Premiati i vincitori del concorso Grand Prix 2010-2012

Una scenografia d'eccezione ha accompagnato la cerimonia d'onore del Grand Prix 2010-2012,  il concorso organizzato dall'azienda Casalgrande Padana per celebrare i migliori progetti d'architettura che hanno previsto l'utilizzo di rivestimenti in ceramica.
L'area di cantiere di CityLife ha visto la partecipazione di oltre 500 persone tra cui alcuni autorevoli esponenti della cultura architettonica internazionale, della critica e dell'università.
"Oltre vent'anni di storia, nove edizioni, più di millecinquecento progetti provenienti dai cinque continenti - ha sottolineato il presidente di Casalgrande Padana, Franco Manfredini - danno l'idea dell'importanza raggiunta da questo concorso d'architettura. Un osservatorio privilegiato sull'evoluzione in atto nell'utilizzo della ceramica e, più in generale, sullo sviluppo della ricerca progettuale e costruttiva dell'intero settore. Nato nel 1990, Grand Prix di Casalgrande Padana ha sempre inteso sviluppare e rendere più ravvicinato ed efficace il rapporto tra chi produce e chi applica, tra produttore e progettista, in modo da innescare un circolo virtuoso capace di generare prodotti e progetti fortemente orientati all'innovazione tecnologica e alla qualità architettonica".

Sono stati oltre 250 i progettisti provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato al concorso, presentando realizzazioni di altissimo livello qualitativo e nei quali i rivestimenti ceramici hanno avuto un ruolo fondamentale. Tutti i progetti sono stati vagliati da una giuria internazionale, presieduta dal presidente Franco Manfredini.
Questi i vincitori e i menzionati nelle diverse categorie:

Categoria centri commerciali

• 1° premio - Studio Arhis, Arnis Kleinbergs. "Sky" Shopping centre, Riga, Lettonia
• 2° premio - centri commerciali: Design International&Corvino+Multari. Shopping Centre "La Cartiera", Pompei, Napoli
• 3° premio - Graziano Facchini, CST srl-Gruppo FINIM. Shopping Centre "Città dei Templi", Agrigento

Categoria edilizia residenziale

• 1° premio - Javier Artadi - Artadi Arquitectos Las Palmeras House, Lima (PE)
• 2° premio - Justin Quinlan - The Quinlan Group Piccoli Residence, Griffith (AUS)
• 3° premio - Louis Phillips - Louis Phillips Architects and Associates menzione d'onore - Alain Demarquette Private House, Merignies (F) | Private House, Cambrai (F)

Categoria edilizia pubblica e dei servizi, edilizia industriale

• 1° premio - Andrea Mambriani, Laura Barbieri Cedacri Group Headquarter, Collecchio, Parma
• 2° premio - Massimiliano e Doriana Fuksas - Studio Fuksas School Georges-Frêche, Montpellier (F)
• 3° premio - Thomas Bamberg - Architetto BDA Bamberg Architektur Church Sunnenbühl (D)
• menzione d'onore - Valeriya Shubina - OOO OMA-9 "Theological Seminary", Kolomna (RUS)
• menzione d'onore - Czech_Dulin´ ski_Wróbel Agencja Projektowa „Architektura" sp. zo.o. Airport Jasionka, Rzeszow (PL)
• menzione d'onore - Eik Kammerl - Kammerl+Kollegen NewMetro Station, Aschaffenburg (D)

Categoria rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne

• 1° premio - Studio di Architettura Anselmi & Associati, San Pio da Pietrelcina church compound, Roma
• 2° premio - Alessandro Traldi - Atelier Traldi School Complex, Massalengo, Lodi
• 3° premio - Architetto Silvio D'Ascia & ATI Servizi Integrati - IDI "La Porta Del Parco", Bagnoli, Napoli
• menzione d'onore - 5+1AA  Alfonso Femia, Gianluca Peluffo "Ex Metalmetron", Savona

Categoria piscine

• 1° premio - piscine: Marco Ciarlo & Fabio Fabiano Swimming Pool, Savona
• menzione d'onore - Jean-Luc Roussel - Atelier 3A Swimming Pool, Leffrinckoucke (F)
• menzione d'onore - Alain Sarfati S. Area Alain Sarfati Architecture "Centre Aqua-Ludique", Arras (F)

Dopo la premiazione si è svolta la lectio magistralis dell'architetto Daniel Libeskind che, attraverso una selezione di opere significative - dal Museo Ebraico di Berlino al masterplan per l'area del World Trade Center di New York - ha voluto presentare i caratteri distintivi del suo lavoro; il suo approccio personale alle varie scale del progetto, dall'oggetto di design al manufatto architettonico, dalla pianificazione dell'intervento alla dimensione urbana.
Focalizzando la propria esposizione sul progetto elaborato per CityLife, Libeskind ha sottolineato il suo rapporto speciale con Milano, città dove ha vissuto e dove tutt'ora è operativa una sede del suo studio, e nei confronti della quale ha dichiarato di provare gli stessi sentimenti profondi che da sempre lo legano intimamente a New York.