the river grace farms

Il principio ispiratore del progetto, firmato dallo studio giapponese SANAA, è basato sull’intento di rendere l’architettura parte del paesaggio e prende vita con un edificio dalla forma organica e dall’essenza quasi eterea. Volumi vetrati si sviluppano nel paesaggio agricolo della Grace Farms, una riserva naturale di New Canaan, nel Connecticut, collegati da un’unica copertura sinuosa argentata, che ricorda la fluidità di un corso d’acqua. L’edificio, denominato per tanto The River, sorge su una collina e si snoda lungo un lieve pendio disegnando una serie di anse che ospitano ambienti interni, avvolti da strutture leggere e trasparenti, e spazi esterni, come cortili e pergolati. Si tratta di una piastra polifunzionale, inaugurata il 9 ottobre 2015 per ospitare eventi e iniziative promosse dall’organizzazione senza scopo di lucro Grace Farms Foundation a supporto della comunità di New Canaan. È un luogo che ospita spazi “speciali”, quali un auditorium, una palestra, sale lettura, e aree semplicemente riparate, per il pic-nic e per stare all’aperto, pensati per la riflessione, la collaborazione e lo scambio di idee, tutti in stretta relazione con il paesaggio circostante. Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa fondono costruito e natura con volumi in grado di produrre ambienti ricchi di potenziale sociale e spirituale per la comunità, ma che, al tempo stesso, grazie all’utilizzo di materiali semplici ed essenziali quali vetro, calcestruzzo, acciaio e legno, tendono a smaterializzarsi con l’intorno.

Il progetto The River risponde ai criteri dell’architettura minimalista giapponese, dove l’unico segno visibile è la copertura, che sembra fluttuare sul terreno, sostenuta da esili colonne d’acciaio di colore bianco, con un diametro di solo 13 cm, e da travi di legno lamellare fibrorinforzate (Glum-Lam), lunghe 30 m provenienti dal Canada. La copertura dal profilo sottile e continuo si libra a un’altezza che varia dai 3 ai 4,30 m; la larghezza varia invece dai 7 ai 46 m e, in totale, il suo sviluppo è pari a 426 m, ma a causa dell’evidente zig-zag risultano solo 213 m. La parte inferiore della copertura, realizzata completamente in legno, contrasta con la parte superiore, rivestita da particolari lamelle metalliche argentate che riescono a plasmare la forma sinuosa e a riflettere la luce e il cielo.

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Il padiglione multifunzione parzialmente interrato ospita una palestra e offre laboratori multimediali, manifestazioni sportive ed esposizioni artistiche

Una membrana trasparente riveste i padiglioni permettendo al visitatore di cogliere e di vivere i colori del paesaggio, il trascorrere del tempo e delle stagioni, le molteplici declinazioni della luce naturale. Le vetrate sono realizzate con un particolare vetro curvo, unico al mondo per le dimensioni e di non facile realizzazione. Infatti, il vetro, prodotto in Gran Bretagna, è stato curvato in Spagna e assemblato in Germania per essere montato in loco con una coibentazione di 7 mm. L’impianto planimetrico è paragonabile a una promenade architecturale alla Le Corbusier, con spazi funzionali interni ed esterni disaggregati e dispersi lungo un percorso, studiati nell’articolazione visiva e percettiva per far entrare il visitatore in una dimensione spirituale. Il flusso di The River parte dal punto più alto della collina, dove è collocato un anfiteatro, il Santuario utilizzato dalla Grace Community Church a servizio delle celebrazioni cristiane e per attività culturali, con una capienza massima di 700 persone e una superficie di circa 2.000 mq. La “passeggiata architettonica” prosegue lungo il pendio incontrando un volume che ospita la biblioteca, con sale di lettura e di discussione, e uno spazio riservato agli uffici della fondazione, per una superficie totale di 423 mq. A seguire, un blocco di circa 1.300 mq dedicato agli spazi collettivi con bar, soggiorni, una sala da pranzo (i cui tavoli sono stati realizzati con il legno di rovere proveniente dagli alberi abbattuti in loco) e una sala conferenze interrata con relativi spazi accessori.

