Testo a cura di Davide Cattaneo

Case A.L.E.R. Residenze per anziani
Testo a cura di Davide Cattaneo

Luogo: via Giacomo Matteotti, Castenedolo, Brescia,
Italia
Committenza: A.l.e.r.
Brescia
Progettisti: Camillo Botticini, Giorgio
Goffi
Collaboratori: Germano Rovetta, Carlos
Dall'Asta
Progetto strutture: Gianmarco
Pinchetti
Progetto impianti: Tesis s.r.l.
Impresa
di costruzione:
Costruzioni Edili Divisione
Ambiente
Direzione lavori: Roberto Scarsi
Tempi
progetto:
2003 - 2004
Tempi di realizzazione: 2004
- 2005
Superficie costruita mq: 328,10
Volume
costruito mc:
817,00
Costo complessivo: 250.000,00
Euro
Fotografie: Giovanni Rasia dal Polo

Vedi la SCHEDA ARCHITETTO

Il contesto e l'impianto planimetrico

L'intervento si colloca all'interno di un piano di edilizia economica e
sperimentale promosso dalla sezione locale dell'ALER (Azienda Lombarda per
l'Edilizia Residenziale) nel comune di Castenedolo. Si tratta di un complesso
residenziale per anziani progettato dagli architetti Camillo Botticini e Giorgio
Goffi che si inserisce ai margini del centro storico dell'antico e tranquillo
borgo collinare a sud di Brescia.
La tipologia della committenza e il
conseguente quanto preventivato contenimento dei costi, hanno influenzato
necessariamente le scelte progettuali decisive. Un preesistente muro di pietra,
che delimitava la proprietà di un antico palazzo nobiliare, diventa elemento
regolatore dell'impianto planimetrico; lungo il suo sedime si sviluppa infatti
l'intero complesso che assume la particolare forma attuale determinata dal
tracciato della strada.
Proprio la presenza della strada ha orientato alcune
proposte verso una soluzione che prevede edifici con un carattere introspettivo
accentuato, testimoniato dall'assenza di affaccio diretto verso
l'esterno.
Una sequenza di cinque piccoli alloggi, tutti rigorosamente a un
piano, genera un complesso che affronta il tema tipologico del patio, prendendo
spunto dalle case mediterranee ma con riferimenti espliciti all'edilizia rurale
lombarda. L'uso del mattone e della malta colorata stilata a raso per le
murature e del larice siberiano per i blocchi dei depositi e per le pensiline ne
sono una testimonianza evidente.
Gli alloggi si sviluppano generando due
piccole corti interne a cielo aperto: la prima consente al soggiorno vetrato di
aprirsi verso lo spazio esterno generando una continuità visiva e fisica tra
interno ed esterno e dilatando lo spazio; la seconda si apre invece verso un
piccolo bagno e la camera.
Una pensilina connette copertura e piano
orizzontale staccandosi dal suolo e identificando il fronte su strada. Il nastro
ligneo esprime la propria continuità attraverso il confronto con cubici blocchi
lignei che si sviluppano in sequenza lungo questa direttrice e diventano un
filtro per la corte interna. Questi parallelepipedi rivestiti in legno e
destinati a piccoli depositi, sono leggermente sospesi dal basamento sul quale è
costruito l'edificio e diventano presenza significativa perché collocati in
corrispondenza degli ingressi. Le linee nette e decise del basamento e della
pensilina incorniciano le murature di mattoni in laterizio faccia a vista,
nascondendo le aperture dei patii e la leggera inclinazione delle coperture.
L'assoluta semplicità di questi elementi, accostati secondo proporzioni molto
attente e calibrate, e l'armonico rapporto tra i materiali, contribuiscono ad
elevare la qualità compositiva e materica dell'insieme, ancor più signigficativa
in considerazione del carattere  "popolare" dell'intervento.

Tipologia degli alloggi e materiali utilizzati

Ciascun alloggio presenta le medesime caratteristiche tipologiche: due vani
più servizi e due piccoli patii, uno di ingresso ed  un secondo sul quale
si aprono il  soggiorno ed il bagno. L'unica eccezione è rappresentata
dall'alloggio sul lato sud dotato di giardino più grande e organizzato con 
una diversa disposizione dei vani.
Protagonista dell'interno è senza dubbio
il soggiorno-cucina; la grande vetrata che lo chiude sul lato corto (nord)
coperto e la pensilina consentono di dilatare lo spazio sul patio di
ingresso.
Il portico a sbalzo che caratterizza il fronte è stato realizzato
in calcestruzzo e rivestito con assi di legno avvitate su magatelli, anch'essi
in legno.
La longitudinalità della pensilina è scandita da quattro blocchi
cubici (dimensioni 2,4 x 2,4 x 1,6 m) su un lato lungo ed uno su quello breve; i
blocchi, staccati dal pavimento, poggiano su uno sbalzo di calcestruzzo e sono
sostenuti da una struttura metallica su cui si avvitano le assi in larice
siberia di chiusura. La continuità dei materiali coinvolge alnche il piano di
calpestio del portico, anch'esso con assi in larice (150 x 15 x 2 cm di
spessore).
Nella parte superiore la pensilina è stata rivestita da una doppia
guaina ardesiata e completata da una scossalina di alluminio naturale che
ricopre tutti i bordi murari.
I materiali della tradizione si esprimono anche
nel paramento murario in mattoni trafilati della fornace di Fosdondo assemblati
con malta idraulica naturale impastata con pasta di mattone e stilata a raso. I
mattoni rivestono solo una parte della superficie muraria, il resto è stato
intonacato.
Gli accessi vengono evidenziati da una rampa a lunghezza
variabile (che copre il dislivello di 60 cm tra il basamento dell'edificio e la
quota del suolo) completata da un parapetto in tubolare metallico con sezione
quadrata zincato e verniciato di grigio argento.
Un pannello isolante tipo
Sapisol composto da due strati di abete con all'interno poliestirene viene
impiegato nella copertura; superiormente è rivestito da un duplice strato di
guaina e da lastre di cemento colorate di rosso. Le pareti sono realizzate con
struttura mista di calcestruzzo (12 cm), laterizio (8 cm)  e pannello
esterno di poliestirene.
Il pavimento è rivestito da parquet industriale di
larice siberia mentre i serramenti sono realizzati in profilato di alluminio
verniciato di grigio argento chiaro con aperture  a scatto incassate nei
montanti.

Finiture e impianti

Gli interni degli alloggi sono tutti intonacati e tinteggiati con idropittura
lavabile di colore bianco.
Un pavimento industriale in blocchetti legno di
rovere di larghezza pari a 200 mm, è stato posato nella zona giorno e nella zona
notte, incollato su sottofondo cementizio lisciato e frattazato fine e ben
livellato. Piastrelle in monocottura con superficie smaltata e colori chiari
sono utilizzate nel
pavimento e nel rivestimento del bagno.
Tuti gli
appartamenti sono dotati di impianto di riscaldamento autonomo costituito da una
caldaia posizionata esternamente dal quale partono le tubazioni (in acciaio
coibentato) per il collettore complanare dal quale partono invece le tubazioni
di distribuzione in rame preisolato.
Radiatori a piastra in alluminio
preverniciati in colore bianco sono collocati all'interno degli ambienti.
Dall'acquedotto comunale l'acqua arriva al contatore (situato in apposita
nicchia contatori o da apposito pozzetto) dal quale viene distribuita agli
utilizzi. Un filtro antisabbia a valle del contatore e un tronchetto magnetico
all'interno degli appartamenti evitano il deposito di calcare sulle tubazioni
dell'impianto e sugli utilizzi.