Palestra Virgin Active Roma Casalanzio

Virgin Active Italia, la società del Gruppo Virgin attiva nel settore del fitness e benessere, ha inaugurato lo scorso 21 dicembre il nuovo centro fitness di Roma Casalanzio, nell'ambito di un progetto di riqualificazione di un'ampia superficie a nord della città. L'area interessata, di circa 23.000 m² è posta tra una zona residenziale del Consorzio di Viale Cortina d'Ampezzo e la Riserva Naturale dell'Insugherata e ha previsto, come ci spiega l' Ingegnere Nicola Loprete - Adyton Architettura Ingegneria, che ha seguito il progetto dalle prime fasi: "due differenti interventi: uno che riguarda il completamento funzionale dell'Istituto San Giuseppe Casalanzio e l'altro che ha previsto la realizzazione di un parcheggio interrato con un sovrastante parco privato ad uso pubblico.
Nell'ambito dell'edificio, che sviluppa circa 10.000 m², ci sono varie attività: un centro della Virgin Active che occupa circa 5500 m² e il resto dell'edificio è destinato al complesso della nuova scuola elementare e a strutture che si occuperanno di medicina dello sport. All'interno del nuovo edificio è situata anche la nuova conference room della scuola.
Sopra la copertura del nuovo edificio è stato inserito un campo da calcio sintetico "a otto", omologato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.
Il nuovo edificio è composto da tre livelli e complessivamente ha un valore di circa 20.000.000 €, sia per quanto riguarda l'edificio stesso, sia per quanto riguarda la parte impiantistica (che occupa circa 1800 m²) e per i 2000 m² destinati a parcheggio per i servizi offerti all'interno del complesso".

Entrando nel merito della progettazione degli interni, l'intero complesso è caratterizzato seguendo i principi di trasparenza e fruibilità: il centro si sviluppa su due piani con spazi a doppia altezza e grazie alle ampie vetrate, le diverse attività si compenetrano dando una visione completa del club e di tutte le attività svolte al suo interno, non precludendo nulla ai soci.
Gli spazi interni sono stati pensati e progettati dallo Studio Associato A Architetti di Catharin Noorda e Mauro Schiavon che, come racconta l'Architetto Noorda: "il nostro studio progetta centri fitness da diversi anni e con Virgin siamo riusciti a portare sul territorio italiano Club d'altissimo livello.
Il concept seguito è molto dinamico e come da richiesta del cliente, in continua modifica e in continuo sviluppo e questo pone un grande divertimento dal punto di vista progettuale. È un concept, un brief che viene anche proposto da Virgin ai propri clienti, che vengono spinti in uno spazio divertente e dinamico, in cui l'allenamento è parte di questo gioco.Questo per noi è molto importante e si riflette nella progettazione, sia dal punto di vista dell'accoglienza, che della lounge che è un luogo d'incontro oltre che di ristoro e lettura e della gym.
Tutti gli spazi sono progettati con una grande attenzione ai materiali, alle luci e alla creazione di atmosfere particolari e alle relazioni che intercorrono tra loro. I materiali soprattutto, sono il frutto di una grande ricerca tra il nostro tudio e le aziende fornitrici. Molti materiali sono stati creati su nostra richiesta e praticamente prodotti in esclusiva per questo specifico progetto.
Altro aspetto che abbiamo cercato di coordinare fin dall'inizio della progettazione e per tutto l'iter, è quello relativo alla parte impiantistica, perché Virgin richiede un ambiente qualitativamente elevatissimo, dai materiali alle luci, dai colori alla qualità dell'aria".

E proprio l'importanza di creare degli ambienti interni salubri e al massimo del comfort, ha richiesto una grande attenzione da parte dei progettisti dello Studio Tecnico Impianti per assecondare "un' azienda multinazionale che pone un grande interesse negli aspetti sia funzionali e climatici che energetici e rinnovabili - nelle parole dell' Ingegnere Sergio Giuseppini - Abbiamo utilizzato circa 12 unità di trattamento dell'aria per le diverse aree e una pompa di calore polivalente modello ERACS2-Q CA LN 3222 della famiglia INTEGRA di Climaveneta, per la produzione costante sia di acqua calda che acqua refrigerata, una delle quali è sempre di completo recupero, quindi di alta efficienza e classificabile come rinnovabile.
Tutto questo in completa applicazione di un decreto emanato dalla Comunità Europea nel 2009 e acquisito come legge nazionale nel 2011.
Tutti gli impianti sono supervisionati da un sistema digitale di controllo con l'applicazione di software energetici. Abbiamo quindi su tutte le aree, un controllo in diretta dell'ossigeno, perché uno dei parametri più importanti dal punto di vista energetico è proprio la quantità di aria esterna che, da un lato deve essere proporzionata alla necessità d'ossigeno richiesta dalle attività svolte all'interno e dall'altra, deve essere la minima possibile perché rappresenta oltre il 50% dell'energia da produrre.
Una delle più grandi criticità che abbiamo incontrato in questo progetto sta nel fatto che, essendo inserito in un parco, dovevamo nascondere tutti gli impianti e l'unico organo che ci è stato concesso di lasciare all'aperto è proprio la pompa di calore Climaveneta, per la grande quantità di aria necessaria per il suo funzionamento.
La Virgin Active ha voluto quindi mantenere standard di qualità molto elevati a partire proprio dai sistemi di produzione come per esempio la pompa di calore che a livello di investimento iniziale non è proprio economico ma che lo diventa poi, grazie a quello che effettivamente riesce a recuperare con il suo utilizzo".

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