COSTRUENDO IL MUDI
I progetti finalisti del concorso internazionale per il nuovo museo degli Innocenti
Fino al 30 gennaio 2009
Firenze
   

In corso di svolgimento a Firenze la mostra "Costruendo il MUDI" che presenta
i dieci progetti finalisti del concorso internazionale di progettazione e
allestimento del nuovo museo degli Innocenti, tra i quali è risultato vincitore
il progetto presentato dal Gruppo Ipostudio con l'Architetto Pietro Carlo
Pellegrini.
La manifestazione è promossa dall'Istituto degli Innocenti in
collaborazione con: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza
per i Beni Architettonici Paesaggistici, Storici, Artistici  ed
Etnoantropologici per le Province Firenze, Pistoia, Prato e Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
museale della città di Firenze, Assessorato alla Cultura della Regione Toscana,
Università degli studi di Firenze, Facoltà di Architettura.

La mostra racconta le tappe già raggiunte nella realizzazione del MUDI, il
nuovo museo degli Innocenti avviato nel 2004. Il percorso di nascita e
definizione del museo fiorentino viene illustrato attraverso pannelli e video
sistemati nel percorso espositivo che è allestito dal Loggiato esterno, ai
cortili monumentali degli Uomini e delle Donne, fino all'interno dell'attuale
galleria museale e nelle sale recuperate del Coretto.
Qui, negli spazi
originariamente dedicati alla preghiera e alla devozione femminile - da cui ora
si apre la vista sulla volta a capriate brunelleschiane della Chiesa di Santa
Maria degli Innocenti e sulla controsoffittatura barocca - sono esposte due
opere recentemente restaurate: Incoronazione della Vergine e santi (1460) di
Neri di Bicci  e Madonna col Bambino e santi (1493) di Piero di Cosimo. Il
restauro dell'opera di Neri di Bicci è stato finanziato dalla Fondazione Getty
di Los Angeles ed eseguito da Elizabeth Wicks, Nicoletta Fontani e Roberto Buda,
sotto la Direzione della Soprintendenza di Firenze, Brunella Teodori e Bruno
Santi, mentre quello dell'opera di Piero di Cosimo è stato realizzato in proprio
da Restauri Dipinti Studio 4 srl. Sponsor principale della manifestazione è
Thales Italia che ha anche realizzato i sistemi di sicurezza dell'esposizione
delle opere restaurate.

All'inizio del Quattrocento gli ideali umanistici trovarono concreta
espressione nello Spedale degli Innocenti, primo luogo dedicato esclusivamente
alla cura e all'istruzione dei fanciulli abbandonati. L'Istituto, che non ha mai
interrotto la propria attività a favore di bambini e adolescenti, vuole ora
realizzare un museo innovativo, capace di contribuire alla diffusione della
cultura dell'infanzia attraverso la valorizzazione del proprio eccezionale
patrimonio storico e artistico.
Lo Spedale dei fanciulli sorse
dall'innovativo progetto di Filippo Brunelleschi che ha segnato l'avvio del
Rinascimento a Firenze. E l'architettura contemporanea è chiamata a misurarsi
con la struttura rinascimentale e le molteplici attività oggi ospitate
dall'Istituto per realizzare nuovi spazi espositivi, nuovi accessi, abbattimento
delle barriere architettoniche e funzioni rispondenti alle moderne esigenze. Il
MUDI triplicherà lo spazio del percorso museale e dei servizi per il pubblico,
passando dai 350 mq dell'attuale Galleria a una superficie di oltre 1000 mq.

Per la progettazione e il nuovo allestimento del nuovo museo degli Innocenti
è stato indetto un concorso internazionale al termine del quale sono risultati
finalisti i seguenti studi i cui progetti sono ora esposti: Gruppo Prof.
Architetto M. Albini, Gruppo J. F. Bodin, Gruppo Architetto G. Brugellis, Gruppo
Ferrini Stella Architetti Associati, Gruppo Fondarius Architecture, Gruppo
Ipostudio con Architetto P. C. Pellegrini, Gruppo Natalini Architetti, Gruppo
Architetto David Palterer, Gruppo Ricci e Spaini Studio di Architettura, Gruppo
SPTA Architetti.
Vincitore del concorso è risultato il Gruppo Ipostudio con
l'Architetto Pietro Carlo Pellegrini.
La decisione è stata presa
all'unanimità dalla giuria composta da: Cristina Acidini, Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale di Firenze,  Marcello Balzani, Università di Ferrara Dipartimento
di Architettura, Anna Maria Bertazzoni, Istituto degli Innocenti, Claudio
Rosati, Regione Toscana, Assessorato alla Cultura,  Francisco Sanin,
Syracuse University, School of Architecture USA.

