Ogni anno dallo stabilimento Sanpellegrino di San Pellegrino Terme esce un miliardo e quattrocento milioni di bottiglie. Cinque milioni al giorno. La maggior parte di queste bottiglie contiene acqua. La stessa acqua che veniva imbottigliata per la prima volta più di un secolo fa. E la bottiglia di oggi contiene acqua che è piovuta trenta anni fa. Sì: il percorso che l’acqua compie attraverso la roccia della montagna alle spalle dello stabilimento dura trenta anni.
Quello di Sanpellegrino è un caso emblematico di inscindibilità tra territorio e azienda.
Lo stabilimento produttivo si trova all’ingresso del paese e occupa tutto lo spazio disponibile compreso tra il fiume Brembo e la montagna. L’intera struttura è stata edificata nel 1967, con criteri costruttivi ed estetici modernissimi per l’epoca, ma che oggi sono superati. Per questo motivo il Gruppo Nestlé, di cui Sanpellegrino fa parte, ha invitato quattro prestigiosi studi internazionali di architettura (Michele De Lucchi, Snohetta, BIG, MVRDV) a progettare una nuova flagship factory.

Né poche né semplici le richieste del committente. La nuova sede doveva:
-    Sorgere negli stessi spazi dell’esistente
-    Diventare un sito di produzione più efficiente dell’attuale
-    Essere ecosostenibile
-    Essere inserita in modo armonioso nel paesaggio
-    Essere “bella”, per il benessere dei dipendenti
-    Essere essa stessa strumento di comunicazione (appunto flagship), aprendosi al territorio e al visitatore-consumatore, al quale deve garantire una positiva esperienza di viaggio
-    Essere costruita senza mai interrompere la produzione industriale
-    Essere progettata e realizzata in rigoroso rispetto dei tempi e del budget stabiliti
Il 15 settembre scorso i concept dei quattro studi sono stati presentati sia all’azienda sia alla stampa e da subito Sanpellegrino ha annunciato che entro il 30 settembre due studi su quattro sarebbero stati selezionati per proseguire alla fase successiva.

I due studi “shortlisted” sono il danese BIG e l’olandese MVRDV.

Il concept proposto da Bjarke Ingels, il fondatore di BIG, vede come fil rouge l’elemento dell’arco, che si ripete lungo l’intero spazio. Il susseguirsi di archi consente, alla visione frontale, di avere la percezione di lunghissimi portici, attraverso i quali filtra la luce naturale. Alla visione laterale, invece, si coglie la trasparenza dell’edificio e la sua perfetta immersione nell’ambiente circostante.

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3SANPArchi coperti di verde ingentiliscono l’area di produzione e ancora archi delineano la piazza aperta al pubblico, al centro della quale è conficcata nel terreno una stele che consente al pubblico di visualizzare la conformazione dei diversi strati di roccia che l’acqua attraversa nei trenta anni che servono per farla arrivare nel bicchiere del consumatore.

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Il concept proposto da Winy Maas, cofondatore di MVRDV, propone come elemento iconico dell’intero progetto la stella, immagine da sempre legata al brand dell’acqua S. Pellegrino (l’etichetta della bottiglia non è mai cambiata).
Un edificio a forma di stella, più elevato rispetto al resto,  è il fulcro intorno al quale si sviluppa tutta la factory ed è il luogo dove sarà inserito l’experience lab.

7SANPLa stella permetterà anche di celebrare l’acqua: sarà water mirror (il tetto sarà coperto d’acqua e rifletterà il cielo) e water curtain (i lati vedranno scrosciare l’acqua e saranno rinfrescati).

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10SANPL’intera factory sarà strutturata ad archi e i materiali utilizzati esalteranno le trasparenze (nessuna soluzione di continuità con il territorio circostante) e la purezza (materiali bianchi e leggermente riflettenti), come trasparenza e purezza sono le caratteristiche dell’acqua S. Pellegrino.

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12SANPLe esigenze di espansione presenti e future della struttura potranno essere soddisfatte costruendo in verticale, data l’impossibilità di ampliamento orizzontale: un parcheggio sotterraneo, un piano aggiuntivo nell’edificio degli uffici, una lobby con soffitto a doppia altezza per convegni e per la socializzazione dei dipendenti.
13SANPIl Gruppo Nestlé ha previsto un investimento che si aggira intorno ai 90 milioni di Euro. I tempi di realizzazione dell’intero progetto non dovrebbero superare i tre anni, garantendo comunque la piena operatività della fabbrica durante l’intero periodo. A gennaio 2017 verrà comunicato il vincitore e svelato il project plan dettagliato.