La costruzione del Norvento Headquarters è stata completata nel 2017, dopo un lungo processo iniziato con il concorso di progettazione vinto dall’architetto spagnolo Francisco Mangado nel 2011. L’edificio si colloca sul confine tra un’area a prevalente uso industriale e un’area verde caratterizzata da un’intensa vegetazione con alberi ad alto fusto, vicino alla città spagnola di Lugo. Il progetto adotta una forma irregolare che consente all’edificio di aprirsi verso la zona boschiva e di essere in un continuum con essa, ma nello stesso tempo di chiudersi sul lato opposto, quello rivolto verso la meno pregiata scena industriale adiacente. Il progetto Norvento Headquarters poggia le sue radici sulle numerose riflessioni riguardanti l’ufficio contemporaneo, il quale deve necessariamente oltrepassare quel concetto tradizionale di luogo pensato unicamente per il lavoro e diventare un’architettura attiva in grado di rispondere in maniera flessibile alle necessità della società odierna, ma mantenere allo stesso tempo, al proprio interno, i valori dell’azienda. L’edificio dell’azienda spagnola Norvento Enerxia, società leader nell’ingegnerizzazione di sistemi di produzione energetica sostenibile, costituisce un esempio di qualità architettonica strettamente correlata al benessere degli abitanti della “macchina lavorativa” e, allo stesso tempo, all’integrazione col contesto geografico, in cui la complessità della vita all’interno della struttura viene dichiarata, fin dal principio, dal gioco dinamico delle sue volumetrie esterne protese verso il bosco adiacente. L’obiettivo chiave del progetto è proprio quello di sviluppare una forma semplice e logica, puntando sulla chiarezza di un’immagine facile da riconoscere e di conseguenza perfettamente identificabile, distanziata da ciò che viene tendenzialmente associato alla maggior parte degli edifici per uffici che risultano molto spesso impersonali. L’architettura ha inoltre voluto rappresentare la filosofia dell’azienda, rimanendo coerente con l’atteggiamento e l’immagine che la caratterizza sul mercato.

La struttura si sviluppa su un unico piano di calpestio dove i corpi architettonici sono configurati organicamente e la fluidità degli ambienti interni si fonde col paesaggio naturale. Lo spazio tradizionale di lavoro viene così sovvertito dalla sequenza dei tagli prospettici e dal gioco tra luci naturali e artificiali che si bilanciano durante l’arco della giornata. Gli ambienti di lavoro molto ampi permettono di personalizzare ogni singola postazione conferendo alla struttura un carattere fortemente domestico e in grado di generare un’immagine riconoscibile in cui identificarsi. La postazione di lavoro diventa quindi un luogo in cui sia la privacy sia gli incontri sono possibili, un luogo che non è definito, delimitato, ma potrà reinventarsi quotidianamente attraverso l’interazione con gli utenti. La planimetria presenta aree che si estendono e diventano parte del parco, un layout che consente di strutturare ciascun reparto in modo differente e autonomo, consentendo ampliamenti futuri. La scelta di una sezione a doppia falda, molto comune e chiaramente “domestica” nel carattere, ha come obiettivo la realtà costruita. La forma a cabaña è stata utilizzata in quanto si adatta molto bene alle diverse esigenze degli occupanti. La sua altezza varia in base alle necessità, generando un profilo longitudinale vario e generalmente ricco nel suo insieme. Ma questa sezione a doppia falda va oltre una visione strettamente formale, ricordando l’essenza stessa dell’architettura della terra galiziana, una terra dove l’acqua piovana e la foresta sono sempre presenti. L’interno dell’edificio mostra una continua ricerca di equilibrio tra semplicità e sorpresa. L’organizzazione dei corpi in pianta, che non appare ortogonale, genera a sua volta ricche geometrie interne, soprattutto nei punti di incontro tra i vari elementi, geometrie che qualificano in maniera forte gli spazi. L’importanza della luce è sottolineata dai divisori in vetro e dai lucernari che permettono di illuminare gli ambienti, garantendo la penetrazione della luce all’interno del corpo di fabbrica. Il volume architettonico, autonomo energeticamente e senza connessione alla rete, si materializza con una facciata caratterizzata dalla presenza di pannelli modulari in legno di eucalipto bianco che ricopre la parte esterna dell’edificio. Questo legno, molto diffuso in Galizia, viene solitamente usato per la produzione della polpa di cellulosa. Nel Norvento Headquarters è stato utilizzato dopo un lungo lavoro di ricerca e sviluppo tecnologico per l’applicazione del materiale in edilizia. Grazie a questo studio non solo sono state sviluppate tecniche per questo specifico intervento, ma è stato possibile aprire la strada anche a un possibile sviluppo futuro per quanto riguarda lo sfruttamento dell’eucalipto in vari settori. Diverse sono le misure adottate per il risparmio energetico, come l’isolamento a cappotto con pannelli in lana di roccia da 10 cm di spessore e aventi conducibilità termica pari a 0,035 Wm/K, tetti leggeri con pannelli fotovoltaici nell’area parcheggio, raccolta delle acque meteoriche, la presenza della ventilazione meccanica controllata e un sistema di collettori solari collocati sul tetto.