Gli interventi per l'esecuzione del MUDI inizieranno nel 2009 e si
articoleranno nell'arco di due anni per lotti funzionali, compatibilmente con il
mantenimento delle attività dell'ente e la disponibilità delle risorse
finanziarie.
Dal 2004 ad oggi, per i primi interventi di conservazione e
restauro legati al progetto del MUDI, l'Istituto ha investito un 1 milione e 200
mila euro. La realizzazione del progetto vincitore avrà un costo complessivo
stimato in 3 milioni di euro per recupero di ambienti, nuovi impianti e
allestimenti. Per questi lavori l'Istituto ha già stanziato 1 milione di euro e
prevede di ottenere ulteriori mezzi attraverso alienazioni e finanziamenti in
via di definizione.

Di seguito presentiamo il testo della relazione del progetto vincitore.

"Se l'umanità raggiungesse uno stato d'equilibrio, non vi sarebbe più
storia"
(Raymond Queneau).

Le architetture, tutte le architetture sono in continuo divenire.
Mutano
ogni giorno per effetto dello scorrere del tempo; si modificano per effetto di
interventi realizzati dagli uomini.
Obiettivo principale del progetto è
quello di far scoprire l'enorme patrimonio culturale, artistico, monumentale e
storico-archivistico che si racchiude all'interno delle mura dell'Istituto degli
Innocenti, ma anche le attività e le iniziative
che quotidianamente vi si
svolgono.
Attualmente la struttura "architettonico_organizzativa" è
costituita da un insieme complesso e articolato di funzioni anche apparentemente
lontane tra loro, in realtà unite dal sottile filo rosso del tema dell'infanzia
e della maternità.
L'Istituto degli Innocenti è un corpo vivo e vitale che
opera all'interno di una struttura architettonica che rappresenta senza dubbio
uno degli esempi più mirabili dell'architettura del Rinascimento, quantunque
abbia subito nei secoli una serie di controverse trasformazioni.
Un corpo
vivo e vitale che opera da quasi sei secoli avendo come punto di riferimento i
bambini e le bambine.
La filosofia di fondo del progetto rappresenta anche
una scommessa: quella di far convivere, all'interno della stessa struttura
architettonica, sia i percorsi museali che la sua vita quotidiana

UNO SPAZIO ACCESSIBILE AI DEBOLI
Il progetto tende a mettere in evidenza
e, tutt'al più, disvelare, portare alla luce, accentuare tutto ciò che è, ad
oggi, nascosto e soprattutto che è rimasto nascosto, per secoli, nei confronti
della città.
Nel frattempo, i bambini e le bambine, le mamme, gli operatori,
gli addetti, continueranno a vivere, operare e giocare nella struttura stessa
incrociandosi, sfiorandosi e sovrapponendosi con i turisti e i visitatori.
Un
difetto macchia però le qualità generali di questa struttura, e questo segno si
è allargato dal momento in cui, negli ultimi decenni, è aumentata la sensibilità
generale verso il tema dell'accessibilità: questa struttura, per sua natura
aperta e disponibile, non è accessibile facilmente alle persone che, a vari
livelli e gradi, sono portatori di disabilità varie.
Questo fatto è dovuto ad
una ragione oggettiva: la presenza del "podium" sul quale sorge la struttura, se
rende ancora più affascinante, con la famosa scalinata, la presenza del
porticato leggero ed elegante che ne fa una delle più belle piazze del mondo,
contemporaneamente realizza l'oggettiva impossibilità di accedere alla
struttura, rendendola inaccessibile ai deboli.
Obiettivo principale del
progetto è rimuovere questa macchia con un gesto unitario e deciso: l'invenzione
di un nuovo accesso per tutti, gestanti,anziani, genitori con carrozzine,
disabili che, direttamente dalla piazza, possano facilmente accedere a tutti i
luoghi della struttura.
Questa determinazione e la volontà di lasciare il più
possibile inalterata l'immagine del complesso monumentale ci ha portato alla
scelta di realizzare l'accesso principale al MUDI dalla porta del Cortile delle
donne.
Dal nuovo accesso scendendo di poco più di un metro sarà possibile
giungere a una grande hall dalla quale avrà inizio la visita al nuovo MUDI
riappropriandosi di tutto il livello seminterrato che sarà riqualificato come
nuovo spazio espositivo.
Il nuovo intervento, oltre a semplificare il sistema
degli accessi e risolvere  con un unico gesto l'intera accessibilità del
MUDI, renderà inoltre realizzabile la volontà di far scoprire alla città due
luoghi molto importanti finora nascosti: quello che fino ad oggi è solo un
seminterrato e che potrà diventare anch'esso un piano vivo e vitale del MUDI e
quello che fino ad oggi quasi nessuno conosce e da cui si gode una delle più
spettacolari viste di Firenze e della sua cupola, il Verone, caffè letterario
pensato come luogo di incontro e di scambio culturale aperto alla città.

Costruendo il MUDI
Firenze, 14 dicembre 2008 - 30 gennaio
2009
Orario: 8.30 - 19, domenica e festivi 8.30 - 14, chiuso il 25 dicembre
2008 e il 1 gennaio 2009.
Istituto degli Innocenti, Piazza Santissima
Annunziata 12, Firenze
Tel. + 39 055 2037328
e-mail: info@istitutodeglinnocenti.it
www.istitutodeglinnocenti.it