L’attuale clima di globalizzazione socio-culturale a livello planetario passa necessariamente anche attraverso forme del costruito sempre più uguali a se stesse in ogni parte del mondo. L’uniformità di linguaggi architettonici, di forme e materiali “universali” è lo scenario entro cui si muove il cittadino del mondo. Ma può anche accadere che valori storico-sociali radicati localmente trovino espressione in brillanti architetture che, pur con respiro internazionale, sanno comunicare valori di singolarità e specialità. È il caso del Sami Cultural Center di Inari, in Finlandia, centro civico e culturale della minoranza lappone sami, una popolazione indigena del nord estremo dell’Europa dedita alla caccia e alla pesca fin dall’antichità e stanziale solo dagli anni ’50 del secolo scorso. Attraverso fondi dell’Unione Europea per lo sviluppo delle minoranze etniche è stato indetto, nel 2008, un concorso di architettura per un centro dove questa popolazione avesse l’opportunità di promuovere e preservare i propri valori storico-culturali, la lingua e svolgere le proprie attività. Lo studio vincitore, Halo Architects, è un team di giovani eredi della tradizione architettonica nordica più rappresentativa di sempre, quella di Alvar Aalto e di Eero Saarinen, che, arricchita da suggestioni paesaggistiche ed etniche importanti, ha ispirato loro una forma architettonica organica solenne, ma, al tempo stesso, discreta. Un’architettura come un’icona del design scandinavo, sagomata intorno al territorio circostante, di rara ricchezza paesaggistica: un bosco di alberi antichissimi, che sono stati interamente preservati dalla costruzione, e le rive del fiume Juutua.
La pianta dell’edificio, che alcuni vorrebbero simile a una costola di animale, altri a manufatti sami, di sicuro persegue, in prima istanza, la finalità di innestarsi con grazia e rispetto nell’elemento naturale salvaguardando le vecchie specie arboree presenti, la cui crescita, a certe latitudini, è estremamente lenta, e si lascia cingere visivamente dalla foresta. La pianta libera è ottenuta concependo l’intera struttura di calcestruzzo armato gettato in opera. La facciata, un unicuum di tavole di abete massello a tutta altezza trattate solo con solfati di ferro per consentirne il naturale deterioramento cromatico durante l’invecchiamento, si srotola nel bosco come un nastro dallo sviluppo inedito e sorprendente a ogni cambio di angolazione, di esposizione solare, di materiale retrostante, lasciandosi permeare dalla luce in modo sempre diverso. Il centro non è semplicemente luogo di sviluppo culturale locale per questa popolazione, ma piuttosto rappresenta la sede nevralgica della tutela e dello sviluppo della tradizione sami, diffusa in diversi paesi scandinavi (dei 70.000 sami oggi viventi 30.000 vivono in Norvegia e gli altri fra la Svezia e la Finlandia settentrionali). L’edificio ospita dunque al suo interno uffici, una grande biblioteca, ristoranti, ma anche un’aula parlamentare e un grande auditorium dall’assetto acustico versatile a proiezioni quanto a manifestazioni dal vivo. La spettacolare lobby d’ingresso immette subito alla vista dei due volumi curvi dell’auditorium e dell’aula parlamentare a piano terra, mentre ai livelli superiori sono disseminati gli uffici delle otto organizzazioni operanti in sede, la sala multifunzione, sale riunioni e aule. Lungo tutto il perimetro, costeggiando gli imponenti volumi curvi del parlamento e dell’auditorium, trovano spazio, infine, l’amministrazione, alcune sale audio-video e le classi dove si tengono ciclicamente seminari e lezioni. In questi spazi, dove il personale lavora diverse ore quotidianamente, sono privilegiati il benefico rapporto visivo con la natura circostante e l’irraggiamento solare diretto.
IL LINGUAGGIO DEL LEGNO
Prima che per ragioni estetiche o tecnologiche, l’uso del legno è stato il naturale veicolo di espressione dell’essenza di un popolo la cui storia è legata alle foreste in cui ha vissuto fin dall’antichità. Il legno è la materia che connota l’aspetto esteriore dell’edificio e, al contempo, gli interni, in declinazioni diverse per funzione e aspetto. Ogni lavorazione è stata realizzata da artigiani locali, in ossequio alla tradizione della popolazione sami e all’attenzione per il dettaglio che da sempre caratterizza l’architettura nordica. Il calcestruzzo strutturale è ovunque completamente rivestito da una pelle di legno. Verso l’esterno, si tratta in monolitiche assi di legno di pino (150x50 mm) fissate a montanti di alluminio a scomparsa correnti fino alla linea di gronda. Il loro aspetto naturale è preservato dal solo trattamento ai solfati di ferro a protezione dagli agenti atmosferici, il loro fissaggio, distanziato dall’involucro, è ottimizzato per la ventilazione naturale di tutte le facciate.
INTERNI DINAMICI
Un’atmosfera calda e accogliente invita i visitatori all’interno del centro. Pareti curve rivestite di legno delimitano i volumi dell’auditorium e del parlamento: doghe di pino a incastro trattate con vernice intumescente, che, laddove occorrano a perimetro nicchie di alloggiamento macchinari o prese d’aria per il condizionamento, vengono interrotte da assiti curvi sostenuti da un’intelaiatura a scomparsa di acciaio verniciato per consentire l’aerazione e l’ispezionabilità dello spazio retrostante. Il trattamento superficiale di levigatura e oliatura del paramento, insieme al totale mascheramento di ogni struttura metallica di supporto, conferiscono all’involucro la preziosità di uno strumento musicale. All’interno degli spazi collettivi più complessi, come l’auditorium e l’aula parlamentare, al legno è affidata anche la funzione di regolazione del comfort acustico. Le pareti dell’auditorium consentono diverse configurazioni spaziali: pannelli MDF resistenti al fuoco incernierati a montanti di alluminio a scomparsa, laddove non fissati completamente a parete, disegnano lo spazio per poter accogliere al meglio ogni tipo di rappresentazione.
Scheda progetto
Progetto architettonico: Halo Architects - Janne Laukka and Tuomas Niemelä
Committenza: Senate Properties
Periodo di realizzazione: 2008 - 2012
Superficie: 4,800 mq
Photos: Decopic, Mika Huisman