"Quando uscirà questo numero di "Progettazione sismica" saranno passati poco più di sette mesi dal terremoto che ha sconvolto L'Aquila e i Comuni del cratere. Quel giorno 300 persone sono morte uccise dai crolli degli edifici che abitavano, migliaia sono state ferite, decine di migliaia hanno condiviso un dramma che resterà nel cuore, nella mente, nella memoria come un incubo incancellabile.
A poche ore dal sisma, tutta la Protezione Civile si è riversata in Abruzzo, per collaborare ai soccorsi. È iniziata una lotta contro il tempo che ancora prosegue, nell' inseguirsi di fasi sempre uguali che ad ogni catastrofe si ripetono senza mai diventare consuetudine, ma trovano nel tempo che passa troppo in fretta il fattore comune.
Come si fa a sconfiggere il tempo, a moltiplicarlo, ad allungare le giornate e le ore a disposizione, senza disporre dei poteri biblici e della grazia necessaria a fermare il sole?
La Protezione Civile, in anni di esperienze sul campo di ogni tragedia, ogni catastrofe, ha trovato un modo, una forma di moltiplicazione del tempo, che consiste nello spalmarlo in linee affiancate, parallele, concomitanti, quasi si trattasse di mondi paralleli che segnano la stessa ora, che procedono insieme invece che in successione, come sempre succede."
