(c) Damiano Levati/Storyteller-Labs

Piazza Cordusio a Milano è il fulcro di un'attività di restyling per restituire alla città nuovi spazi recuperati da vecchi edifici importanti. Il luogo rappresenta uno degli snodi più importanti nel centro di Milano, sulla direttrice tra il Duomo e il Castello Sforzesco, dove tutti gli edifici che si affacciano sulla piazza sono stati “recuperati” e ripensati in ottica sostenibilità anche nei sistemi di climatizzazione curati e riprogettati da Mitsubishi Electric. Tra questi, Palazzo Cordusio è stato oggetto di una rifunzionalizzazione totale dove gli antichi elementi architettonici si sono fusi con componenti moderni dando vita a un immobile unico nel suo genere, denominato Cordusio2. I piani interrato, terra e primo, sono stati completamente ridisegnati per fornire continuità visiva con le superfici commerciali limitrofe. I piani dal secondo al sesto sono stati invece riprogettati creando nuovi uffici multitenant, flessibili e frazionabili, con ampie vetrate e vista sulla città. Il cortile centrale invece è stato dotato di una nuova copertura, creando una piazza protetta, accessibile tutto l’anno.

Rinnovato l’esterno ma, anche l’interno. L’impianto di climatizzazione estivo e invernale del palazzo è affidato a due pompe di calore polivalenti a marchio Climaveneta ERACS2-Q SL-CA 2622 e a quattro tubi, condensate ad aria. Le unità polivalenti sono equipaggiate con elettropompe di circolazione a bordo a portata variabile, gestite direttamente dall'elettronica di ciascuna unità, e sono in grado garantire contemporaneità dei carichi durante tutto l’anno con un considerevole recupero energetico. Le due unità a marchio Climaveneta, gli scambiatori e le elettropompe primarie e secondarie sono ubicati nei vani tecnici al piano sesto dell'edificio.
Nel recupero di edifici storici come Palazzo Cordusio è necessario porre grande attenzione alla componente impiantistica. Rendere infatti moderno un edificio storico richiede la compresenza di molti impianti tecnologici, con numerose restrizioni e vincoli di spazio. Grazie all’utilizzo di unità polivalenti siamo riusciti a ridurre l’ingombro in pianta, le emissioni sonore e quelle inquinanti, massimizzando al contempo l’efficienza energetica dell’edificio anche e soprattutto grazie alla presenza del sistema di gestione e ottimizzazione ClimaPRO”, ha dichiarato Guido Davoglio, Direttore Tecnico di Tekser, progettista.