Nuova sede Co.ri.ma. – Riccardo Butini Architetto

In un contesto caratterizzato dal  passaggio da una vocazione prettamente agricola ad una  di tipo industriale, si inserisce un'architettura in parte dedicata al terziario, che sembra voler ricongiungersi all'ambiente naturale nel quale è inserita. Progettata dall'architetto Riccardo Butini, la nuova sede della Co.ri.ma. propone l'accostamento di materiali tradizionali - che richiamano le numerose pre-esistenze locali - con elementi di finitura ispirati ad un aspetto più naturalistico. Se anche Dante - all'interno del XXXI canto dell'inferno - canta le lodi di questo paesaggio toscano "come quando la nebbia si dissipa, lo sguardo a poco a poco raffigura ciò che che cela il vapor che l'aere stipa, cosi forando l'aura grossa e scura, più e più appressando ver la sponda, fuggiemi errore e crescemi paura: però che come sulla cerchia tonda Monteriggion di torri si corona, cosi 'n la proda che 'l pozzo circonda torreggiavano di mezza la persona li orribili giganti, cui minaccia Giove ancora quando tona" , riferendosi principalmente al Castello di Monteriggioni, sembra chiaro che l'ispirazione alla natura sia quasi un'operazione scontata; tuttavia dal punto di vista progettuale, è un grande punto ispiratore dell'intero impianto architettonico, quasi a voler riportare in auge il precedente contatto che l'uomo aveva con questi luoghi.

Una nuova rocca
L'edificio si presenta quindi come due volumi monumentali integrati tra di loro, un parallelepipedo che contiene l'officina per il montaggio dei macchinari, affiancato da un solido a pianta triangolare, dedicato alla parte amministrativa e alle sale riunioni, bucato nel centro a formare un cortile interno. I fronti risulterebbero completamente chiusi, se la loro compattezza non fosse "disturbata" da tagli e svasamenti continui che si trasformano architettonicamente in ingressi e aperture vetrate. L'esterno, così come i pavimenti e la parete ventilata sono completamente rivestiti con pannelli in pietra, un chiaro riferimento al vicino castello. Come quest'ultimo, anche la nuova sede di uffici riesce ad instaurare un rapporto di continuità storica e territoriale, con l'utilizzo di acciaio corten per tutti gli infissi interni ed esterni: un diretto riferimento alla terra senese ricca di ferro.