Fern- und S-Bahnhof Berlin-Spandau |
Progettista: Meinhart von Gerkan, Hubert Nienhoff La stazione di Berlin-Spandau è costruita in una zona leggermente periferica della capitale tedesca, non lontana dal municipio e dal centro storico di Spandau. Si tratta di una piccola stazione di transito per treni nazionali e regionali che funge nello stesso tempo da capolinea della metropolitana sopraelevata, diretta verso il centro di Berlino. Allo stato attuale, è circondata da assi stradali di grande traffico e da una vasta area adibita a parcheggio per autovetture. La scala molto ridotta dell'intervento non permette di risolvere in modo adeguato il rapporto con lo spazio urbano circostante: il fabbricato ricuce i due lembi di città divisi dalla ferrovia senza dare unità all'intera area adiacente, estremamente frammentaria e dilatata. L'edificio forma un semplice luogo di passaggio e di sosta al coperto con, al piano della città , una galleria trasversale di attraversamento della linea ferroviaria e di collegamento della Seegefelderstrasse con il parcheggio retrostante, e, al piano del ferro, una lunga galleria dei treni in acciaio e vetro disegnata da quattro eleganti arcate di copertura della fascia dei binari esistenti. Rispetto all'intervento realizzato, il programma del concorso organizzato nel 1993 dalla Deutsche Bahn per il Berlin-Spandau Fernbahnhof era molto più vasto e complesso. In risposta a tale programma, i tre progetti vincitori - di Santiago Calatrava, Fabio Reinhart e Meinhard von Gerkan - proponevano la costruzione di uno o più edifici destinati a ridisegnare l'intera area ferroviaria delimitata dalla Seegefelderstrasse e dal Brunsbüttelerdamm, compresa la vasta zona attualmente occupata dai binari morti e dal piazzale utilizzato come parcheggio delle autovetture. Lungo i due assi stradali era proposto un vero e proprio quartiere con nuovi edifici adibiti a uffici e ad abitazioni, centri commerciali e spazi destinati a parchi e giardini. Veniva così disegnato un doppio fronte urbano unitario che fungeva sia da elemento di ricucitura delle due parti di città divise dalla ferrovia sia da nuovo polo di sviluppo dei quartieri adiacenti. Per il fabbricato viaggiatori, Calatrava suggeriva uno sdoppiamento dei corpi di fabbrica in due elementi in linea paralleli e la creazione, tra essi, di una nuova piazza alberata posta dirimpetto ai binari. Un'alta copertura in ferro e vetro, a immagine della galleria dei treni realizzata nella stazione dell'Oriente a Lisbona, faceva da sfondo alla piazza e disegnava una nuova galleria sostenuta da un basamento dell'altezza di due piani, in cui era previsto il sottopassaggio pedonale. Reinhart proponeva invece un percorso pubblico articolato all'interno di un'edificazione più compatta in cui si aprivano piazze e cortili disegnati da imponenti facciate in mattoni. Sei torri, sempre in mattoni, caratterizzavano la zona di copertura dei treni, a ricordo dei progetti futuristi delle stazioni di Sant'Elia. Tali torri indicavano i punti di risalita dal sottopassaggio ai binari sopraelevati. Il progetto di von Gerkan era, tra i tre, il più contenuto in termini di sviluppo del nuovo quartiere. Alla stazione vera e propria, unico elemento del progetto che verrà realizzato, veniva affiancata un'enorme tettoia di copertura della piazza antistante, chiusa lateralmente da corpi di fabbrica contenenti un complesso di sale cinematografiche, uffici, un albergo e un parcheggio coperto. Tale proposta ricordava la soluzione adottata da Andreas Brandt per la stazione Wilhelmshöhe di Kassel, con una tettoia in ferro e vetro che copre la piazza e una somma di elementi autonomi che ne disegnano lo sfondo. Estratto da: STAZIONI - architetture 1990-2010 |
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