©Stefano Tacchinardi

Un nuovo passo avanti nei confronti della sostenibilità e della mobilità verde della città di Bergamo. In un ambito strategico di forte rilevanza, ai margini del centro storico e nei pressi della stazione ferroviaria, lo Studio Capitanio Architetti ha sviluppato il progetto per la prima velostazione della città. La struttura è stata realizzata in attuazione alle politiche Green rivolte alla mobilità ciclabile quale parte integrante del Polo intermodale e della futura rigenerazione urbana dello scalo ferroviario di Porta sud. Sul lato orientale di piazzale Marconi, riqualificato recentemente dall’importante intervento dell’architetta portoghese Ines Lobo, si inserisce così un’infrastruttura low-tech completamente reversibile in cui la trasparenza diventa espressione di sicurezza e accessibilità.

©Stefano Tacchinardi

L’obiettivo del progetto è stato quello di introdurre un nuovo elemento integrato allo sviluppo contemporaneo della piazza, offrendo un centro di interscambio modale tra trasporto pubblico, mobilità pedonale e ciclistica. 132 biciclette sono accolte in un nuovo servizio ai cittadini e turisti assemblato a secco su una superficie già urbanizzata di soli 200 metri quadri. Bicity, questo il nome assegnato a un nuovo tassello strategico della mobilità dolce proposta dall’Amministrazione Comunale che vede nascere la prima velostazione della città costruita grazie al finanziamento del Ministero della Transizione Ecologica.

©Stefano Tacchinardi

Il disegno compatto dell’edificio si sviluppa attraverso un impianto strutturale in carpenteria metallica. Il sistema di facciata perimetrale in vetro si sviluppa senza soluzione di continuità interrompendosi solo all’incontro del portale di ingresso all'edificio. La caratteristica principale dei prospetti è data dalla mancanza di cornici di contenimento delle superfici vetrate sostituite da ancoraggi di tipo puntuale. L’involucro trasparente durante il giorno fornisce alla velostazione un’illuminazione diffusa e naturale mentre la sera le conferisce un ruolo accentratore illuminandosi come una vera e propria “lanterna”.

©Stefano Tacchinardi

Le esigue necessità energetiche dell’edificio vengono assorbite dai pannelli fotovoltaici posti in copertura conferendo all’intervento la piena autosufficienza. L’edificio è concepito come architettura circolare e reversibile; tutti i materiali sono riutilizzabili o riciclabili e l’edificio può essere facilmente disassemblato e ricollocato in altra sede.
Le componenti strutturali in acciaio sono smaltate di colore bianco così come le serigrafie monocromatiche dedicate al branding della struttura realizzate da Publifarm, rendendo non solo efficace la comunicazione dell’edificio ma integrandosi all’approccio monomaterico dell’impianto. È in questo modo che convivono nella struttura sia un forte senso di identità che di leggerezza.

©Stefano Tacchinardi

Particolare attenzione è stata posta alla gestione della velostazione rendendo completamente automatizzato il servizio ai riders mediante l’utilizzo di un sistema di accessi tramite badge e sistemi pneumatici di innalzamento dei portabiciclette posti su due livelli.
“La sfida dello studio - ha commentato Remo Capitanio - è stata quella di intervenire con delicatezza in un ambito sensibile della città. Interpretando i temi della mobilità dolce per realizzare non solo un nuovo servizio facilmente accessibile e sicuro ma anche uno spazio emozionale che ravviva la piazza e i suoi fruitori a fine giornata”.

Scheda progetto
Anno: 2022
Tempo di realizzazione: 6 mesi
Superficie: 150 mq
Luogo: Bergamo
Tipologia: lavori pubblici, mobilità dolce
Committente: Comune di Bergamo
Progettisti: Remo Capitanio - Studio Capitanio Architetti
Strutture: Sandro Brignoli - Myallonnier ingegneria srl
Impianti meccanici ed elettrici: Enrico Zambonelli - MCZ ingegneria srl
Collaboratrici: Martina Brambati, Elif Parmaksiz
Grafica: Publifarm
Gestore bikesharing: Fiab-Pedalopolis