Un progetto di recupero architettonico e distributivo che ha coinvolto un intero Borgo nei pressi di Matera, città Patrimonio dell’Umanità e Capitale Europea della Cultura per il 2019. Il progetto generale ed esecutivo, guidato dall’architetto Cosimo Dell’Acqua, trova il suo epicentro nell’Aquatio Cave Luxury Hotel & SPA, un albergo diffuso a cinque stelle costituito da 35 camere distribuite su sei livelli che si collocano su un costone del rione “Sasso Caveoso” di Matera, nella contrada denominata Conche risalente al XIII secolo.
Il recupero architettonico è stato possibile anche grazie alla tecnologia VRV di Daikin con recupero di calore, utilizzata per climatizzare e rendere confortevoli gli ambienti dell’hotel, consentendo così alla comunità di Matera e agli ospiti di usufruire di un intero Borgo altrimenti destinato all’abbandono.

Un albergo diffuso in un contesto altamente vincolato come quello di Matera ha richiesto un attento lavoro da parte dei progettisti per provvedere alla climatizzazione degli ambienti. Sono state utilizzate tecnologie e innovazioni che potessero essere integrate nell’architettura e che potessero rispondere alle diverse esigenze in tema di controllo dell’umidità e comfort ambientale. I sistemi Daikin che sono stati installati si contraddistinguono per tecnologia e alta efficienza energetica, in grado di minimizzare i consumi energetici e l’impatto ambientale e di integrare gli impianti con fonti rinnovabili di energia in un contesto caratterizzato dall’assenza di spazi esterni.
Allo scopo di minimizzare l’impatto estetico degli elementi dell’impianto di climatizzazione, sono stati adottati degli schermi bianchi per l’alloggiamento di terminali, che ricordano nel colore il latte di calce con cui i materani sanificavano gli interni delle loro abitazioni-grotta. Tali schermi sono elementi funzionali alla distribuzione degli spazi e degli impianti, inseriti con la volontà di evitare che le necessità impiantistiche andassero a intaccare la superficie delle pareti e delle volte presenti nei locali prevalentemente scavati. A tal fine gli impianti sono stati realizzati tutti sotto-quota pavimento, ad esempio un’ampia botola, coperta con palanche di legno recuperate dal cantiere e posta all’ingresso del ristorante, nasconde la presenza di un vano tecnico.
La scelta è caduta su un sistema centralizzato a espansione diretta VRV Daikin con minimizzazione delle apparecchiature esterne per garantire la riduzione dell’impatto visivo, e su una tecnologia a recupero di calore con produzione integrata di acqua calda sanitaria costituita da un unico impianto per far fronte a tutte le esigenze termo/frigorifere della struttura, al fine di garantire l’indipendenza della modalità di funzionamento di ogni singolo locale.

Vista l’assenza di spazi tecnici per l’installazione di pannelli solari termici, la fonte rinnovabile è comunque assicurata dal sistema di recupero del calore di condensazione delle unità in raffrescamento e riscaldamento dell’acqua a uso sanitario, con un conseguente grande risparmio energetico. Per supplire alla necessità di integrazione architettonica e tecnologica dei terminali ambiente, sono state utilizzate unità interne fan coil a pavimento da incasso con rivestimento realizzato in armonia con gli arredi delle camere. Per garantire la qualità dell’aria sono stati utilizzati recuperatori di calore entalpici e macchine per la ventilazione meccanica controllata che consentono l’immissione controllata della corretta portata di aria di rinnovo con recupero energetico sull’aria espulsa. In particolare, per il benessere termo/igrometrico è stata adottata una soluzione di compromesso data l’impossibilità di inserire sistemi di trattamento aria in un contesto architettonico caratterizzato dall’assenza di spazi per posizionamento di apparecchiature e canalizzazioni ingombranti. Il recuperatore di calore in funzionamento invernale consente così l’immissione di aria con minore umidità assoluta, mentre in funzionamento estivo permette l’introduzione di un giusto grado di umidità assoluta in abbinamento alle caratteristiche deumidificanti delle unità.
L’adozione di un impianto centralizzato a espansione diretta caratterizzato da ridotte dimensioni delle unità e delle componenti ha permesso di risolvere le problematiche legate alla riduzione dell’impatto architettonico e all’assenza di spazi installativi. La tecnologia a recupero di calore ha consentito l’utilizzo di un’unica macchina per far fronte a tutte le esigenze termo/frigorifere della struttura. Le caratteristiche estremamente peculiari dei locali da climatizzare hanno richiesto l’assoluta indipendenza delle singole unità interne in termini di modalità heating/cooling: il sistema di climatizzazione VRV a recupero di calore ha permesso di garantire questa indipendenza con una tecnologia poco invasiva e ingombrante. La funzione di recupero del calore di condensazione ha permesso di massimizzare le prestazioni energetiche dell’impianto risolvendo nel contempo la problematica dell’integrazione con fonti rinnovabili di energia.