©Alberto Franceschi

Alle porte di un borgo della Valdinievole, nel cuore della Toscana, poco distante da un castello medievale, sorge un’abitazione che si discosta dall’architettura ordinaria della zona per più d’un aspetto: la forma del tetto, una copertura piana per offrire un ulteriore spazio di vita corredato di una prospettiva privilegiata, e la scelta stessa del legno come materiale di costruzione per andare incontro ai desideri della committenza fortemente orientata verso un’architettura in armonia con la natura da mantenere senza impattare sull’ambiente, con un comportamento responsabile e rispettoso.

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Realizzato da Rubner Haus su progetto dell’architetto Fortunato Fognani, l’edificio si sviluppa su tre piani, il primo dei quali, all’altezza della viabilità, è una parte residenziale dell’unità immobiliare che comunica con quella al piano superiore attraverso una porta. A questo livello si trovano anche il garage e i locali tecnici. Per accedere al primo piano si percorre una piccola rampa-panoramica esterna che conduce al portoncino d’ingresso, sul lato est.
La disposizione degli ambienti è stata studiata per accogliere il più possibile la luce solare soprattutto del mattino e lo splendido panorama delle colline, ma anche per rispondere ai principi del Feng Shui, antica disciplina che si basa sulla filosofia cinese secondo cui eventi ed elementi naturali sono in relazione con l’energia vitale, il Qi: non solo la posizione delle stanze ma anche dell’arredamento, nonché i colori e i materiali utilizzati, incidono sul nostro benessere.

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Due i bagni, uno tra le stanze dei ragazzi e l’altro collegato alla camera padronale. I grandi spazi del soggiorno e della sala da pranzo danno sulle rispettive logge, tra le quali s’incunea una pergola che protegge dallo sguardo delle case circostanti e contribuisce alla compattezza della casa, oltre ad assicurare una zona molto piacevole da vivere anche in autunno inoltrato. La riservatezza degli ambienti interni come degli esterni era tra le richieste principali della committenza: fatta eccezione per la sala e il soggiorno - dove, comunque, data la disposizione a ferro di cavallo, lo sguardo si interrompe tra gli spazi conservando l’agognata privacy - gli altri ambienti consentono ai quattro membri della famiglia di isolarsi per dedicarsi ognuno alle proprie attività.
Spazio amatissimo è la luminosa mansarda a cui si arriva per una scala a chiocciola fabbricata da artisti falegnami già collaboratori di Rubner Haus. Si tratta di un’area eclettica capace di trasformarsi in dépendance per gli ospiti quando non funge da ambiente ludico per i ragazzi. La luce straordinaria di questa zona illumina e riscalda naturalmente l’ambiente grazie alle grandi finestre - che aprono la parete svelando i colori della natura - e alle vetrate del soffitto sulle quali il cielo appare come un affresco che cambia di ora in ora. Una vera e propria serra solare che raccoglie il calore e lo restituisce agli ambienti dell’intero edificio durante tutto l’anno.

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Il tetto piano, poi, offre innumerevoli vantaggi: più spazio da vivere, una prospettiva più ampia sul territorio circostante, la collocazione ideale per pannelli solari e fotovoltaici in modo da ottimizzare l’efficienza energetica della casa. La struttura di copertura è costituita da un solaio in pannelli di legno con più strati di impermeabilizzazione e coibentazione, e il manto di copertura sopraelevato ha una leggera pendenza che permette di far defluire l’acqua e preservare dalle alte o basse temperature. Le finestre dominano anche il primo piano e conducono all’esterno, in un fluire continuo di sguardo e colore, dove si trova anche la piscina lunga 14 m e dove la famiglia trascorre la maggior parte del tempo in primavera e in estate.

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Il calore è uno degli aspetti predominanti della casa: sempre equilibrato, sempre stabile senza bisogno di riscaldare per la maggior parte dell’inverno. "È difficile che la temperatura scenda sotto i 20 °C a riscaldamento spento", chiarisce la proprietaria, "che invece accendo per qualche ora solo in certi giorni di dicembre e gennaio. Si cammina a piedi scalzi tutto l’anno, cosa impossibile se non fossimo circondati dal legno".