Nel mese di febbraio Rubner Objektbau, general contractor del Gruppo Rubner, ha consegnato le chiavi ufficiali del Cluster “Bio-Mediterraneo ai primi Paesi, Montenegro e Malta, che possono quindi lavorare al proprio allestimento all’interno dei padiglioni dedicati. In particolare, il Cluster del Bio-Mediterraneo raggruppa le nazioni che si affacciano sul mare Nostrum: Albania, Algeria, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Serbia, Malta, Montenegro, Tunisia e San Marino.
I padiglioni Cluster, tra gli elementi più caratteristici di Expo Milano 2015, sono spazi espositivi che raggruppano oltre 70 Paesi attorno a un unico tema condiviso attraverso un singolo progetto architettonico. In base al progetto di base, il Gruppo Rubner ha avuto la possibilità di costruire i 43 edifici che vanno a comporre i Cluster dedicati a Bio-Mediterraneo, Isole, Zone Aride e a Cereali e Tuberi.
rubner cluster expo 2015In soli 2 mesi le strutture in legno sono state montate, grazie alla stretta collaborazione di due aziende del Gruppo: Rubner Objektbau e Rubner Holzbau, specializzata in grandi opere in legno. Ogni spazio è stato costruito in modo personalizzato e caratterizzato da tratti distintivi tipici delle zone del mondo che rappresentano e da un’area comune dalle molteplici funzioni.

Oltre allo spazio Bio-Mediterraneo, dunque, Rubner è coinvolta nelle seguenti altre strutture: il Cluster “Alimentazione e Nutrizione nelle Zone Aride, dedicato a quei Paesi che affrontano i problemi della desertificazione e del clima arido (tra i Paesi che rientrano in quest’area, l’Eritrea, i territori Palestinesi, la Mauritania e il Senegal); il Cluster dedicato a “Isole, Mare e Cibo, che raggrupperà tutti i piccoli Paesi che occupano isole o arcipelaghi accomunati da ecosistemi legati all’Oceano e da una dieta basata sullo sfruttamento sostenibile delle risorse marine (come Capo Verde, Maldive, Isole Comore e i Paesi caraibici); il Cluster dei “Cereali e Tuberi, rappresentazione di una valle dedicata a un itinerario tra i cereali e i tuberi del mondo (Bolivia, Haiti, Mozambico, Togo, Congo e Zimbabwe saranno alcuni dei Paesi che racconteranno la propria economia agricola).