Premio Italiano di Architettura
Civico Civico, Margherita Manfra (orizzontale), foto di Giulio Marzullo

È Maria Giuseppina Grasso Cannizzo la vincitrice del Premio per il miglior edificio realizzato negli ultimi tre anni, come comunicato in occasione della premiazione della seconda edizione del Premio Italiano di Architettura promosso da Triennale e da MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo con il sostegno del Ministero della Cultura.

Il progetto LCM 2018 / Casa-Asilo di Mazzarone, nei dintorni di Catania, ha visto l'originale trasformazione dell'edificio da asilo in abitazione. Questa, la motivazione della giuria a proposito della premiazione : "Un valore di esemplarità  civica e professionale per la capacità  di intuire le qualità  di un edificio anonimo simile alle tante porzioni di edilizia diffusa nel territorio italiano, reinterpretandole in una sapiente orchestrazione di interventi, puntuali, discreti, non appariscenti. Un progetto che restituisce alla vita della comunità un senso del tempo e di pluralità. Un lavoro che invita a riflettere sulla responsabilità dell’atto del costruire nella realtà di ogni giorno".

La giuria del premio è composta da Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano; Lorenza Baroncelli, Direttore artistico di Triennale Milano; Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI; Giuseppe Ciorra, Senior curator di MAXXI Architettura; Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; Fulvio Irace, architetto e storico dell’architettura; Francesca Torzo, architetto, vincitrice della prima edizione del Premio italiano di Architettura; Cino Zucchi, architetto, menzione d’onore della prima edizione del Premio italiano di Architettura; Anna Ramos, Direttrice della Fondazione Mies van der Rohe; Francis K r , architetto, progettista dell’allestimento della 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano; Lucy Styles, vincitrice dell’ottava edizione di YAP Rome at MAXXI 2020.

• Menzione d'onore
Onesitestudio, Mapei Football Center
Costruito nel 2019 a Sassuolo, nei dintorni di Modena, ha ottenuto la menzione d'onore il centro sportivo Mapei Football Center con il progetto firmato da Onesitestudio; la giuria ha evidenziato come "il nuovo Mapei Football Center, edificio agrimensore, snello e preciso a bordo dei campi da gioco, mette in luce il ruolo culturale dell’atto di insediamento in un contesto antropico, raccogliendo una tradizione di misura del territorio agricolo che reinterpreta alla luce di un decoro moderno cui attribuisce il bisogno di una comunità di festeggiare e rappresentarsi".

Premio T Young Claudio De Albertis
Stefania Della Rocca (cofondatrice di BDR Bureaucon Alberto Bottero), Scuola Enrico Fermi, foto di Simone Bossi
Il progetto per la Scuola Enrico Fermi, firmato da Stefania Della Rocca, ha ottenuto il premio che prevede, per la progettista, 12mila euro da utilizzare per progetti e formazione. Il progetto è stato selezionato dalla giuria "per la capacità di integrare positivamente le nuove istanze didattiche all’interno della ricerca architettonica. Il progetto si confronta in modo incisivo con la struttura esistente, declinando elegantemente una gamma tonale materica mutevole. L’architettura, attraverso il suo esito compositivo, suggerisce l’importanza dello spazio scolastico nelle dinamiche attuali, offre un’interpretazione utile a costruire nuovi riferimenti sullo spazio di formazione".

• Menzione d'onore
Margherita Manfra (Orizzontale), Civico Civico, foto di Gianluca Fiusco, Emanuele Piccardo, Giulio Marzullo, Musacchio Ianniello
Nello stesso contesto è stata assegnata anche la menzione d'onore, a Margherita Manfra, per il progetto di riqualificazione di un immobile confiscato a Cosa Nostra e su cui è stato sviluppato il workshop 'Laboratorio Umano di Rigenerazione Territoriale'.

I finalisti:
Teke Architects Office, Modular Unit MU 50, foto di Altkat Architectural Photography

Binocle, La galleria Massimo De Carlo dentro casa Corbellini-Wassermann, foto di Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti

ZAA Zamboni Associati Architettura, Chiostri di San Pietro, Foto di Alessandra Chemollo, Kai-Uwe Schulte Bunert

Onesitestudio, Pirelli Learning Center

Per concludere, il Premio Italiano di Architettura comprende anche il Premio alla carriera, conferito in questa edizione a Paolo Portoghesi, approvato all'unanimità dalla giuria "per il suo ruolo centrale nella definizione e valorizzazione della cultura architettonica italiana attraverso la sua attività sia teorica sia progettuale. Portoghesi ha contribuito alla affermazione in Italia del pensiero postmoderno applicato al progetto con grande acume critico, memorabile la sua curatela della Mostra Internazionale di Architettura del 1980 della Biennale di Venezia, per poi arrivare a concentrarsi in anni più recenti sulla geoarchitettura, un concetto di architettura rispettoso dell'uomo, della natura, della sostenibilità e in grado di confrontarsi con la cultura, la storia e il territorio".