Un foyer centrale di 88 mq accoglie i visitatori e permette di gustare una tazza di thè o ascoltare spettacoli musicali; infine, un padiglione multifunzione parzialmente interrato che occupa una superficie di circa 1.600 mq ospita una palestra e offre laboratori multimediali, manifestazioni sportive ed esposizioni artistiche. È stato ristrutturato anche il fienile esistente, un volume articolato in due ali con un cortile al centro, dove sono collocate aule polivalenti, uno studio d’arte, una sala prove per la musica, un asilo nido e alcuni uffici. Il progetto assimila le più recenti tecnologie costruttive e garantisce un alto livello sia di comfort che di sostenibilità ambientale in vista della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design). L’edificio è progettato con sistemi ad alta efficienza meccanica, elettrica, idraulica e presenta meccanismi di conservazione delle acque. Il riscaldamento e raffrescamento sono garantiti dall’energia che proviene da pozzi geotermici profondi circa 150 m, dove il consumo è costantemente monitorato. Massima attenzione è stata posta anche nei confronti dell’inquinamento e dello smaltimento dei rifiuti. La presenza degli stagni offre acqua in abbondanza utile come riserva idrica antincendio. Anche la progettazione dell’habitat naturale in cui si colloca The River ha rivestito un ruolo importante ed è opera del gruppo di Philadelphia OLIN, specializzato in architettura del paesaggio. La Grace Farms, utilizzata anticamente come fattoria e poi come allevamento equestre, si estende su un terreno di circa 32 ettari e presenta numerose varietà di alberi, tre stagni e prati umidi lungo un terreno gradualmente in pendenza. L’approccio progettuale di OLIN è stato teso a preservare la flora e la fauna esistenti privilegiando le piantagioni autoctone e abbattendo quelle non originarie, integrando nuovi elementi come orti comuni, campi sportivi, giardini e percorsi naturalistici, aree pic-nic e anche opere d’arte, tra cui un’installazione sonora di Susan Philipsz e un’opera luminosa di Olafur Eliasson.

 

COPERTURA SINUOSA IN METALLO E LEGNO
Elemento caratterizzante del progetto Grace Farms è la sua copertura piana, particolare sia nella forma che nella sua tecnologia costruttiva. È una piastra dall’andamento curvilineo sostenuta da esili colonne di acciaio di 13 cm di diametro e da travi innovative di legno lamellare fibrorinforzate (Glum-Lam) di luce unica di 30 m. Il legno lamellare Glum-Lam è prodotto e utilizzato per lo più negli Stati Uniti ed è costituito da lamelle di legno incollate (usando la stessa tecnica di produzione già nota per il legno lamellare) fra le quali vengono però inserite una o più lamine di rinforzo costituite da fibre, ad alto modulo di elasticità, contenute in una matrice polimerica. Le fibre possono essere di carbonio, aramide o di vetro. Secondo il tipo di elemento utilizzato e la quantità inserita nelle lamelle di legno si possono ottenere differenti prestazioni meccaniche del rinforzo. Per il rivestimento della copertura, che presenta un andamento sinuoso e non regolare, sono utilizzati pannelli di alluminio anodizzato completamente riflettenti, come grandi specchi che si annullano assorbendo le cromie dell’ambiente circostante per permettere la smaterializzazione dell’involucro. I fogli di alluminio, di dimensioni standard, sono volutamente staccati dalla piastra di copertura attraverso una sottostruttura di acciaio per creare un effetto di maggiore leggerezza dell’elemento, percepibile lungo il perimetro. Le lamelle, lunghe circa 6 m, sono disposte nel senso trasversale dell’edificio e sono spaziate una dall’altra. Sono ancorate al tetto grazie a un sistema di fissaggio con un’asola che riesce a compensare la doppia curvatura del rivestimento senza la necessità di utilizzare pannelli con dimensioni differenti. Gli unici pannelli non standard sono quelli installati lungo il perimetro del tetto, tagliati e sagomati su misura.

Scheda progetto
Progettista: SANAA Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa
Progetto del paesaggio: OLIN - Dennis McGlade (partner in charge), Les Bishop, Jen Toy (senior landscape), Eve Kootchick
Committente: Grace Farms Foundation
Periodo di costruzione: 18 June 2013 - 9 October 2015
Area: 7,990 mq
Costo: 59 million euro
Localizzazione: New Canaan, United States
Collaboratori: Shohei Yoshida, Takayuki Hasegawa, Tommy Haddock
Progetto esecutivo: Handel Architects
Project Manager: Paratus Group
Progetto impianti meccanici e illuminotecnico: Buro Happold
Progetto strutture: Robert Silman Associates
Progetto opere civili: McChord Engineering
Consulenza sostenibilità: Transsolar
Progetto involucro: Front
Consulente acustico: Harvey Marshall Berling Associates, Nagata Acoustics
Progetto geotecnico: Langan Engineering
Progetto geotermico: Alderson Engineering
Consulente del verde: Larry Weaner Landscape
Suolo e terre umide: Environmental Planning Services
Conservazione progettazione erpetologia: Michael W. Klemens LLC
Grafica: Pentagram
Direzione lavori: Sciame SUPPLIERS
Vetrate: Roschmann Steel & Glass
Copertura: Zahner
Photos: Iwan Baan, Dean Kaufman

 

Materiali naturali, Arketipo 105, 2016