concattedrale, che attende come fiamma pilota, pronta a propagarsi e imprimersi sulla moltitudine di corpi che vi si riuniscono intorno. La luce del Verbo - Parola - Logos - Ragione ha una forma, è il segno della croce, unico segno iconografico utilizzato nel progetto. Non si tratta di una decorazione, è una figurazione costitutiva, piuttosto, che si ripete nelle forme di luce, di pietra, d'acqua, di legno. Nel legno trecentesco del crocefisso fiorito il segno raggiunge il suo apice. Con l'immagine di un albero, il crocefisso è eretto e solidamente infisso nel suolo absidale. Ai suoi piedi la cattedra, concepita come basamento. In una messa in opera come quella di Gibson per The Passion, vedremmo il sangue scorrere dal costato aperto, bagnare e investire il vescovo lì sotto assiso. Il vescovo è delegato diretto di Cristo, ed il patto di sangue ne decreta l'investitura. La luce e la croce sono segni caratterizzanti di questo progetto, ma occorre evidentemente una descrizione più generale.