Gli interventi di rinforzo strutturale su manufatti storici uniscono alle complessità intrinseche del manufatto quelle derivanti dalla necessità di individuare soluzioni in grado di soddisfare i requisiti individuati in fasi di progetto allo stesso tempo poco invasive e totalmente compatibili con i materiali originali. A questo quadro generale appartiene l’intervento che ha interessato la chiesa di San Sebastiano a Troina, in provincia di Enna, eseguito con le soluzioni per il rinforzo strutturale Ruregold a base di materiali compositi FRCM. I sistemi Ruregold sono stati scelti dai progettisti, ing. Andrea Pettinato, arch. Alessia Pettinato, ing. Antonino Virgillito, in accordo con l’impresa CO.GE.T. srl.
La chiesa di San Sebastiano venne edificata nella prima metà del Settecento nella parte alta della cittadina siciliana. La chiesa venne costruita su un’unica navata, con un’abside su cui trovano posto l’altare e l’ambone. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio subì ingenti danni a seguito dei bombardamenti e venne perciò totalmente demolito e ricostruito dopo varie vicissitudini nel 1948, adottando uno stile architettonico originato dall’esperienza delle maestranze locali in cui il prospetto principale, anticamente con intonaco chiaro, dopo i lavori di ricostruzione venne sostituito con pietra arenaria squadrata a faccia vista. Dopo diversi anni di trascuratezza la chiesa necessitava di importanti interventi di restauro e consolidamento, che hanno riguardato principalmente il consolidamento della volta, il recupero funzionale della copertura e del campanile, il risanamento dall’umidità e la ricostruzione della parte basamentale dell’edificio, il rifacimento dei prospetti e degli intonaci, nonché una serie di interventi, sia esterni che interni, volti al miglioramento complessivo dell’edificio.
Per questo tipo di applicazioni Ruregold propone un ampio ventaglio di sistemi di rinforzo delle strutture in calcestruzzo e muratura basati sugli FRCM (Fiber Reinforced Cementitious Matrix), costituiti da fibre lunghe in PBO e carbonio a elevata resistenza a trazione non soggette a corrosione annegate in una speciale matrice inorganica capace di garantirne l’aderenza con il supporto. Nel caso in questione, in particolare, per il rinforzo estradossale della volta e il rinforzo dei pilastri in muratura del campanile la scelta è caduta su una soluzione composta da PBO-Mesh 22/22, rete bidirezionale da 44 g/m2 per 100 cm di altezza in fibra di PBO, distribuiti in modo equivalente in trama e ordito, e MX-PBO Muratura, matrice inorganica fibrata a base cementizia ideale per consentire l’ottimale trasferimento delle tensioni dall’elemento strutturale alla rete. Il sistema si è completato con PBO-Joint, connettore a fiocco in fibra di PBO specificamente sviluppato per l’impiego nei sistemi FRCM Ruregold. Il connettore a fiocco viene realizzato in opera mediante l’impiego di un fascio di filati/trefoli paralleli e continui, raccolti all’interno di una rete elastica tubolare realizzata con fili di poliestere, poliammide e lattice, estensibile sia longitudinalmente che trasversalmente e rimovibile. Questo fascio diventa rigido solo a seguito dell’impregnazione con l’apposita matrice inorganica MX Joint, e inserito all’interno del foro opportunamente realizzato nell’elemento strutturale in muratura incrementa la capacità di adesione del sistema di rinforzo FRCM in PBO con il supporto esistente.
Il sistema tecnico Ruregold descritto, grazie alla buona grammatura della rete in PBO e alla matrice inorganica ad alte prestazioni, è idoneo per applicazioni specialmente su muratura per fasciature di volte o maschi murari, ambiti in cui è in grado di incrementare la capacità resistente di elementi strutturali soggetti a taglio e pressoflessione per azioni nel piano e fuori piano e aumentare la duttilità di strutture in muratura, offrendo un’elevata affidabilità, grazie al comportamento post-fessurativo in condizioni di distacco, e capacità di dissipazione dell’energia. Questa soluzione, che evidenzia una resistenza ottimale anche alle temperature elevate e ai cicli di gelo e disgelo, offre parallelamente importanti vantaggi anche in fase esecutiva, grazie alla notevole capacità adesiva della malta inorganica al supporto e alla sua compatibilità chimico - fisica con la muratura, che ne rendono la posa semplice e affidabile, anche su supporti umidi.
Per il ripristino e regolarizzazione delle strutture murarie prima dell’applicazione del sistema FRCM ha trovato impiego anche MX-RW Alte Prestazioni, un premiscelato a base di legante idraulico ad alta pozzolanicità e basso contenuto di sali, inerti selezionati, additivi e fibre di polipropilene. La sua particolare composizione esclude la possibilità di reazioni chimiche con sali (solfati, carbonati, nitrati, cloruri ecc.) presenti nelle murature degli edifici antichi. Dopo l’aggiunta di acqua si ottiene una malta tixotropica, fortemente adesiva alla muratura, al tufo e al pietrame, durabile e idonea per riparazioni e intonaci strutturali, senza ritiro.