Scuole materne, scuole primarie e secondarie, scuole professionali, istituti tecnici e Università: cresce esponenzialmente la richiesta di sistemi di pavimentazione specifici e adatti a questo settore, tanto che IPM Italia è stata coinvolta di recente su numerosi cantieri dislocati su tutto il territorio nazionale. Circa 20.000 metri quadri complessivi di pavimentazioni in resina prodotta e posata nell’ambito dell’edilizia scolastica tra aule, corridoi, mense, spazi indoor e outdoor.

Vantaggio nel rapporto qualità-prezzo e praticità le ragioni di questa scelta. Ma sono molte altre le caratteristiche che rendono questo materiale perfetto per l’uso in questo ambito: su tutte la sua resistenza meccanica e chimica. “Cosa si intende per resistenza della resina e relativa classificazione è stabilito dalla norma UNI EN ISO 10874. È questa norma che definisce aree e intensità di utilizzo e fornisce istruzioni per la scelta della classe appropriata di pavimento: le classi sono a loro volta associate a valori numerici che identificano il grado di resistenza del pavimento. Più è alto il valore, più è alta la resistenza. Per il settore scolastico, ambiente fortemente sollecitato da passaggi intensivi e frequenti, non si dovrebbe mai scendere al di sotto della classe 34 commerciale che corrisponde, per l’appunto, a intensità di utilizzo molto pesante - aree ad utilizzo intenso” dichiara Andrea Penati, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico di IPM Italia, che prosegue “i sistemi IPM Italia garantiscono massima resistenza e appartenenza alla classe corretta di riferimento per l’edilizia scolastica”.

Sono tante e differenti le domande di chi deve decidere se affidarsi a un sistema di pavimentazione in resina, per questo cerchiamo di fare chiarezza con Andrea Penati, Amministratore Delegato dell’azienda che da quarant’anni si occupa del settore dei pavimenti in resina: “Uno degli aspetti chiave nella scelta di questo materiale che sottolineiamo di continuo è che, oltre a essere resistente, la resina è sicura. Se opportunamente formulata la resina è un materiale antisdrucciolo, atossico e non infiammabile. Inoltre, è sicura perché permette una pulizia e igienizzazione semplice e veloce: rispetto a una pavimentazione a piastrelle è una pavimentazione continua e senza fughe. Vuol dire che non accumula polvere e sporcizia, risultando facilmente lavabile con acqua e detergente. Inoltre, se additivata con una tecnologia specifica come IPM Sanix che è sviluppata dai laboratori interni IPM Italia, la resina si preserva dalla proliferazione batterica fino al 99%, risultando decontaminabile”.

Oltre a essere igienica, la resina è un materiale inerte: una volta posata e catalizzata è atossica e non rilascia sostanze nocive nell’ambiente, garantendo un ambiente salubre e un’aria indoor priva di sostanze nocive. Importante, anche qui, il ruolo della formulazione, della scelta delle materie prime, di progettazione e posa a regola d’arte: solo così è possibile garantire queste caratteristiche.
I pavimenti in resina negli edifici scolastici devono essere rigorosamente antisdrucciolo, come richiesto dalla normativa italiana. Per essere considerata tale, la pavimentazione deve essere sottoposta a test. Secondo la normativa tedesca DIN 51130 che esprime la scivolosità in funzione dell’angolo di scivolamento e individua gli intervalli 'R' per ciascuna destinazione d’uso della pavimentazione, più è alto il rischio di scivolamento maggiore deve essere la classe 'R' di appartenenza del pavimento, per limitare al massimo i danni accidentali derivanti da eccessiva scivolosità. Tutti i nostri sistemi sono antisdrucciolo e dotati di certificazione”, prosegue Penati.

Anche la sicurezza relativa al comportamento al fuoco è un aspetto importante: la resina è un materiale non infiammabile. Anche qui, la norma EN 13501-1 fornisce la procedura di classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco di tutti i prodotti da costruzione, compresi i pavimenti in resina. Secondo il DM del 15 marzo 2005 (con le modifiche introdotte con il DM del 16 febbraio 2009) i pavimenti ritenuti idonei ad essere installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzioni incendi, come gli edifici scolastici, sono quelli classificati tra la Classe A1fL e le Classi Bfl-s1 o Cfl-s1: queste sono le uniche classi accettate e ritenute adatte per pavimentare tutti i luoghi adibiti all'insegnamento. Tutti i sistemi IPM Italia rientrano in queste classi di reazione al fuoco.

Non ultimo, la resina è resiliente: ha cioè un certo grado di flessibilità che permette un’azione ammortizzante quando si cammina e un impatto più naturale sul corpo e sulla colonna vertebrale rispetto ai pavimenti duri. Inoltre, si adatta esteticamente agli ambienti in cui viene posata: colori e finiture integrate nel design dell’edificio rendono il pavimento un elemento visivo gradevole, piacevole, coerente e in quanto tale favorevole all’apprendimento. Così come la capacità di fonoassorbenza del materiale: l’isolamento acustico è reso possibile attraverso sistemi modulari che assorbono l'impatto del suono, garantendo il comfort acustico e un minore rumore di calpestio. Se la manutenzione ordinaria viene rispettata correttamente, un pavimento in resina può durare decenni, senza richiedere riparazioni e senza perdere il suo appeal estetico.

Sul fronte innovazione IPM Italia, attiva da quarant’anni nel settore, prosegue senza sosta gli investimenti in ambito Ricerca e Sviluppo per implementare la gamma di soluzioni e sistemi con performance elevate, lungo ciclo di vita e rapidità di posa ma anche di prodotti sempre più all’avanguardia, che includono l'uso di materiali eco-compatibili. Investimento su processi di miglioramento funzionali allo sviluppo, ma sempre nell’ottica della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, comprovata dall’essere soci del Green Building Council che promuove la cultura dell'edilizia sostenibile.
I pavimenti tecnici in resina IPM Italia sono tutti privi di solventi tossici, metalli pesanti, emissione di VOC nocivi: garantiscono così la salubrità dell’ambiente e anche un’attenzione al tema dell’edilizia sostenibile. “Riassumendo, possiamo dire che i vantaggi della resina vanno ben oltre l’essere un materiale pratico e con un ottimo compromesso tra alte prestazioni e rapporto qualità-prezzo. Pur non essendo tutte uguali, se opportunamente formulate con materiali di prima qualità e correttamente prodotta e posata garantiscono standard igienici e di sicurezza elevatissimi”, conclude Andrea Penati.