Realizzazioni – La sede dell'azienda vinicola Adega Mayor (Portogallo), creata dall'architetto Alvaro Siza, si rapporta in modo audace con il paesaggio

Le cantine vinicole Adega Mayor si trovano circa 180 km a est di Lisbona, vicino alla frontiera spagnola. La collina domina un paesaggio idilliaco di ulivi e viti, contrassegnato sul lato ovest da un lago artificiale e a nord da edifici industriali di altezza ridotta. L'integrazione di un nuovo impianto di grandi dimensioni destinato alla produzione vinicola, rispettoso del paesaggio nonostante una superficie totale di 1600 mq, rappresentava una vera e propria sfida.

La soluzione più facile sarebbe stata quella di interrarlo per aggirare la difficoltà ma Siza scelse una soluzione molto più audace, quella di raffrontare la sua creazione al paesaggio. Coloro che già conoscono la sua minuziosa attenzione alle problematiche d'integrazione e rispetto dei luoghi, potranno sorprendersi per questa sua scelta: un edificio di 120 metri di lunghezza, 40 di larghezza e otto di altezza, proprio in cresta alla collina. Questo tipo di costruzione è generalmente lineare per la sua tipologia e anche per le sue funzioni, ma se Siza si è piegato a tali esigenze architettoniche, è perché sembra ormai apprezzare sempre più quest'aspetto funzionale del suo lavoro.

Il risultato finale è un edificio che si sviluppa tutto in lunghezza, senza alcuna luce, le cui due estremità si rivelano supporti di elementi plastici. La facciata nord, sopraelevata di un piano, ospita gli uffici amministrativi e un accesso al tetto a terrazza che si rivela in realtà un vero e proprio giardino pensile, con un prato e una vasca che serve al raffreddamento dei locali interni attraverso il tetto. La facciata est è protetta da una tettoia, che organizza gli accessi riservati ai macchinari da lavoro (trattori ed elevatori) mediante porte scorrevoli. A sud, la facciata si prolunga in un patio coperto e in una seconda tettoia in aggetto.

Una rampa che si snoda lungo l'edificio garantisce l'accesso alla piattaforma orientata a sud, mentre una leggera pendenza del terreno consente all'architetto di conferire all'opera una decisa funzione organica. La sua scelta è caduta quindi su un edificio dalle forme molto semplici, che le sue stesse dimensioni fanno risaltare per contrasto all'interno del paesaggio, col quale s'integrano in modo audace. L'originalità dell'edificio risiede nella sua compattezza, mentre l'assenza di luci gli conferisce l'aspetto di una scultura, posata in modo incongruo su un terreno agricolo.