residenze plurifamiliari – Selvazzano (DP). L’edificio, a prevalente destinazione residenziale, è definito in pianta da un settore di corona circolare, che racchiude da un lato lo spazio della piazza.

Il progetto dell'edificio è il risultato oltre che del suo impianto, così come previsto dal Piano Particolareggiato, anche delle norme e dei Regolamenti Comunali Vigenti, con tutte le loro estensioni e interpretazioni. Tale contesto progettuale, planivolumetrico e normativo, diventa limite e allo stesso tempo materiale di lavoro per lo sviluppo di una residenza di "qualità", intesa principalmente come "qualità dell'abitare". Questo obiettivo è stato perseguito tentando di applicare in modo pragmatico, alcuni elementi essenziali ma al tempo stesso semplici di "bioarchitettura". Per approccio pragmatico si intende l'introduzione senza nessuna ortodossia di pensiero, di criteri progettuali, architettonici e costruttivi semplici, in grado di garantire una buona vivibilità degli alloggi sia per le loro caratteristiche intrinseche che per le loro caratteristiche estrinseche, questo, lavorando principalmente nel rapporto tra interno ed esterno, in termini di ambiente costruito (sistema piazza) e in termini di agenti climatici legati all'orientamento, soleggiamento, ventilazione ecc. (sistema facciata). Il primo obiettivo è stato quello di far sì che l'aspetto formale dell'edificio, non fosse il risultato di scelte e/o precise volontà estetiche a priori, ma il risultato di un'attenta somma di elementi architettonici e materiali, in grado di creare una sorta di doppia facciata, tipica di questo tipo di architettura. La parte più esterna, pensata per governare con dei brise-soleil di materiale metallico, l'irraggiamento solare nella parte alta delle logge e con un sistema di doghe in legno orizzontali la parte bassa dei parapetti. Questo sistema è stato integrato staticamente da un'esile struttura metallica in grado di offrire la base anche per l'inserimento di un sistema verde di facciata a integrazione delle alberature poste sulla piazza. Agendo così da filtro bioclimatico di facciata e consentendo di porre la vera parete di separazione tra interno ed esterno più internamente, a distanze variabili a seconda delle tipologie degli appartamenti. La parete più interna grazie all'adeguato sistema di protezione si potrà realizzare così con materiali lignei per esterni e con delle grandi aperture vetrate in tutta altezza. Gli ambienti interni potranno perciò beneficiare del rapporto con le qualità ambientali esterne grazie ad un'adeguata mediazione e nel contempo questo consente di portare molto in profondità la luce naturale in un edificio di per sè piuttosto profondo dovuto al planivolumetrico imposto. Approfondendo alcuni aspetti del metodo progettuale usato, va evidenziato come l'introduzione di alcuni elementi di "bioarchitettura", non significa solo l'uso di materiali come il legno, le grandi vetrate, i sistemi di filtro solare permanenti, ma anche come una serie di scelte legate alla percezione dello spazio, alla vivibilità dell'edificio stesso e in particolare alla percezione urbana dei suoi due prospetti principali.
Il piano terra, a vocazione commerciale, è stato pensato per offrire una minima dotazione di servizi al futuro sviluppo della zona. Per mezzo del porticato lungo la piazza e grazie alle quattro penetrazioni verso il retrostante parcheggio in prossimità dei vani scala, questo si configura anche come un'estensione coperta della piazza stessa, mantenendo comunque un carattere da fronte urbano.



Scheda studio

Nome: Gruppo FON Architetti

Associati: arch. Nicola Salviato, arch. Oscar Scomparin, arch. Ezio Pavoni, arch. Paolo Dabalà

Indirizzo: Via Ospedale 9

Città: 34174 Mestre (Venezia)

Telefono: +39-041-940434

Fax: +39-041-972446

E-mail: info@gruppofonarchitetti.it

Web: www.gruppofonarchitetti.it

biografia e cv FON Architetti

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biografia_cv.pdf

Scheda progetto

luogo: Selvazzano (PD)

cliente: EstCapital Group

progetto architettonico: Gruppo FON Architetti

progetto paesaggistico: dott. Camilla Zanarotti

impresa di costruzione: Gruppo Maltauro