expo – Uno dei Padiglioni più estesi, strutturato sulla metafora delle connessioni a rete.

Il concept dell'edificio, studiato da Arthur Casas - vincitore del concorso di idee bandito da Apex-Brasil e da IAB-DF alla fine del 2013 - è fondato sulla complessa dualità tradizione/innovazione che caratterizza ogni aspetto della cultura brasiliana, strutturandosi sul palinsesto della rete che ha la funzione, non soltanto metaforica, di collegare le diverse zone del padiglione e permettere di seguire le molteplici trame che interagiscono come percorsi nei differenti spazi interni ed esterni.

Subito evidente il tema duale nel peculiare carattere dispositivo del progetto: la forma a "L" del lotto N08 diviene infatti il fondamento per ripartire quasi nettamente i due principali volumi tra loro paralleli che compongono l'intervento; il lungo blocco ad ovest, direttamente aperto sul Decumano, è il cannocchiale stereometrico a tutta altezza deputato a funzioni di scorrimento, di relax e gioco, liberamente fruibile da tutti a richiamare la democratizzazione del cibo che deve essere universalmente accessibile grazie alla moderna efficienza tecnologica del Paese.

Il volume a est è invece deputato a ospitare le funzioni maggiormente "tecniche" e istituzionali del Padiglione. Il pubblico è invitato a intraprendere la visita dalla grande galleria di ingresso, dove viene rappresentata la biodiversità del Paese tramite le quattro aree dedicate alla coltivazione di riso, cacao, caffè, frutta; il percorso si sviluppa come rappresentazione simbolica dei fiumi che - a loro volta - solcano con una fitta maglia a rete l'intero territorio brasiliano, conducendo infine all'interno dell'edificio. Il primo degli spazi espositivi al piano terra ha scopo essenzialmente didattico, divulgando i quattro mondi di riso, cacao, caffè, frutta attraverso codici culturali messi in scena tramite proiezioni su schermi a tutta parete, che sottolineano la pluralità del Paese attraverso i diversi tipi di prodotti alimentari e di cucina esistenti. Al piano superiore l'interpretazione della cultura brasiliana è invece affidata ai linguaggi delle opere di affermati artisti. La tecnologia è rappresentata poi dalla metafora di un laboratorio in cui il visitatore, tramite contenuti interattivi, può rendersi edotto della ricerca e dell'evoluzione delle biotecnologie destinate alle coltivazioni. Un vasto auditorium e numerosi spazi commerciali ai vari livelli (shop, bar, ristorante) completano gli spazi a servizio della rappresentazione della biodiversità.


scheda progetto

luogo: Milano

cliente: Apex Brasil (ente promotore), Brazilian Architects Institute - Dept. of the Federal District IAB-DF (ente organizzatore), Commissario Generale: Mauricio Borges

progetto architettonico: Studio Arthur Casas

collaboratori: Alessandra Mattar, Alexandra Kayat, Eduardo Mikowski, Gabriel Raneri, Nara Telles, Pedro Ribeiro, Raul Cano

impresa di costruzione: Ing. E. Mantovani spa

progetto strutture: Sp Project - Paulo Freire e Miguel Brazao

tempi di progettazione: 2013-2014

tempi di realizzazione: 2014-2015

superficie costruita mq: 2.397 (lotto 4.133)

Curatori: Eduardo Biz e Rony Rodrigues Allestimento: Atelier Marko Brajovic, Carmela Rocha e Marko Brajovic (Direttori di progetto), André Romitelli e Milica Djordjevic (collaboratori) Partner italiani - progetto esecutivo: Stefano P. Pellin, Dario Pellizzari

scheda studio

Studio: Studio Arthur Casas

Indirizzo: Rua Itápolis, 818

Città: São Paulo

Telefono: 0055 11 21827500

Fax: 0055 11 36636540

e-mail: sp@arthurcasas.com

www: www.arthurcasas.com