Il progetto firmato da Angus Fiori Architects ha previsto la riconversione completa di un edificio ricettivo di 3.000 mq situato in una delle aree più suggestive di Milano, tra il Mausoleo Trivulzio del Bramantino e la Torre Velasca. L’obiettivo era quello di dare vita a un’architettura contemporanea di alta qualità, perfettamente integrata nel contesto storico, attraverso una meticolosa ricerca sui materiali e sulle soluzioni di biocompatibilità ed ecosostenibilità. L’intervento ha ottenuto la certificazione LEED Gold, a conferma dell’eccellenza ambientale raggiunta.

Angus Fiori Architects

Il progetto si inserisce nel contesto storico di piazza San Nazaro in Brolo e corso di Porta Romana. La piazza, rinnovata nel 1990 su progetto dell’architetto Umberto Riva, ospita la basilica apostolorum di San Nazaro Maggiore, costruita su un impianto paleocristiano del 382 e ricostruita nel 1075 in stile romanico dopo un incendio. Nei secoli successivi ha subito varie trasformazioni, tra cui la realizzazione del Mausoleo Trivulziano, progettato dal Bramantino agli inizi del XVI secolo e oggi parte integrante del suo fascino architettonico.

Angus Fiori Architects

L’intento dello studio Angus Fiori Architects è stato quello di inserirsi in modo armonioso e coerente in un’area tanto delicata. Il progetto ha previsto la realizzazione di 38 nuove suite e appartamenti di lusso, con spazi dedicati a bar, ristorante, palestra e locali accessori, gestiti dalla società internazionale Sonder. Ogni scelta costruttiva è stata guidata da criteri di sostenibilità, con un attento ecobilancio dei materiali e delle tecnologie in ottica L.C.A., per il conseguimento della certificazione LEED Gold del Green Building Council.

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L’intervento nasce da un’analisi approfondita del contesto di corso di Porta Romana. Come sottolineano gli architetti, un progetto in un’area sensibile deve instaurare un dialogo con l’esistente, mantenendo una continuità visiva e materica, ma anche un approccio critico capace di reinterpretare le preesistenze. Diversi edifici lungo il corso presentano prospetti con ballatoi centrali, elemento che è diventato uno dei principi compositivi del nuovo intervento.

Nell’intervento viene quindi ricostruito il prospetto su corso di Porta Romana, mantenendo la planarità della facciata preesistente mentre, nella parte più centrale, dei nuovi balconi del tipo a ballatoio sono ricompresi in un disegno unitario, al fine di dare una compiutezza compositiva all’insieme degli elementi architettonici. La proporzione degli aggetti orizzontali dei balconi viene riproposta nella stessa dimensione e allineamento nei pilastri verticali che connettono i vari livelli della composizione in una trama di elementi architettonici che crea un equilibrio armonioso. Il rivestimento della facciata ventilata sulla via pubblica è stato previsto in grandi lastre di trachite naturale con i profili degli aggetti dei balconi finiti in lastre ultrasottili ceramiche Laminam pietra basalto. I parapetti sono del tipo a bacchette verticali bronzate, integrati con delle particolari strutture metalliche che contengono delle piantumazioni rampicanti.

I serramenti, forniti da BG Legno, garantiscono alte prestazioni fonoisolanti e sono realizzati in legno-alluminio con profili squadrati color grigio scuro. La parte fissa è nascosta dietro le lastre di trachite, mentre le vetrate del piano terra, in vetro stratificato PVB color beige a controllo solare, si integrano perfettamente con il rivestimento lapideo. Sulla terrazza di copertura e nel prospetto interno, pannelli schermanti in doghe verticali di legno composito e piante rampicanti contribuiscono alla mitigazione ambientale. In copertura, vasche e vasi con essenze arboree riducono l’effetto “isola di calore”.

Angus Fiori Architects

Gli interni privilegiano l’utilizzo di materiali e finiture calde, quali i pavimenti in doghe di legno di rovere per i soggiorni e le camere, tessili a effetto tatami per i corridoi; per i rivestimenti dei bagni e delle parti comuni è stato studiato un particolare rivestimento in gres effetto seminato alla veneziana e in marmo grigio scuro venato, della serie Ariostea Ultramarmi. Gli arredi fissi delle suite sono stati realizzati su disegno in pannelli di legno cannettato e struttura a vista in acciaio verniciato nero opaco. Lo stesso tema della finitura cannettata è stato ripreso per i rivestimenti delle boiserie in legno naturale della hall al piano terra. 

Una finitura nero satinata e opaca è stata utilizzata per la scelta di diversi elementi, come le porte rasomuro Garofoli e le maniglie Olivari Paddle posate su porte rasomuro Lualdi 55s, per gli zoccolini che formano un unico disegno in continuità con i serramenti. Anche la rubinetteria è di colore nero satinato Ritmonio, come pure i termoarredi di Tubes che si integrano perfettamente con i rivestimenti ceramici e gli accessori neri. Per l’illuminazione sono stati utilizzati sistemi lineari a luce LED warm light con illuminazione diffusa da velette verticali o da incasso di Viabizzuno, lampade decorative disegnate da autori del moderno come la serie Kuta Nemo Lighting di Vico Magistretti e il foglio di Achille Castiglioni, faretti a incasso a disegno quadro di Kreon. L’illuminazione delle piante è stata infine realizzata con microspot di Luce & Light.

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