Autore: Roberto Bologna, Carlo Terpolilli
Collana: Titoli vari
Pagine: 408
Prezzo Euro: 85,00
ISBN:978-88-6116-467-3
Nella società contemporanea, nel mondo occidentale siamo
stati abituati a considerare separati gli stati di "normalità" e
stabilità rispetto a quelli di "emergenza" o instabilità. La ragione
di questo va sicuramente ricercata in quell'insieme di fattori che hanno
prodotto sviluppo e benessere, determinando stati di stabilità sempre più
lunghi nel tempo, tali da poter essere percepiti come "normalità", a
fronte della condizione di emergenza che è riconosciuta invece come
estranea,come incidente di percorso. Tuttavia, basta guardare intorno a noi, e
indietro nel tempo, per capire che queste due situazioni, concepite appunto
separate, spesso si intrecciano oppure si capovolgono nei tempi di durata, che
si manifestano più lunghi ed endogeni per gli stati di emergenza e più brevi
per quelli di normalità. In molti paesi l'emergenza appare addirittura una
condizione di vita normale. Al di là del sentire comune, la realtà risulta
quindi molto cambiata; l'emergenza oggi appare sempre di più come condizione
presente nella nostra cultura e i cambiamenti in atto nelle società
occidentali, innescati paradossalmente proprio dallo sviluppo, portano la
cultura contemporanea a confrontarsi con nuove categorie di pensiero. Il volume
rappresenta la raccolta degli atti del Workshop "Architetture Con
Temporaneità, Emergenza del Progetto, Progetto dell'Emergenza" tenutosi a
Firenze nel novembre 2003. Il Dipartimento di Tecnologie dell'Architettura e
Design "Pierluigi Spadolini" dell'Università degli Studi di Firenze,
in collaborazione con i Dipartimenti dell'area della Tecnologia e del Design
delle Facoltà di Architettura italiane e della Protezione Civile, ha
organizzato una manifestazione sul tema "emergenza del progetto - progetto
dell'emergenza" nel particolare contesto dell'emergenza abitativa a
seguito di catastrofi naturali. Il testo evidenzia la relazione e la
reciprocità che esiste tra progetto ed emergenza: da un lato, il ruolo e il
contributo specifico e disciplinare del progetto e della cultura architettonica
nell'affrontare le condizioni di emergenza e dall'altro, il contributo che la
condizione di emergenza, come fenomeno, può dare alla cultura progettuale nel
ripensamento dei propri metodi e dei propri strumenti.
Il testo si propone come punto di riferimento disciplinare
al fine di:
a) sollecitare il confronto diretto sulla realtà dell'area
della progettazione architettonica e del design, e sul ruolo della tecnologia,
relativamente a metodi di ricerca scientifica e programmi didattici, attraverso
l'esperienza condotta dagli studenti provenienti dalle diverse sedi
universitarie;
b) proporre un rinnovato ruolo strategico del progetto
architettonico sia da un punto di vista teorico che applicativo, partendo
dall'innovazione del processo che organizza e definisce un sistema di strumenti
e di risorse, e consentendo l'innovazione necessaria alla risoluzione di
problematiche in regime di complessità e al superamento della dicotomia tra
Tecnologia e Architettura;
c) stimolare una riflessione su una problematica, oggi in
Italia di interesse comune e pressante, quale quella dell'emergenza abitativa,
in termini di organizzazioni, progetti e prodotti, evidenziando le potenzialità
e le capacità del settore tecnologico, di matrice accademica, di agire anche in
rapporto con le istituzioni pubbliche di governo del territorio e con le forze
produttive che operano nel mercato delle costruzioni a livello di semilavorati,
componenti e sistemi.
Sono presenti nel volume, oltre ai contributi relativi alla
ricerca dei singoli dipartimenti nel campo delle tecnologie leggere, i
risultati progettuali del workshop su dieci aree campione con elevato rischio
sismico. Inoltre sono presenti diversi rapporti scientifici sul tema della
temporaneità, dell'emergenza e delle tecnologie innovative.
Sommario:
P. Felli, Emergenza del progetto-Progetto dell'emergenza:
come e perché - C. Terpolilli, Temporaneo e transitorio nell'architettura
contemporanea - R. Bologna, Transitorietà e reversibilità negli interventi per
l'emergenza abitativa - E. Galanti, L'esperienza del Dipartimento di Protezione
Civile Nazionale e gli indirizzi strategici per gli insediamenti temporanei -
Interventi: R. Del Nord, Il ruolo dell'università nella ricerca e nella
formazione e il contributo dell'area tecnologica della facoltà di architettura.
P.A. Cetica, Progetto dell'emergenza e risorse tecniche dell'architettura. R.
Palumbo, Area tecnologica e approccio metodologico nel progetto per
l'emergenza. T. Franci, Le politiche di intervento nella Regione Toscana. D. La
Penta, Impresa e responsabilità civile - Conferenze: M. Imperadori,
Architetture d'emergenza. Tre casi di edifici industrializzati realizzati da
Dubosc & Landovski e Atelier 2.
L'emergenza abitativa post terremoto secondo Shigeru
Ban. R. Bologna, Il "bando" del laboratorio progettuale - Contributi
delle sedi universitarie: Università degli Studi di Camerino,
L'archinaturfurnitecturehouse. Università degli Studi di Ferrara,
Infrastrutture polifunzionali per l'emergenza nell'area Rivana a Ferrara.
Università degli Studi di Firenze, Tra cielo. e terra. Università degli Studi
di Genova, Il SISTEMA+. Politecnico di Milano, L'emergenza del
costruito.Lineamenti e tecnologie di un'architettura con-temporanea. Università
degli Studi di Napoli "Federico II" e Seconda Università degli Studi
di Napoli, L'energia della solidarietà. Università degli Studi di Palermo,
Modulo abitativo C.A.S.A. Università degli Studi Mediterranea di Reggio
Calabria, Metodo e progetto nella temporaneità dell'abitare. Università degli
Studi di Roma "La Sapienza" - "Valle Giulia", Un modo di
pensare l'emergenza