COIMA SGR (“COIMA”), leader nell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali, ha inaugurato a Milano il Villaggio Olimpico. Durante una cerimonia che ha visto la partecipazione di istituzioni, investitori, studenti e maestranze, è stato presentato quello che diventerà il più grande studentato in edilizia convenzionata in Italia, con 1.700 posti letto. Un contributo significativo che coprirà il 6% del fabbisogno cittadino e che rientra nel 50% di edilizia accessibile previsto nel nuovo quartiere di Scalo Romana, dove verranno realizzati 320 appartamenti tra edilizia convenzionata ed ERP, grazie a un innovativo modello di sviluppo basato sulla collaborazione tra cooperative e fondi.
Il Villaggio rappresenta il primo tassello della rigenerazione urbana dell’ex scalo di Porta Romana. Da storico nodo ferroviario, l’area si trasforma in un quartiere sostenibile e intergenerazionale, pronto ad accogliere 1.700 studenti, 2.000 residenti, 6.000 lavoratori e oltre 20 spazi destinati a commercio e servizi di prossimità. Un progetto reso possibile da una sinergia pubblico-privata che coinvolge Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Milano Cortina 2026, Coni, diversi ministeri e Gruppo FS Italiane.

Le strutture del Villaggio Olimpico sono state completate con 30 giorni di anticipo rispetto alla consegna iniziale, al termine di un cantiere durato 30 mesi. Dal 1 ottobre 2025 passeranno alla Fondazione Milano Cortina 2026, secondo l’accordo siglato con COIMA. La progettazione, premiata con l’“International Safety Award” del British Safety Council, è stata guidata da criteri di sostenibilità, con l’obiettivo di ridurre al minimo i lavori di riconversione post Giochi. I 10.000 mq dedicati agli atleti — tra palestra, co-working, ristorazione e strutture sanitarie — diventeranno servizi a disposizione dello studentato e del quartiere.
Il progetto porta la firma di studi di rilievo internazionale: SOM (Skidmore, Owings & Merrill - SOM) per l’architettura, affiancato da COIMA Image per gli interni e Michel Desvigne per gli spazi verdi, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist. L’obiettivo è creare un quartiere aperto e vivibile per tutta la cittadinanza
Realizzato interamente da una filiera italiana, per un valore complessivo di 140 milioni di euro, il Villaggio è frutto di un processo produttivo innovativo basato su prefabbricazione e serializzazione (la costruzione è stata affidata al raggruppamento composto da Impresa CEV spa, Grassi e Crespi srl e Milani). Tecniche che hanno permesso maggiore efficienza, con una media di 200 operai al giorno tra fabbrica e cantiere.
Dal punto di vista ambientale, il Villaggio di Scalo Romana si distingue come modello di sostenibilità integrata: edifici a zero emissioni operative certificati LEED Gold e Wiredscore Platinum, pompe di calore, fotovoltaico da 1 MW, sistemi di illuminazione LED intelligenti e raccolta dell’acqua piovana. La mobilità è supportata da piste ciclabili, parcheggi per biciclette e colonnine di ricarica. Il progetto rientra nel Piano Aria e Clima del Comune di Milano come caso pilota per la carbon neutrality, in linea con la tassonomia UE.

Pensato per durare oltre il 2026, il Villaggio sarà il cuore giovane del nuovo quartiere. Oltre alle sei palazzine residenziali e alla riqualificazione degli edifici storici, verranno realizzati 40.000 mq di spazi pubblici e aree verdi, tre campi sportivi e piazze pensate come centri di aggregazione. Gli edifici richiamano la tradizione milanese delle case di ringhiera, con terrazze verdi che collegano le palazzine e creano luoghi di incontro.
Infine, il progetto sarà animato da un programma civico e culturale, forte dell’esperienza di BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, già gestita da Fondazione Riccardo Catella. Durante la presentazione, BAM ha portato in scena una performance di BAM Fair Play, parte dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, a conferma del ruolo del Villaggio come nuovo spazio di comunità e cultura.





