©Alessandra Chemollo

Tredici edifici riqualificati, cinque costruiti ex novo, una biblioteca di oltre 5.000 metri quadri per oltre 500.000 volumi e 460 posti a sedere, un'Aula Magna da 250 posti. E poi ancora una Sala Conferenze, 17 aule didattiche per circa 1.400 posti e due aule informatiche. Senza contare uffici, dipartimenti, posti auto, per un sito che si sviluppa su oltre 14.000 metri quadri. È imponente l'opera di riqualificazione del complesso di via Beato Pellegrino, una struttura molto ampia che ospitava l'Ex Ospedale geriatrico e che dal prossimo anno scolastico accoglierà gli studenti del Polo Umanistico dell'Università di Padova. Uno spazio abbandonato che torna a nuova vita. In linea con la filosofia di rigenerazione urbana che il Bo, così è detta comunemente l'Università di Padova, ha sposato anche con l'operazione all'ex caserma Piave.

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L'iter è iniziato nel 2004 con l'acquisto dell'area, la posa della prima pietra è poi avvenuta nel 2015 e ora finalmente il progetto è giunto a conclusione. Tempi lunghi ma forse necessari per un intervento davvero complesso, perché articolato su fabbricati diversi per storia, tipologia, condizioni e nuove destinazioni funzionali, un intervento che ha preservato l'identità del luogo ma che ha consentito di dare vita a una struttura moderna, sicura ed efficiente, anche dal punto di vista energetico. Tutto parte dalla riconnessione urbana e dal collegamento con il contesto, fondamentale per la vita del nuovo polo. All'interno è risultata poi l'integrazione di tutte le parti, con la sistemazione dei chiostri e delle corti, lo studio dei percorsi e degli accessi alla biblioteca. La nuova biblioteca Beato Pellegrino che nasce dalla fusione di cinque biblioteche di area umanistica che fino a oggi erano distribuite in più sedi dell'ateneo è infatti il fulcro di tutto il complesso. Infine il recupero puntuale degli edifici ottocenteschi, con l'attenzione ai canoni architettonici originari e allo stesso tempo il rispetto delle normative vigenti sotto tutti gli aspetti.

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Per quanto riguarda il restauro conservativo delle facciate, si è intervenuti su tutti gli elementi decorativi che caratterizzavano i fronti come le cornici sottogronda in cotto e pietra tenera di Vicenza, le bifore in pietra tenera di Vicenza e arco, le colonne in trachite. Dal punto di vista energetico fondamentale è stata la realizzazione di un impianto geotermico che permette di sfruttare il calore proveniente dal sottosuolo per il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti. Grazie a questa e ad altre scelte, il complesso è stato classificato al massimo dell'efficienza energetica (Classe A1) e questo ha permesso la richiesta dell'incentivo chiamato "Conto termico 2.0" che premia gli interventi di risparmio energetico a più alta efficienza.

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Proprio nell'ottica della riqualificazione complessiva dell'involucro edilizio e in particolare del recupero dei chiostri ottocenteschi, fondamentale è stata l'attenzione dedicata dai progettisti alle aperture e ai percorsi coperti che in parte sono stati chiusi. La competenza tecnica di Secco Sistemi e l'eccellenza formale e prestazionale garantite dalle soluzioni messe a punto dall'azienda hanno permesso di interpretare al meglio le esigenze del progetto sotto entrambi gli aspetti. Da un lato infatti la finitura in acciaio zincato verniciato di grande qualità ha permesso ai profili di inserirsi al meglio nell'immagine dei prospetti, sia su fronte strada, sia verso l'interno. Dall'altro le caratteristiche tecniche e la flessibilità complessiva dei sistemi hanno garantito in merito agli standard energetici posti come obiettivo dell'intervento. Nel nuovo Polo Umanistico dell'Università di Padova sono stati impiegati due programmi di Secco Sistemi: EBE 85 e OS2 75.

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Il primo è la risposta di Secco Sistemi alle richieste più esigenti di isolamento termico e acustico. Con profondità 85 mm e possibilità di alloggiare vetri isolanti fino a 68 mm, ante e telaio a sormonto all'interno ma complanari all'esterno è un sistema che assicura elevate prestazioni di isolamento e tenuta che durano nel tempo. Performance garantite dalla tecnologia della giunzione a taglio termico, in poliammide e poliuretano che permette a Secco Sistemi di sviluppare profili strutturali forti con sezioni contenute.
Anche OS2 75 è una serie caratterizzata dagli spessori minimi che integra alte prestazioni a una resa estetica assoluta, determinata dalla pulizia del disegno ma anche dall'impiego di materiali preziosi. Un sistema integrato e versatile che si declina in oltre 40 profili che il sistema a taglio termico OS2 mette al servizio del progetto, molteplici le combinazioni con i quali esprimere la propria poetica progettuale sempre finalizzata alla ricerca della massima trasparenza e della purezza delle linee. Soluzioni che dialogano fra loro per la coerenza formale e cromatica, sistemi attraverso i quali assicurare il massimo comfort, per gli studenti e tutti coloro che usufruiranno nei prossimi anni degli spazi della nuova biblioteca.

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