Il nuovo Norvento Headquarters è tra gli edifici con un più alto livello di sostenibilità realizzati in Europa. Le risorse elettriche dell’edificio sono principalmente tre: i pannelli fotovoltaici (60% del fabbisogno), una turbina eolica all’avanguardia (35% del fabbisogno)
e una caldaia a biomassa (5% del fabbisogno). La progettazione energetica dell’intervento viene completata da un sistema di accumulo elettrico basato su batterie al litio da 1.000 kWh. Il riscaldamento è supportato da un sistema di pompe di calore geotermiche alimentate esclusivamente con energia rinnovabile.

AUTONOMIA ENERGETICA E BENESSERE DEI FRUITORI
La costruzione dell’ufficio contemporaneo segue sempre più quel filone di progettazione che oltrepassa il concetto tradizionale di luoghi pensati esclusivamente per il lavoro. Il progetto Norvento Headquarters dello studio spagnolo dell’architetto Francisco Mangado poggia le sue radici su queste considerazioni. La sede dell’azienda spagnola operante nel settore delle energie alternative costituisce un esempio di qualità architettonica strettamente correlata al benessere degli abitanti e all’integrazione con l’articolato e vario contesto geografico. Tagli prospettici e giochi di luce naturale e artificiale sovvertono lo spazio tradizionale, gli ambienti di lavoro risultano molto ampi e consentono di personalizzare le postazioni di lavoro donando alla struttura un carattere fortemente domestico e in grado di creare un’immagine riconoscibile in cui identificarsi. Il progetto della nuova sede Norvento costituisce una sorta di manifesto delle potenzialità dei sistemi di produzione di energia rinnovabile al servizio di un intervento edilizio direzionale. Il complesso di uffici, destinato a ospitare circa 200 impiegati, risulta infatti essere completamente autonomo dal punto di vista energetico, grazie alla possibilità di produrre più energia di quella strettamente necessaria al suo funzionamento, consentendo di fatto la completa disconnessione dalle reti di alimentazione elettrica e gas e rispecchiando in pieno la mission della società. L’idea architettonica reinterpreta in modo innovativo il funzionamento di volumi costruttivi molto semplici e convenzionali, come la pianta rettangolare e i tetti spioventi, attraverso la loro soppesata aggregazione, raggiungendo un aspetto architettonico di notevole interesse e rispondente alle esigenze del programma funzionale dell’edificio. Questa opera rappresenta una chiara dimostrazione di come, mediante una progettazione architettonica estremamente curata in ogni dettaglio, si possa giungere a soluzioni innovative ed efficaci sia sotto il profilo dell’efficienza energetica sia sotto il pro lo della composizione architettonica e del benessere dei soggetti fruitori degli spazi lavorativi.

Scheda progetto
Progettista: Francisco Mangado
Committente: Norvento Enerxia
Periodo di costruzione: August 2014 -June 2017
Area costruita: 3.790 m2
Costo: 5.300.000 €
Localizzazione: Lugo, Spain
Progetto architettonico: Francisco Mangado
Collaboratori: Sergio Helguera, Jose M. Gastaldo, Luis Alves, Eduardo Ruiz, Angel Martinez, Paula Juango
Committente: Norvento Enerxia
Ingegneria strutturale: IDI Ingenieros
Efficienza energetica: Norvento Enerxia
Quantity surveyor: Ramón Fernández
Consulente BREEAM: Exeleria
Consulente facciate di legno: GAIN CIS-Madera
Periodo di progetto: 2012 - 2013
Impresa principale: Constructora San José
Carpenteria: AGM Ebanistas, S.L.U.
Carpenteria di alluminio: ALUPO Tecnicas constructivas
Fabbro: Ben Alonso, S.L. I Talleres Gonzalez
Carpenteria di interni: Carpinteria Estelar
Opere di giardinaggio: Calfensa Proyectos
Fornitura e installazione della struttura metallica: Fundinoxcorten
Struttura di alluminio per i lucernari: Industrias Aluminicas Jaro
Movimento terra: J. Carreira y Seijas
Impermeabilizzazione copertura: Lucense de Impermeabilizaciones
Ceramiche da pareti: Marmoleria Jose Rey
Finitura copertura: Montajes Lesaca
Calcestruzzo armato: New Constr.2015
Cartongesso laminato: Nuevos Sistemas Interiorismo
Tinteggiature: Pinturas Boqueixon
Pittura antincendio: Aplicanor
Gestione rifiuti: Protección Medio Ambiental
Massetti: Solados y pavimentos de Arosa
Muratura: Trullia Construçoes
Pavimenti di resina: TVMAC
Installazioni elettriche: Electronica Industrial y Naval
Sicurezza e prevenzione anti- incendio: Protese
Sistemi di condizionamento: Spiro Metal Schako Iberia
Strutture di calcestruzzo prefabbricato: Prefabricados Eiros, Prefhorvisa Outeiro
Isolamento: Tecsel
Carpenteria metallica: Jofebar Iberica
Photos: Juan Rodríguez

Arketipo 120, Luoghi del Lavoro, maggio 2018