La società di progettazione Politecnica è tra le prime società ad aver adottato la progettazione BIM (Building Information Modelling), e utilizza Tekla Structures per molti dei suoi progetti. Tra quelli più recenti, uno dei più interessanti è il progetto per l'ampliamento della struttura ricettiva di prestigio denominata "Palazzo di Varignana Resort & Spa". Nel caso in esame Politecnica è stata incaricata dalla Società Palazzo di Varignana S.r.l. della redazione del progetto preliminare, definitivo, esecutivo e della direzione lavori per la costruzione di 44 nuove camere e suite connesse alla struttura ricettiva esistente. Per questo progetto Politecnica ha deciso di avvalersi del software Tekla Structures utilizzando la metodologia BIM.

L’elegante complesso è situato in località Varignana, piccola frazione del Comune di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. Nasce attorno all’elegante villa settecentesca della famiglia Bentivoglio, immersa nel paesaggio collinare bolognese dove si alternano declivi a uliveti e vitigni, campi arati e zone boschive.
L’idea progettuale nasce dal desiderio di rispettare la natura del luogo puntando particolarmente l’attenzione sul rapporto che la struttura ricettiva ha con il paesaggio e l’ambiente circostante garantendo le soluzioni più adeguate al massimo confort dei clienti. “Nell’assecondare la geomorfologia della collina – racconta l'Ing. Giovanni Gamberini, strutturista di Politecnica - si è pensato di realizzare tre volumi, posti a quote tra loro differenti, ma connessi mediante due tunnel aerei collegati dalla cima della collina con il nucleo del gruppo scale. La nuova edificazione consente di raggiungere i vani di distribuzione alle camere da cui si scende ai vari livelli del nuovo complesso”.

La struttura è in carpenteria metallica composta da pilastri tubolari riempiti di calcestruzzo armato. La geometria dei pali di fondazione segue l’andamento del terreno adattandosi al territorio. I tunnel che collegano i diversi corpi del complesso hanno un’estensione di 50 metri e sono ancorate a monte, concettualmente “libere” di scorrere verso valle. Attraverso queste due strutture si raggiungono i corpi scala e in fine i corridoi che conducono alle camere. I nuovi edifici sono volutamente tre per produrre le giuste interruzioni del costruito e riequilibrare l’ingresso della natura nei punti di rottura stessi tra gli edifici. "Con Tekla Structures abbiamo modellato tutto in BIM - precisa Giovanni Gamberini -: le casserature, le armature e il tracciamento delle casserature nello spazio con una particolare attenzione all’interconnessione tra i pilastri tubolari, le armature di platea e le gabbie di armatura dei pali di fondazione".

La percezione del nuovo manufatto è stato oggetto di una lunga indagine al fine di ridurne l’impatto e non creare distonie con il paesaggio circostante. "Sotto il profilo dello studio dell'impatto ambientale - spiega Giovanni Gamberini - è risultata fondamentale la modellazione tridimensionale e integrata con Tekla Structures in ambiente BIM. Dapprima per focalizzare con adeguata cura il rispetto della morfologia del luogo poi, dati i forti limiti urbanistici legati alle altezze e alle superfici, per controllare in modo costante i rapporti di altezze, estensioni e caratteristiche costruttive dell’edificio”.

In linea con la filosofia Open BIM, Tekla Structures supporta la certificazione IFC e garantisce l’interoperabilità del software permettendo quindi la perfetta collaborazione tra tutte le parti in causa e l’interazione tra i diversi progetti da quello architettonico a quello strutturale a quello impiantistico. Questa caratteristica nel progetto del Palazzo di Varignana Resort & Spa ha permesso un perfetto coordinamento di tutte le professionalità coinvolte nella realizzazione della commessa.