A pochi passi dal Pantheon e dalla Camera dei Deputati, il negozio di Davide Cenci, in via di Campo Marzio a Roma, è stato parzialmente ristrutturato, grazie a un progetto di restyling elaborato dallo studio di architettura Alvisi Kirimoto. Lo spazio monomarca, di oltre mille metri quadrati, si sviluppa su due piani proprio nel cuore della capitale: Davide e Giacomo Cenci hanno commissionato il completamento della ristrutturazione del piano terra, già iniziato nel 2002 su masterplan dello studio newyorchese Gabellini Sheppard Associates, e la riconversione dello storico e affascinante spazio della sartoria in un'area per la vendita del profumo, delle valigie e delle borse, oltre che dei capi di abbigliamento del marchio di abbigliamento maschile. La sartoria è diventata così anche un luogo di incontro, finalizzata a ospitare dibattiti ed eventi aperti al pubblico, il primo dei quali la mostra fotografica Omaggio a Roma di Toni Meneguzzo, che dispone fotografie di grandi dimensioni su alcuni dei luoghi più suggestivi della città. Il progetto si basa su un’idea di interior design essenziale e funzionale, fondato sui valori del brand: tradizione e innovazione. I materiali sono moderni, ben accostati agli arredi di modernariato restaurati e collocati in un ambiente nel quale legni pregiati e giochi di colore fanno da cornice alla nuova collezione “Dal 1926” e alla nuova fragranza per uomo e donna.
"Siamo partiti subito con l'idea che il completamento degli spazi al piano terra dovesse seguire lo stile e la fisionomia del resto del negozio - ha spiegato Junko Kirimoto -: tradizione e innovazione, linee pure, semplici ed eleganti esaltate dall’impiego di materiali nobili come il botticino romano e il mogano. Volevamo far risaltare gli ambienti per la loro matericità più che per il loro essere classici. Abbiamo sottratto il più possibile, facendo respirare le mura di questo storico palazzo, eliminando ogni decorazione ed esaltando la struttura”.
Il negozio romano, infatti, ha grande valore storico e un punto forte: le vetrine, valorizzate dal progetto come luogo di transizione tra lo spazio esterno di Roma e gli ambienti interni. “Siamo molto soddisfatti del fatto che insieme a Davide e Giacomo Cenci abbiamo pensato di far diventare le vetrine quasi un luogo di transizione tra la strada e il negozio - ha sottolineato l'architetto -, liberandole il più possibile e mettendo in risalto da un lato le antiche cornici esterne di travertino e dall'altro lo spazio interno che, come un museo, accoglie le collezioni in presenza di segni del passato, tra i quali una antica colonna romana. Ma il luogo più divertente e impegnativo per noi è stato quello della vecchia sartoria, da dismettere perché diventata troppo piccola. Questo spazio ha mantenuto la sua anima di luogo di lavoro con le travi in acciaio in vista, i pavimenti di legno, le grandi pareti attrezzate che si trasformano assecondando le necessità espositive. Il soffitto è composto da grandi pannelli di stoffa arancione che colorano lo spazio, un po’ come succedeva un tempo con i rocchetti dei fili usati dai sarti in queste stesse sale. Allo stesso tempo le stoffe contribuiscono alla realizzazione di una sonorità controllata, rendendo l’ambiente silenzioso e raccolto. Nell’insieme l’intervento definisce uno spazio dinamico e informale che parte dalla strada e, attraversando il negozio, si affaccia sulla corte".
Lo studio di architettura Alvisi Kirimoto, nato dalla collaborazione di Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, fondato a Roma nel 2002, è autore anche del progetto dello store Davide Cenci Jr, inaugurato nel 2012 nel vicino Campo Marzio.