Caratteristiche generali e tecniche

Testo di: Ivan Coriani

Oggigiorno il progettista ha a disposizione una grande varietà di scelta fra tecnologie e materiali costruttivi, grazie alla possibilità di applicare il frutto di lunghissime ricerche che, in tanti anni, hanno permesso all'architettura di venir fuori dai limiti angusti di una tradizione costruttiva millenaria, in cui le pietre cavate in natura erano state investite del ruolo di protagoniste indiscusse nello scenario delle costruzioni abitative.
Accanto allo sviluppo di nuovi sistemi applicativi per i materiali tradizionali, nuove possibilità sono emerse grazie alla ricerca di materiali innovativi, e, specie negli ultimi anni, questo ha portato ad allargare gli orizzonti della progettazione e a produrre strumenti straordinari, in grado di potenziare al massimo la ricerca creativa, ma in una dimensione sempre più compatibile col rispetto della natura e con i problemi legati al contenimento dei costi, verso un continuo miglioramento delle prestazioni tecniche.
Ed è proprio nell'ambito di questa dimensione che si è materializzata la possibilità di riprodurre materiali d'origine naturale, quali sono le pietre, i marmi ed i graniti, ma soprattutto di metterli a disposizione dei progettisti, per indirizzare l'architettura verso scelte sempre più mirate e consapevoli, in grado di rispondere perfettamente alle esigenze funzionali, senza rinunciare al valore estetico, anzi studiate proprio per produrre bellezza attraverso architetture ricche di espressione sensoriale.

Frutto innanzitutto della ricerca e del lavoro, ma anche della capacità intuitiva unita alla volontà di concretizzare l'esperienza e le tecnologie acquisite nelle epoche passate, il sogno di toccare con mano le "pietre fabbricate" si è reso possibile grazie a studi approfonditi che, partendo dalla comprensione dell'inestimabile valore avuto dai materiali lapidei nell'architettura del passato, hanno rivelato la necessità di ovviare alle problematiche indissolubilmente connesse al loro impiego nella società moderna. Se gli imperatori romani, infatti, arrivavano a spedire i loro eserciti in lungo e in largo per conquistare i paesi in cui avevano sede i giacimenti delle rocce più belle e raffinate, con tutto il carico di difficoltà che ciò comportava, anche per la conquista delle cave ed il loro sfruttamento, oggi, in una dimensione in cui l'utilizzo della pietra con funzione strutturale è stato di gran lunga superato, anche l'impiego nelle rifiniture e nei rivestimenti crea non poche difficoltà, sia dal punto di vista economico che da quello ambientale.

I tempi stretti con cui i progettisti si trovano a dover realizzare e rifinire le loro opere, d'altronde, precludono la possibilità di impiegare materiali difficilmente trasportabili, mentre l'architettura moderna impone l'utilizzo di materiali leggeri, con elevate caratteristiche tecniche, ma comunque capaci di rispondere alle attese di occhi sempre più avidi di fascino e suggestioni.
Dalla volontà di far fronte da una parte agli inconvenienti e dall'altra alla sete di soddisfazione estetica, nasce l'idea di creare materiali nuovi e innovativi, in grado di riprodurre la bellezza delle pietre ricavate in natura, il fascino della loro dimensione tutta sensoriale, la sensazione di piacere che si trasmette mediante la loro consistenza fisica, tramite la vista e il tatto.

Un'impresa certamente non facile, ma intrapresa attraverso la comprensione dei tempi e dei modi con cui la natura ha innescato e modulato, in milioni d'anni, i propri processi, lavorando lentamente nel cuore della terra. È da qui che hanno avuto origine le tecnologie messe a punto per realizzare queste nuove pietre, tecnologie rispettose della natura, oggi in grado di dare vita, in tempi umilmente brevi, alle "pietre fabbricate", che in un gergo ancora più moderno si potrebbero definire "man-made stones", secondo un'ideologia che non è poi del tutto nuova, dal momento che gli stessi Romani, laddove non arrivavano col materiale di cava, si servivano di impasti realizzati con frammenti provenienti direttamente dalle cave, come è successo a Pompei.

Dunque oggi l'alternativa alle pietre ricavate in natura, oltre che a materiali prodotti tradizionalmente, come il cotto e la ceramica, è legata a materiali di nuovissima concezione, nati proprio per avere maggiore praticità d'impiego con migliori risultati e affidabilità nel tempo; si tratta di materiali di composizione naturale, realizzati mediante la miscelazione di minerali e sabbie sapientemente selezionati, che, opportunamente combinati tra loro e compattati, attraverso l'elevato calore sprigionato da potenti forni ispirati al concetto dei vulcani naturali, producono pietre con proprietà meccaniche superiori, caratterizzate da cromie e trame affascinanti, adatte ai tempi ed alle esigenze dell'uomo del terzo millennio.
Questo meraviglioso processo tecnologico, che rispetta con scrupolo ciò che la natura ci ha dato ed insegnato, unito alla continua ricerca di combinazioni cromatiche, finiture superficiali e varietà geometriche, permette oggi al progettista di avere a disposizione una vasta scelta di "pietre fabbricate" con cui realizzare ogni forma di rivestimento e superficie, in cui esprimere la propria creatività e capacità progettuale, garantendo soluzioni sempre adeguate ad ogni esigenza d'utilizzo dello spazio abitativo umano.

Estratto da "Le nuove pietre", Federico Motta Editore

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