Situata nella parte ampliata del cimitero di Eboli, in provincia di Salerno, la cappella realizzata per la famiglia Martucciello è un progetto avveniristico dello studio Bruno Architettura. La struttura è composta da un prisma a L e uno a C ruotato di 90 gradi rispetto al primo. Il prima a L, traslato verso l’esterno, è il volume in cui trovano posto i defunti. Questa conformazione permette alla struttura funeraria di vantare una doppia funzione: rappresenta sia un piccolo tempio privato per i parenti, sia un’edicola per i visitatori.


L’architetto Luca Bruno, titolare dello studio, descrivendo il progetto, cita le parole dell’austriaco Adolf Loos: “Se in un bosco troviamo un tumulo, lungo sei piedi e largo tre, disposto con la pala a forma di piramide, ci facciamo seri e qualcosa dice dentro di noi: qui è sepolto qualcuno. Questa è architettura”.

I materiali e la composizione dei prospetti sono stati studiati per comunicare con il visitatore che si trova dinnanzi a un monumento, realizzato per ricordare qualcosa - spiega l’architetto dello studio Bruno Architettura -. Nel dettaglio, il corten non trattato, bullonato alla struttura portante e il calcestruzzo a faccia vista ci ricordano il tempo: essi sono stati scelti per invecchiare, per mostrare a chiunque i segni e le cicatrici del tempo che passa, proprio come accade con il nostro corpo; al contempo, grazie a questa scelta, fare manutenzione alla struttura non diventa un impegno esasperante. Spesso il concetto di morte è legato a quello di ritorno alla terra, in questo caso non è così - continua Bruno -; si è preferito pensare alla morte come l’inizio di un viaggio verso l’alto, verso non luoghi ultraterreni: l’immagine rassicurante dell’anima leggera che ascende al cielo attraverso il filtro purificatore di lamelle in calcestruzzo”.

Queste caratteristiche sono visibili osservando i prospetti della cappella: i loculi non sono a contatto con il terreno, si staccano, restano sospesi come trampolini; il prisma a forma di C, intonacato di bianco, segno di purezza, svetta verso l’alto slanciando la struttura ed elevandola al cielo; le lamelle in calcestruzzo, posizionate in alto e accostate l’una all’altra parallelamente, formano un filtro.

La copertura trasparente rende il cielo (l’ideale “traguardo finale”) sempre visibile e, contemporaneamente, grazie alla propria inclinazione, permette il passaggio dell’aria generando così un flusso interno utile a evitare condense e muffe; infine, essa, raccoglie l’acqua piovana indirizzandola verso le grondaie in acciaio inox per lo smaltimento.

Scheda progetto

Luogo: Cimitero di Eboli (Salerno)
Progetto architettonico e strutturale: Bruno Architettura (Luca Bruno)
Collaboratori: Bruno Cirigliano, Romina Majoli, Dino Norma
Fotografie: Oriana Majoli
Impresa edile: Costruire s.r.l. - Battipaglia (Sa)
Anno di realizzazione: 2016