"A Merano ho trascorso la mia infanzia e adolescenza. Abitavo a meno di 3 minuti a piedi da dove oggi sorge l'Antonianum, e all'epoca non c'era accorra nessuna costruzione e noi bambini avevamo a disposizione un enorme spazio verde in cui giocare in mezzo alla natura incontaminata. Il prato, la natura, il nascondersi e il trovarsi sono tutti ricordi che ho cercato di incorporare nel nuovo progetto. Architettura e natura trovano qui il punto di fusione": così Roman Delugan, fondatore dello studio di architettura austriaco Delugan Meissl Associated Architects presenta il progetto per il complesso residenziale 397 Antonianum di Merano.

Sviluppato per rispondere ai requisiti dell'architettura verde e realizzato secondo gli standard del protocollo CasaClima A Nature, l'Antonianum comprende tre edifici sviluppati su tre livelli e occupati complessivamente 25 appartamenti di diversa metratura. Dieci, fra questi, hanno a disposizione un giardino privato; altrettanti un'ampia terrazza.
"I tre blocchi sono circondati da un’incantevole flora mediterranea che crea unità e al contempo funge da delimitazione avvolgendo l’intero complesso in un verde intenso e rilassante, in cui esso si inserisce anche da un punto di vista paesaggistico. Ne nasce un’autentica oasi abitativa nel verde", racconta l'immobiliare Pohl-Immobilien, committente del progetto.

Ciascuna residenza è stata progettata per poter usufruire di uno stretto contatto con la natura che circonda i tre edifici e che ne trae supporto. Una matrice geometrica composta da lamelle verticali e orizzontali che creano un pergolato continuo, infatti, circonda a diverse altezze – come fosse una rete di supporto – gli edifici, rispondendo a diverse funzioni: serve come impalcatura per le piante rampicanti; garantisce privacy agli interni degli appartamenti; contribuisce al corretto bilanciamento termico in caso di eccessivo irraggiamento permettendo però al sole di invadere gli spazi nei mesi freddi.
I giardini comuni vengono suddivisi in 5 aree: a nord il giardino boschivo, al centro la corte con le palme e la corte interna con gli olivi e a ovest l’angolo delle erbe e delle bacche commestibili. Tutti i vialetti vengono ombreggiati da pergolati verdi, che collegano tra loro le case del complesso a vari livelli. Ogni casa è dedicata a una pianta: così, gli abitanti della casa A rivolta a sud godono di una vista su una serie di olivi, la casa B è circondata da arbusti di arbuto, mentre nei giardini della casa C il melograno è il tema centrale.

Il riferimento dei progettisti è al modernismo californiano e al suo maestro Richard Neutra: edifici di geometria regolare e volumi semplici, spesso circondati o caratterizzati da griglie e scheletri in carpenterie metalliche.

Gli interni sono caratterizzati da impianti votati all'efficienza – fra il sistema di riscaldamento e raffreddamento integrati, l'impianto di ventilazione meccanica controllata e e sistemi demotici innovativi – e da una scelta dei materiali altrettanto mossa dalla volontà di garantire il contenimento dell'impatto ambientale dell'edificio. I vetri sono tripli, i solai interpiano sono realizzati con struttura multistrato per il corretto isolamento termo-acustico  – comprendendo anche l'attenzione verso i rumori di calpestio e gli allacciamenti all'acqua sono protetti contro il gelo.
Fra i servizi di cui usufruisce l'Antonianum, anche una razionale connessione ai mezzi di trasporto pubblico di Merano, il cui centro è raggiungibile anche a piedi.

"Diamo molta importanza agli spazi interni: vogliamo creare una grande struttura d’in-sieme dove i residenti si possano ritirare; l’intero complesso, però, deve diventare anche un luogo di incontro. E come per tutti gli altri immobili che portano la nostra firma, anche qui vogliamo che l’architettura rappresenti un valore aggiunto, un miglioramento di ciò che già esiste. Se si ottiene questo, cioè il raggiungimento e l’ampliamento della qualità, l’architettura è riuscita", conclude Roman Delugan.

Scheda del progetto
Superficie del sito: 4.588 m²
Area di progetto: 1.186 m²
Project Manager:Marinke Böhm-Kneidinger
Project Team: Michael Lohmann, Alex Pop
Committente: Pohl Immobilien
Executive planning: Elmar Unterhauser
Landscape Architects: Galabau KG des Nikolaus Messmer & Co.
Structural engineering: Pohl+Partner - Dr. Ing. Siegfried Pohl
Foto di: Oskar Da Riz, Oliver Jaist