|
Autore testo: Simone Speciale
Per la loro eleganza compositiva-formale particolarmente adatta all'impiego di legno lamellare, sono spesso progettate strutture molto complesse, quali cupole nervate, gusci e paraboloidi iperbolici, grigliati piani (coperture cassettonate) e curvi.
Per quanto riguarda le cupole ed i gusci solitamente la struttura è concepita ancora in modo monodimensionale, in quanto costituita da una nervatura principale e da una nervatura secondaria (arcarecci e controventi). Il guscio di copertura è realizzato ancora con pannelli o tavole in legno opportunamente coibentati. In alcuni casi a tali coperture si affida anche la funzione statica irrigidente, il telaio e le giunzioni principali e secondarie, devono essere opportunamente studiati al fine di assolvere la funzione statica.
Negli ultimi anni, specialmente per coperture di palazzetti dello sport, hanno trovato applicazione strutture geodetiche in legno lamellare in chiara concorrenza di costi con analoghe con analoghe strutture realizzate con materiali tradizionali. Le aste in legno lamellare in prevalenza triangolari sono di norma a luce costante (7-10 m). I nodi interni delle maglie costituiscono forse la parte più interessante e delicata dell'intera struttura e vengono di norma realizzati in acciaio. I raccordi aste nodo vengono di norma realizzati con piastre in acciaio opportunamente sagomate, impiegando come elementi di cucitura chiodi, e bulloni, al fine di trasmettere nel modo più opportuno, le azioni, prevalentemente assiali, trasmesse dai nodi, e viceversa.
Per quanto riguarda i grigliati piani ottenuti dalla composizione di travi ortogonali. Tali tipologie presentano problemi soprattutto legati alla realizzazione dei nodi che chiamano anche in causa, le caratteristiche anisotrope del legno. Esistono per queste tipologie tentativi di precompressione anche al fine di aumentare la rigidezza nodale.
Â
Fonte testo:
M.Caironi, L.Bonera, Il legno lamellare: Il progetto.
|
|
