La ricerca e l'innovazione italiana nel comparto delle scienze della vita sono giunte a Expo 2020 Dubai grazie al Gruppo Bracco. In qualità di official gold sponsor del Padiglione Italia, Bracco presenta soluzioni all'avanguardia in materia di salute, sicurezza e prevenzione, a partire dall’applicazione dell’intelligenza artificiale alla diagnostica per immagini.
Oggi stiamo vivendo con l’integrazione tra la biologia molecolare, le biotecnologie e il digitale una rivoluzione che cambia profondamente la medicina. E l’Italia di questa rivoluzione è un hub pulsante, avendo un network diffuso su tutto il territorio nazionale di valide strutture di ricerca pubbliche e private e di imprese innovative che sono la vera punta di diamante del nostro sistema industriale e rappresentano più del 10% del Pil - ha affermato Diana Bracco, Presidente e ceo del gruppo, che nel 2015 è stata Presidente di Expo 2015 spa e Commissario Generale di Padiglione Italia -. La medicina è ormai sempre più personalizzata non solo per la diagnosi, ma anche per la prognosi e per indirizzare la terapia più efficace per il singolo paziente. Per questo Bracco sta investendo molto anche nell’innovazione digitale, nei tool di intelligenza artificiale per l’analisi delle immagini radiologiche. Il rapporto tra salute, medicina e tecnologia”, aggiunge Diana Bracco, “è destinato a essere sempre più stretto e la progressiva ibridazione dei saperi permetterà la transizione alla cosiddetta ‘Medicina delle 4P’: predittività, prevenzione, partecipazione e personalizzazione”.

Nel percorso espositivo di Palazzo Italia, nel cuore dell'expo di Dubai, Bracco ha allestito una grande installazione multimediale all’insegna del connubio tra arte e scienza intitolata “The Beauty of imaging” che mostra ai visitatori di tutto il mondo contenuti scientifici multimediali, rendendoli consapevoli dell’importanza della medicina predittiva e personalizzata e in particolare dell’imaging diagnostico, una delle scoperte più rilevanti nella medicina contemporanea. Il Gigante di Bracco è alto 4 metri ed è composto da 82 schermi, suddivisi in 225 mattonelle Led ad altissima risoluzione. Un’opera di grande impatto emozionale che racconta ai visitatori di Expo la straordinaria bellezza del corpo umano, osservandolo dal suo interno.

The Beauty of imaging è un grande elemento totemico antropomorfo, un gigante che prende ispirazione dalle proporzioni greche classiche dei Bronzi di Riace con un forte richiamo al genio di Michelangelo, a Giovanni Battista Bracelli, incisore e pittore del ‘600, fino ad arrivare al ‘900 e alla rielaborazione delle forme di Picasso.
Come un esploratore, il Gigante di Bracco, progettato dallo Studio Giò Forma, Mauro Belloni e Cromazoo, è un portale immaginifico che accompagna il visitatore in un lungo viaggio. Il percorso comincia da ciò che è visibile e si spinge, in una esplorazione “senza mappa”, all’interno del corpo umano fino agli elementi più infinitesimali che lo costituiscono. In quei luoghi, in una rappresentazione a cavallo tra reale ed evocativo, si scoprono bellezza e armonia, e si traccia la narrazione di una delle scoperte più rilevanti della medicina contemporanea: l’imaging diagnostico.


Florian Boje dello studio Giò Forma ha raccontato: “Noi ci siamo chiesti, 'What If', se fosse possibile, se potessimo andare oltre, nel futuro e nelle immagini. L’azienda Bracco, ci ha messo in condizione di collaborare con dei talenti e come team abbiamo il compito e l’occasione di creare meraviglia. Cerchiamo di aiutare proprio quel momento magico in cui una cosa ordinaria, come la figura umana o le immagini, diventa meraviglia, diventa straordinaria.
Mauro Belloni ha affermato: “Con questa installazione abbiamo voluto giocare con una provocazione, abbiamo chiamato l’osservatore a muoversi in un campo a cavallo del reale e dell’irreale. Siamo partiti dalla figura umana che è centrale nel racconto dell’imaging ma l’abbiamo voluta trascendere; quindi, abbiamo trasformato Il Gigante in un portale che vi accompagna in un mondo diverso, in un mondo lontano che sono le nuove frontiere dell’imaging diagnostico.