@Giacomo Albo

Sono iniziati nel mese di agosto 2022 i lavori di smantellamento dei teli e dei ponteggi che hanno coperto Torre Velasca negli ultimi 18 mesi per consentire un delicato e complesso lavoro di restauro. La Torre Velasca opera dei BBPR, fino dalla sua edificazione dal 1956 al 1958, simbolo di Milano e della ripresa post-bellica, costituisce un'icona da sempre parte integrante del panorama architettonico milanese.
Lo studio Asti Architetti si è occupato del progetto di ristrutturazione e di rigenerazione della facciata nel rispetto dell’edificio originario, con la collaborazione dello studio CEAS per i lavori di risanamento delle facciate - in stretto coordinamento con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano - mentre Hines, in qualità di development manager e investitore del fondo HEVF Milan 1 gestito da Prelios SGR spa, ha coordinato tutti gli attori coinvolti e supportato l’opera durante tutte le fasi del delicato processo.
“La mia storia professionale sostanzialmente si sviluppa proprio sull’esistente, nel contesto estremamente stratificato della città storica: il mio lavoro prende l’avvio sempre da una preesistenza. In questo caso la preesistenza è l’espressione dell’essenza stessa della rinascita Architettonica (e non solo) della Milano del dopoguerra, una responsabilità importante che mi riempie di orgoglio e di stimolo a restituire a Milano il suo gioiello riportandolo agli antichi fasti” ha affermato Paolo Asti.

A fine settembre terminerà lo smontaggio del ponteggio su tutti i lati della Torre, mentre continueranno i lavori al suo interno, sempre su progetto dello studio Asti, che si concluderanno entro il 2023.
“Il progetto è caratterizzato dalla considerazione dell’'immagine d’insieme' della Velasca, nell’intento di identificare le funzioni ricercate della committenza, riservando una particolare attenzione alla definizione del complesso edilizio, alle tipologie e ai caratteri architettonici delle unità interne di uffici e abitazioni. Questi diversi aspetti erano già stati studiati dai BBPR e messi a punto in tutti i dettagli, in connessione fra loro. Ogni unità è diversa dalle altre, sia negli uffici, sia nelle residenze, sia nelle unità commerciali ai piani base, rispecchiando la varietà compositiva delle facciate, lo studio degli interni, la distribuzione, il rapporto tra interno ed esterno, gli arredi fissi, i materiali di finitura e i colori” ha precisato Asti.

@Giacomo Albo

Asti Architetti infatti si è proposto come obiettivo di far propria la “sensibilità spaziale” che era alla base del progetto originario dei BBPR. Dal 1958, la Torre Velasca non era mai stata oggetto di opere di risanamento, manutenzione e riqualificazione. Gli agenti atmosferici degli ultimi 70 anni hanno tuttavia profondamente deteriorato la facciata dell’edificio che ormai aveva perso i colori originari, caratterizzati da tonalità cangianti in grado di variare a seconda della luce nelle diverse ore del giorno. Per riuscire a restituire la tonalità autentica che dominava lo skyline milanese alla fine degli anni ‘50, il team di lavoro ha condotto analisi scientifiche materiche sull’intonaco, studi sul campo, ricerche storiche documentali e recuperato testimonianze per ripristinare tutti gli elementi che costituiscono la facciata. L’intonaco individuato è stato successivamente studiato con Mapei al fine di creare un legante ad hoc, che prende proprio il nome di legante Velasca, in grado di restituire quel particolare colore “rosa-grigio” finale atteso.

Il lavoro di restauro delle facciate, tuttavia non è stato unicamente di natura estetica e architettonica, ma ha interessato anche il consolidamento strutturale. Grazie a queste efficienti sinergie - e al supporto dell’arch. Belgiojoso, che ha concesso l’accesso agli archivi originali dei progetti della torre - la Velasca dunque sta per essere restituita alla città di Milano nel rispetto delle caratteristiche originarie, rinnovando alcune funzionalità in ottica di sostenibilità, di sicurezza e di vivibilità degli spazi.

Scheda progetto
Progetto architettonico: Asti Architetti
Proprietà e sviluppatore: Hines Italy
Progetto consolidamento facciate: CEAS
Progettazione impiantistica generale: ESA Engineering
General Contractor: Ars Aedificandi spa
Restauro facciate: Gasparoli srl
Legante Velasca: Mapei spa
Ponteggi: Gruppo Di Falco srl