Oltre che all'usura del tempo, il ricchissimo patrimonio storico artistico del nostro Paese è soggetto, soprattutto in alcune aree, a un elevato rischio sismico. I danni possono essere ingenti, e compromettere in misura più o meno importante l'integrità strutturale di edifici che, vuoi per l'epoca di costruzione, vuoi per le tecniche e i materiali utilizzati, manifestano vulnerabilità che richiedono interventi di ripristino statico e funzionale di particolare complessità. È questo il quadro in cui si inserisce filologicamente l’intervento di riqualificazione che ha interessato la Chiesa della Purificazione di Maria Vergine di Bannone, frazione del Comune parmense di Traversetolo, gravemente danneggiata dal sisma che ha colpito il territorio emiliano nel 2008 (meno esteso e forte di quello che sconvolgerà l’Emilia-Romagna nel 2012), nel cui contesto hanno trovato applicazione le soluzioni Ruregold per il rinforzo strutturale a base di materiali compositi FRCM.

Ruregold vanta un’importante know-how nei sistemi di rinforzo strutturale, con particolare focalizzazione alla propria linea di alto livello costituita dalle soluzioni FRCM unitamente alla gamma di intonaci armati, microcalcestruzzi, elementi di rinforzo per le murature e sistemi per l’antisfondellamento dei solai.
Edificata originariamente nell'XI secolo dai monaci benedettini, la Chiesa della Purificazione di Maria Vergine di Bannone presentava estesi danneggiamenti in corrispondenza della facciata e delle volte dei soffitti, più fragili rispetto al corpo originario della chiesa perché aggiunte in un secondo momento (nel XVIII secolo). L'analisi statica della struttura evidenziava in particolare la necessità di provvedere al consolidamento estradossale delle volte e degli archi in muratura mediante cucitura delle stesse alle murature perimetrali in modo da ripristinarne la piena funzionalità, oltre che all’ancoraggio delle capriate portanti alla facciata attraverso una struttura in ferro.
Tali esigenze funzionali ed esecutive hanno quindi indotto lo studio dell’arch. Rossi Bordi Zarotti e lo studio Artec di Parma, incaricati della progettazione dell'intervento, di concerto con la BM Costruzioni di Cavriago, impresa esecutrice dei lavori, a indirizzarsi verso Ruregold in forza del suo know-how e della sua lunga esperienza nel settore. In particolare sono stati scelti e utilizzati il sistema di rinforzo strutturale FRCM con rete bidirezionale in carbonio C-Mesh 84/84 e matrice inorganica MX-C 25 Muratura, soluzione specificamente sviluppata per l’applicazione su costruzioni in muratura.

C-Mesh 84/84 è la rete bidirezionale in fibra di carbonio da 84 g/m2 in ordito e 84 g/m2 in trama, disponibile in altezza da 100 cm. L'elevata grammatura di carbonio la rende idonea per applicazioni su muratura con fasciature come per rinforzi a taglio e flessione.
Ad essa si affianca MX-C 25 Muratura, matrice inorganica specifica per le applicazioni sui supporti in muratura conforme alla norma UNI-EN 998-2. Il sistema basato su Ruregold C-Mesh 84/84 è utilizzabile per il consolidamento di archi, volte e cupole, rinforzo strutturale di cantonali, maschi murari e fasciature di piano e cordoli in sommità in muratura.
Questo sistema permette di incrementare la capacità resistente di elementi strutturali soggetti a taglio e pressoflessione, per azioni nel piano e fuori piano e di incrementare la duttilità degli edifici in muratura.  In più, questa soluzione permette il mantenimento della normale traspirabilità del supporto e l'esclusione della formazione di condensazione superficiale, possibile fonte di degrado per le decorazioni murali presenti.

 

Per l’intervento nella Chiesa di Bannone è stato utilizzato anche C-Joint, connettore in carbonio per la realizzazione dell’ancoraggio fra le strutture esistenti e i sistemi di rinforzo strutturale di tipo FRCM di cui Ruregold è leader. Il connettore, da realizzare in opera, è costituito da un fascio di fibre lunghe unidirezionali di carbonio trattenute all'interno da una speciale rete che conferisce una forma cilindrica al sistema, applicato al supporto tramite la matrice inorganica stabilizzata MX-C Joint.