Il team dello studio Nussmüller Architekten di Graz ha ricevuto nel 2020 il premio per l’architettura innovativa ICONIC Award grazie a uno dei suoi progetti preferiti: il Collegium Jacobinum. A Leoben in Austria, gli architetti hanno abilmente integrato una residenza per studenti di 3 piani nel complesso storico della Chiesa di San Giacomo (St. Jakob Kirche), creando uno spazio abitativo per 20 studenti dall’estetica elegante e raffinata, anche grazie al rivestimento per facciata in doghe Prefa.

Werner Nussmüller è noto per i suoi progetti non convenzionali e orientati al futuro. Tuttavia, nel caso della residenza per studenti Collegium Jacobinum ha presentato addirittura una soluzione che è andata oltre i desideri originali dei clienti. La vecchia canonica avrebbe dovuto essere rivitalizzata e convertita in una residenza di piccole dimensioni, per ospitare pochi studenti. Invece, nel corso di un anno, l’architetto è riuscito con tenacia e forza di persuasione a convincere il cliente, i membri del Dipartimento di urbanistica e i membri della Commissione della sovrintendenza ai monumenti delle sue idee, con un progetto molto più audace e suggestivo.

L’edificio, che è in parte eretto su pilastri, confina con la canonica esistente, segue il corso leggermente curvo della strada e sovrasta lo storico muro del cimitero, che è uscito indenne dalla fase costruttiva restando in gran parte intatto. Lo spazio sotto la parte aggettante dell’edificio permette il libero accesso alla chiesa, protegge la zona d’ingresso e funge da parcheggio per le biciclette.

La nuova costruzione, che accoglie sia le stanze dello studentato ma anche spazi polifunzionali pensati come punto di aggregazione culturale, porta nuova vita in questo luogo; è innovativa ma allo stesso tempo riesce a dialogare con il complesso storico. La struttura è realizzata in legno, materiale che coniuga la leggerezza e la duttilità per dar vita a forme architettoniche inusuali sorrette da un lato su pochi pilastri. Dal canto suo, il rivestimento in alluminio Prefa asseconda alla perfezione in movimento curvilineo delle grandi superfici di facciata, la cui forma segue l’andamento della strada.

In alcuni punti l’edificio poggia sui muri della vec­chia canonica ed è collegato, al piano terra, con la sala parrocchiale esistente. La sala e la nuova costru­zione formano una specie di muro abitabile che cinge tutt’intorno il tranquillo giardino della chiesa. La fac­ciata di alluminio, che si presenta su un lato convessa e sull’altro concava, doveva esser in grado di assorbire le differenti dilatazioni di superficie e di materiale. Con doghe di lunghezze diverse si è ottenuta una texture espressiva e originale, con le fughe distribuite in modo irregolare sull’intera facciata, che risaltano la forma ad arco del corpo dell’e­dificio. Allo stesso tempo, le doghe montate a scorri­mento sono in grado di resistere alla dilatazione che si verifica sull’arco della facciata. Anche sulle facciate laterali, gli elementi di allu­minio risultano funzionali e ricchi di fascino, realizzando così un involucro coerente e dalle superfici omogenee. I colori della facciata Prefa, che - a seconda delle condizioni climatiche - brillano nelle tonalità dall’oro, al bronzo al caldo marrone, sono stati per gli architetti la soluzione perfetta, poiché riprendono i colori dell’antico muro della chiesa e con­tribuiscono a integrare il nuovo edificio all’interno di questo complesso storico.

Il piano terra è stato realizzato in cemento armato; i piani superiori sono invece interamente in legno. “È possibile gestire esperimenti di questo tipo solo con carpentieri di grande esperienza e coraggio”, dichiara con convinzione Werner Nussmüller. Uno di questi carpentieri è Helmut Legenstein, capocantiere dell’azienda Spitzer Dach. L'esperto e creativo lattoniere ha accompagnato la costruzione della facciata Prefa dalla progettazione fino alla realizzazione. In colla­borazione con gli architetti dello studio Nussmüller ha curato la posa della facciata in doghe, elaborando lo schema di posa e calcolando con precisione le fughe necessarie alla realizzazione della facciata. “È stato importante lavorare da pari a pari” ci spiega. “Ci siamo subito capiti dal punto di vista della lavorazione artigianale”.

Per accentuare la forma raffinata della struttura con un sistema di fughe equilibrato, sono state utilizzate le Doghe per facciata Prefa color bronzo di diverse lunghezze a tre altezze, fissate a scom­parsa su apposite guide di supporto. È stato poi neces­sario realizzare l’ampiezza delle fughe in base alla potenziale dilatazione longitudinale. “Oltre al know how tecnico”, ci racconta Legenstein, “ho sviluppato un buon intuito per il materiale e la sua vivacità”. Per questo le distanze tra i pannelli sulla facciata dello stu­dentato a Leoben sono perfette. Il lattoniere sapeva bene che il materiale si sarebbe adattato alla perfezione alla leggera curvatura che caratterizza ogni elemento. “La cosa interessante è quando dal nostro lavoro nasce qualcosa che ancora non esiste”, riflette ad alta voce. E questo sarebbe anche il motivo che lo avrebbe spinto a lavorare al progetto di Leoben.

Scheda progetto
Paese: Austria
Progetto, luogo: studentato, Leoben
Categoria: nuova costruzione
Architetti: Nussmüller Architekten
Installatori: Spitzer Dach
Rivestimento Facciata: doga PREFA
Colore facciata: bronzo