Nel 2011 lo studio di progettazione guidato da Josep Lluis Mateo, vincitore di un concorso internazionale, viene incaricato di realizzare DWELLINGS, un complesso residenziale di 104 appartamenti nella periferia di Tolosa. L’intervento si inserisce all’interno del Zac Andromède (Zones d’Aménagement Concerté), un vero e proprio ecoquartiere ancora in fase di completamento che, attraverso la concertazione tra attori pubblici e privati, prevede la realizzazione di 4000 alloggi, 175.000 m2 di uffici e 11000 m2 di spazi commerciali e servizi all’interno di 70 ettari di verde. La nuova zonizzazione limita la superficie impermeabile e favorisce le piantumazione per ridurre l’effetto “isola di calore” generato in città da cemento e asfalto e persegue l’obiettivo della differenziazione funzionale, sociale, tipologica.

o_model
Il plastico mostra i volumi dei quattro edifici e l'idea di dar forma all'isolato con percorsi, portici e recinzioni

Dalla planimetria emerge la chiara volontà di definire un nuovo isolato per promuovere il ruolo dell’urbanità e determinare spazi in grado di ricucire trame e tessuti di relazione, capaci di dare identità a un luogo suburbano posto tra l’aeroporto cittadino e il fiume Garonna. Per lo studio catalano, il luogo rappresenta sempre un riferimento a cui il progetto si deve ancorare anche attraverso il vuoto: i confini, la luce e lo spazio costruito devono facilitare il senso di appartenenza dei futuri abitanti. L’isolato però non è circondato da cortine edilizie continue, ma da quattro edifici indipendenti, solo in parte connessi da porticati e recinzioni. Quattro volumi compatti e identificati da rivestimenti di diversi materiali. Due blocchi, A e C, definiscono gli angoli, l’edificio intermedio, B, funge da filtro tra il parco Pinot e la corte interna e quello più basso, D, completa la cortina come un recinto. l mattoni di argilla dalla tipica colorazione rosa della città di Tolosa sono sostituiti da un paramento di gres bianco e nero per sottolineare il carattere urbano del complesso ma anche per caratterizzare il nuovo insediamento - distante dalla città storica - come una “nuvola di pixel”, un insieme di punti che danno forma a un volume.

o_sezione
Sezioni trasversali

Consapevoli delle nuove esigenze dell’abitare, i progettisti hanno realizzato gli alloggi del DWELLINGS con una pluralità di tagli e tipologie in grado di riproporre la complessità della società contemporanea. Edifici dove gli spazi domestici garantiscono una buona qualità di vita grazie ad ampie terrazze aperte verso sud che fungono da estensione dello spazio soggiorno e privilegiano la vista sul verde.

Il corpo A segue l’andamento del viale Andromeda diretto verso l’aeroporto cittadino ed è caratterizzato dall’imponente vuoto del porticato centrale che sottolinea l’accesso all’intero complesso residenziale. Sulle sue facciate prevale il colore nero e si alternano finestre a nastro a nord-ovest, logge verso il giardino e ampie terrazze a sud-est. Esso è formato da otto alloggi per piano, con doppio affaccio, distribuiti da due corpi scala accessibili dal grande porticato. Nel corpo B il colore prevalentemente bianco delle piastrelle che rivestono i pannelli prefabbricati di calcestruzzo sul fronte sud-ovest si contrappone al rivestimento di zinco della facciata opposta segnata solo da piccole aperture con imposte pieghevoli. Qui un unico corpo scala distribuisce alloggi di diverso taglio che variano secondo il piano. Il corpo C è rivestito da piastrelle di colore bianco e nero in uguale proporzione e si apre a ventaglio su via Auriol per formare profonde terrazze a sud-est. Nel corpo D, più basso e completamente rivestito di legno, si trovano alloggi duplex o triplex con giardini privati al piano terra che confinano con il giardino semipubblico.

I quattro blocchi sono collegati da un percorso longitudinale di ghiaia e da camminamenti secondari di legno che si snodano nello spazio vuoto della corte centrale dove si incontrano materiali e specie arboree tipiche delle rive della Garonna: la terra, la ghiaia, i sassi, i fiori e le betulle. L’attacco al suolo degli edifici è sottolineato dal calcestruzzo grezzo, mentre tutte le coperture sono rivestite con pannelli di zinco per creare una superficie luminosa e unitaria e sono fortemente inclinate fino a raggiungere l’altezza del corpo più basso, dove si trovano i pannelli solari che forniscono l’energia per riscaldare l’acqua calda dell’intero complesso. Gli alloggi sono classificati a basso consumo energetico e cercano di garantire l’orientamento migliore di ogni appartamento con il doppio affaccio e la ventilazione trasversale.

ARCHITECTURAL DESIGN
Josep Lluis - Mateo Arquitectura
CLIENT
Kaufman & Broad
STRUCTURAL ENGINEERING
Boma Inpasa
LANDSCAPE
Manuel Colominas
CONSTRUCTION PERIOD
2012-2013
SURFACE
13,628 m2
COST
10.3 milion euros
FOTOGRAFIE
Adria' Goula, Luc Boegly

Per visualizzare l'articolo completo pubblicato su Arketipo 96