Sarà l’edificio più alto d’Italia con i suoi 205 metri di altezza. La torre della Sede Unica della Regione Piemonte, progettata da Massimiliano Fuksas, è in costruzione e sarà il fulcro architettonico di un piano ampio di riqualificazione urbana che coinvolge il centro della città di Torino.
Vero e proprio oggetto di design urbano, il progetto è interessante per l’eleganza delle linee contrapposta all’imponenza dei volumi. Si tratta di un’architettura di nuova generazione che sfuma verso il cielo grazie a un’assoluta trasparenza dei prospetti. Un giardino pensile a sviluppo verticale arricchisce la struttura che, con 41 piani fuori terra e due livelli ipogei, ospiterà gli uffici dell’amministrazione regionale, accogliendo nel complesso circa 2.000 persone, riservando alla presidenza gli spazi più elevati. Inoltre, al suo interno, sono previsti nuovi servizi e funzioni di relazione con il pubblico, una biblioteca-mediateca, un centro congressi, un asilo nido, un centro fitness, un ristorante e spazi per gli archivi.
Alla nuova Sede regionale saranno applicate innovative tecnologie di risparmio energetico, nel rispetto di alti standard di sostenibilità ambientale, rispondendo ad ambiziose esigenze prestazionali. Dal punto di vista del design, la Sede Unica sarà caratterizzata da ampie specchiare panoramiche in grado di trasformare la luce naturale, illuminando gli ambienti interni e creando un gioco di riflessi all’esterno, in un movimentato dialogo tra interno ed esterno.

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Focus tecnologia
Per la realizzazione dell'involucro trasparente, è stato messo a punto da Schüco Italia un sistema di facciata del tipo a “doppia pelle”, in grado di fornire un importante contributo al contenimento dei consumi e alla qualità ambientale degli spazi interni. Le superfici trasparenti esterne e interne, infatti, sono separate da una generosa intercapedine ventilata alla quale è affidato il compito di raccogliere l'aria estratta dagli ambienti e di inviarla agli impianti di aerazione. In questo modo le facciate svolgono un ruolo attivo nella riduzione della trasmittanza termica, poiché il vetro interno non è più a contatto con l’ambiente esterno, bensì con l’intercapedine, che presenta temperature più elevate. Il sistema utilizzato è stato sviluppato e collaudato per conto di Teleya (la società incaricata della fornitura e della posa in opera delle facciate) nello stabilimento Schüco Italia di Padova. L'azienda è infatti fra le pochissime in grado di offrire un servizio di consulenza completo, mirato alla personalizzazione estetica e tecnologica dei propri prodotti. Dal maggio 2013, un team di quattro tecnici altamente specializzati si occupa a tempo pieno di tutti gli aspetti legati alla commessa, unica nel suo genere sia per le dimensioni (superficie complessiva delle facciate in alluminio: 41.700 metri quadrati), sia per i particolari requisiti prestazionali richiesti all’involucro edilizio. Il sistema costruttivo selezionato è una soluzione a cellule indipendenti, la cui scelta è stata dettata soprattutto dalle esigenze logistiche e di organizzazione del cantiere, in modo da velocizzarne la posa in opera. Le cellule vengono infatti assemblate in uno stabilimento esterno e consegnate in sito, dove vengono sollevate una ad una mediante gru e agganciate ai solai da maestranze specializzate. Ogni cellula (altezza 4.270 mm; larghezza 1500 mm; spessore 330 mm) è composta da un telaio in profili d'alluminio disegnati e realizzati da Schüco Italia espressamente per la Sede Unica Regione Piemonte. Resistenti, sostenibili e altamente efficienti, uniscono notevoli prestazioni in termini di isolamento termico e acustico a una straordinaria leggerezza strutturale, permettendo la realizzazione di un involucro performante ed esteticamente in linea con i prospetti architettonici ideati dall’architetto Fuksas.

4Le specchiature esterne, che formano la prima barriera protettiva alle condizioni meteorologiche, sono composte da una vetrocamera extrachiaro (trasmittanza termica Ug: 1.2 W/m2K; fattore solare g: 37%; trasmissione luminosa Tl: 61%). L'intercapedine è equipaggiata con una tenda a rullo microforata, in tessuto di cotone e fibra di vetro: il suo funzionamento automatizzato permette di bilanciare il contributo della luce naturale all'illuminazione degli ambienti, dotati di punti luce regolabili nell’intensità luminosa, controllati dal sistema di supervisione impiantistica, in modo da ottimizzare i consumi. Il vetro interno (Ug: 5,4 W/m2K; g: 83%; Tl: 91%) è del tipo extrachiaro, rispondendo perfettamente alle attuali tendenze architettoniche di neutralità, purezza e luminosità. Le prestazioni delle cellule sono state testate con successo sia nel laboratorio della sede Schüco Italia, secondo la procedura cosiddetta “witness testing”, sia in un laboratorio notificato esterno. Allo scopo sono stati realizzati numerosi mock-up che riproducevano in dimensioni reali le diverse facciate dell'edificio, compresa una zona d'angolo. Oltre al notevole esito della prova di isolamento acustico (potere fonoisolante: Rw 51 dB) e di durabilità dell’anta, i test di resistenza agli agenti atmosferici (secondo la norma UNI EN 13830:2005) hanno restituito risultati in linea con i requisiti di capitolato, in particolare: permeabilità all’aria (classe 4 - massima); tenuta all’acqua sotto pressione statica (R7 - massima); resistenza al vento (2400 Pa); tenuta all’acqua sotto pressione dinamica con pressione dipendente dal carico di vento di progetto; resistenza agli urti (I5 - massima).